| Fin dall'epoca rinascimentale s'è diffuso l'uso, da
parte di personaggi potenti o benestanti, di commissionare al pittore il
proprio ritratto. La tradizione che si è sviluppata è varia e complessa,
dovendo di volta in volta adeguarsi alle più svariate richieste dei
committenti. Ci sono infatti i ritratti singoli, spesso
accompagnati da elementi di caratterizzazione del personaggio: l'animale
preferito, oppure uno strumento musicale e ancora gli "arnesi del
mestiere" come per scienziati, artigiani, banchieri...
Una variante del ritratto singolo è il ritratto accoppiato
in due dipinti, solitamente rappresentanti una coppia di sposi.
Ci sono poi i ritratti di gruppo: fra le tipologie più note
ricordiamo il ritratto familiare e quello coniugale .
L'ambientazione è varia: a volte riproduce fedelmente ambienti domestici,
in altri casi il pittore crea un sipario naturale oppure fantastico. Il
ritratto di gruppo presenta numerose varianti: rappresentazione di
corporazioni, guardie civiche, amministratori e ancora fastosi banchetti.
In epoca più recente il ritratto come genere pittorico ha conosciuto una
grandissima diffusione e si è legato alle fortune della nuova classe
sociale emergente: la borghesia. Nei celebri quadri degli impressionisti
il ritratto guadagna in scioltezza e naturalezza.
L' intento e' quello di recuperare questa preziosa tradizione
creando lavori raffinati per tecnica pittorica, precisione e morbidezza
del colore. desiderando anche dar voce alle esigenze del committente
creando , grazie a questa collaborazione, qualcosa di "durevole"
che vada ad arricchire con eleganza la sua casa. |