La tecnica del lancio
Nel legering, la tecnica di lancio è in gran parte
condizionata da tre fattori: il peso e la grandezza del,pasturatore, la
distanza da raggiungere e la conformazione della sponda da cui si opera.
Per i lanci a lunga distanza da sponde libere da
vegetazione folta non vi è nulla di più comodo dell'overann cast,
cioè del lancio che si effettua impugnando la canna a due mani, partendo da
una posizione che vede l'attrezzo inclinato dietro le nostre spalle, per poi
catapultare lontano il pasturatore, rilasciando il filo nel momento in cui
il feeder passa sopra la testa del lanciatore. Naturalmente, per
eseguire questo tipo di lancio è indispensabile possedere una canna che
sopporti senza problemi il i peso di pasturatori di notevole grammatura, in
quanto non è raro che la pressione esercitata spezzi la sezione di un
attrezzo non idoneo. Per una corretta esecuzione di questo lancio è poi
fondamentale che il mulinello sia posizionato nel punto più alto possibile
dell'impugnatura. Questo accorgimento deterinina la migliore impostazione
del lancio stesso, consentendo al pescatore di caricare di forza inerziale
la canna e nel contempo di ottenere una buona precisione di tiro. Nella
pesca a distanza, infatti, è sempre importante prendere un riferimento sulla
sponda lontana (una pianta, un masso ... ) e rilasciare il filo nella fase
di lancio puntando la vetta della canna in quella direzione. Quando invece
si stia pescando da una sponda infrascata o molto ripida si deve
necessariamente accantonare il lancio overarm e optare per l'underarm
cast. Questo lancio si traduce in un movimento morbido che parte tenendo
la canna parallela alla sponda; il filo va tenuto tra le dita a circa 30 cm
sopra l'amo e rilasciato dopo aver caricato di una certa tensione il cimino.
Questa tecnica di lancio necessita di un certo tempo di apprendistato, in
particolare per potersi familiarizzare con i corretti tempi di esecuzione
nella fase di rilascio del filo. Ciò che crea i maggiori problemi all'inizio
è la precisione del lancio stesso, che risulta sicuramente più facile quanto
più leggero è il piombo o il pasturatore applicato alla lenza. Fondamentale
sarà poi il momento in cui far uscire il filo dalla bobina e, per ottenere
sicurezza in questo sincronismo di movimenti, sarà buona cosa spendere un
po' di tempo allenandosi a lanciare un piombo di 15 g. Il lancio con il
sistema underarm (in italiano detto anche "sottomano") è normalmente
efficace per medie e corte distanze.
La corretta posizione di pesca
Come in molti altri sistemi di pesca, anche praticando il
legering a ogni abboccata non segue obbligatoriamente una cattura. Anzi, se
non si dispone di nervi saldi e di una buona dose di pazienza, accade spesso
che le innumerevoli ferrate a vuoto sulle mangiate di cavedani possano
causare una bella serie di frustrazioni. A ciò si somma spesso la cattiva
impostazione di pesca attuata da molti sportivi che continuano a disporre in
pesca la propria canna in funzione del punto più comodo in cui assestare il
puntale reggicanna. Capita così di vedere cimini che guardano il cielo in
situazioni di pesca in acque ferme, dove la percezione delle abboccate è già
di per se stessa assai difficile, ma anche di trovare pescatori sulla sponda
di un fiume dalla corrente veloce intenti a osservare la canna puntata come
un fucile verso il punto di assestamento del pasturatore. Ora, se si pensa a
quanta cura è riposta nella produzione di quiver tip sempre più
sensibili, quanto è stato appena detto appare sconvolgente, ma rende
chiaramente l'idea di quanto sia ancora necessario fornire spiegazioni di
base. Anche la più sofisticata attrezzatura se viene infatti impiegata male
non potrà che produrre risultati deludenti. Nel legering ogni postazione di
pesca dovrà consentire allo sportivo di Posizionare la sua canna in modo da
ottenere un angolo di 90° tra la vetta della canna e l'amo. Questa regola
d'oro è fondamentale per ottenere la massima percezione delle abboccate sul
quiver tip. Per poter ottenere questa angolazione è stata prodotta
tutta una gamma di accessori, puntuali e poggiacanne che dovranno
obbligatoriamente far parte della attrezzatura di chi intende dedicarsi al
legering in modo appropriato. Un'altra posizione di pesca molto efficace e
che si addice a tutte le acque dal notevole flusso di corrente è quella che
vede il pescatore lanciare leggermente a monte il pasturatore e posizionare
poi la canna con un angolo di 450 verso valle e con il cimino ben alto sulla
superficie dell'acqua. Questa impostazione, che contrasta totalmente con la
suggerita angolazione a 90" descritta prima, è basilare per tutte le acque
ferme o moderatamente fluenti e consente al pescatore non solo di mantenere
una gran parte del filo fuori dalla spinta della corrente, ma anche, e
soprattutto, di ottenere l'indicazione delle abboccate in modo netto grazie
al rilascio della tensione cui è sottoposto il cimino della canna. Quando
infatti un pesce afferra l'esca, il pasturatore tende a disancorarsi dal
fondo e di conseguenza il quiver tip ha uno scatto all'indietro
inconfondibile. Gli inglesi chiamano queste indicazioni di abboccata drop
back bite proprio per giustificare la caduta di tensione del
quiver tip. Sono abboccate che difficilmente falliscono e che spesso
offrono la cattura di pesci autoallamatisi a causa dell'eccessivo peso del
pasturatore non opportunamente scelto nella grammatura appena sufficiente a
tenere il fondo. Se si ha troppo peso in lenza, per un pesce che si allama
da solo si rischieranno molte abboccate a vuoto, in quanto un'eccessiva
resistenza avvertita in tempo consentirà a un cavedano di sputare l'esca
ancor prima che il pescatore abbia il tempo di ferrare.