Pasturatori per il legering
Ed eccoci al cuore dei legering: i pasturatori (o feeder). Ne
esistono di vario tipo e la loro scelta non deve mai essere casuale, ma
rispondere alle necessità ambientali.
Se si è soliti osservare gli altri pescatori, le loro
catture, la dimestichezza con cui impiegano le proprie attrezzature, ci si
sarà resi conto di quanti piccoli aggiustamenti sono a volte necessari
perché la lenza lavori nel modo giusto. Spesso si tratta di scegliere
l'appropriata grammatura di un galleggiante in base alla corrente che
interessa in quel momento il corso d'acqua. In altri casi è decisiva la
distribuzione della piombatura sul monofilo. Più spesso occorre ridurre la
misura d'amo impiegato. Ogni luogo di pesca ha le sue caratteristiche e solo
con una profonda esperienza si riesce ad affrontarli tutti in modo corretto
ed efficace. Volendosi dedicare al legering le regole del gioco non
cambiano, ma capita invece spesso che, fuorviati dalla facilità propria di
questa tecnica, i pescatori attuino un approccio troppo semplicistico. Colto
quasi da una frenesia incontrollabile, lo sportivo prende il primo
pasturatore che gli capita tra le mani, lo applica alla lenza e lo lancia il
più lontano possibile. I risultati, naturalmente, si faranno attendere e
l'interesse per il legering si affievolirà. La scelta del pasturatore è
invece una delle cause principali dell'andamento di una giornata di pesca e
considerando che ne esistono decine di tipi diversi per forma, dimensioni e
grammature, si può capire come questa scelta risulti difficile, soprattutto
per un principiante del legering. Vediamo quindi di orientarci tra i vari
tipi di pasturatori reperibili sul mercato. In primo luogo essi si dividono
in due grandi famiglie: quelli aperti ai lati, comunemente chiamati dagli
inglesi open ends, e quelli chiusi, a forma di scatoletta o
cilindretto, definiti in Gran Bretagna (patria di questa tecnica)
blockends. I primi vengono riempiti di pastura mescolata a esche, i
secondi (sempre dotati di un coperchio mobile) si caricano di esche
solitamente vive, che si disperderanno lentamente attraverso i fori posti
sulle pareti del pasturatore. La maggior parte dei pasturatori di entrambi i
tipi sono costruiti in materiale plastico dai colori mimetici.
E' infatti importante che non spicchino una volta
poggiati sul fondale del luogo di pesca. Affinché affondino con naturalezza
sono sempre piombati in proporzione alla loro dimensione, ma in molti casi
si può personalizzare la grammatura grazie alla intercambiabilità dei piombi
applicati. In origine le misure dei pasturatori erano tre: piccola, media e
grande; in seguito sono stati prodotti modelli in cinque diverse taglie che
forniscono una completa gamma di dimensioni per adattare la propria lenza
anche al più piccolo corso d'acqua, dove il ripetuto tonfo di un feeder
troppo grande potrebbe condizionare negativamente la battuta di pesca.
Gli open ends
Vediamo più da vicino una serie di pasturatori del tipo
aperto ai lati, i open ends. Harrier - Questo pasturatore di
nuova concezione nasce da un'idea di Roy Marlow, nazionale inglese negli
anni Settanta. Roy ha disegnato questo feeder con uno strano profilo che ha
la particolarità di farlo distinguere nettamente da tutti gli altri modelli
presenti sul mercato. E' costruito usando uno stampo in cui viene iniettato
politene di colore verde o bianco ghiaccio. Molteplici sono le sue
prerogative, ma due in particolare sono assai evidenti: la forma a tronco di
cono e una spiccata idrodinamicità. Grazie ai suoi intarsi longitudinali, l'Harrier
consente all'acqua una penetrazione doppia rispetto a quella dei modelli
dotati dì fori circolari e di conseguenza una fuoriuscita della pastura
molto più rapida di quanto avvenga pescando in acque ferme. Il suo disegno a
barchetta lo rende estremamente leggero nei recuperi. Non appena si stacca
dal fondo tende immediatamente a salire in superficie e questa sua
propensione rende minima la percentuale di incagli in ostacoli sommersi e
quindi il rischio della sua perdita. L'Harrier è prodotto in tre misure,
dotate di una striscia di piombo piuttosto leggera, ma tutta calibrata per
il loro funzionamento ottimale. Viene venduto corredato da una girella con
moschettone di media grandezza che, oltre a consentire un pratico aggancio
alla madre lenza, evita a quest'ultima dannose torsioni durante le fasi di
pesca. Le dimensioni e il peso dell'Harrier lo rendono ideale per pescare in
acque ferme o molto lente. In particolare, utilizzando pastura integrata da
semi cotti come il mais o la canapa, il rischio che questa rimanga bloccata
nel pasturatore sarà minimo: grazie alle molte fessure incise lungo la sua
struttura, l'imbibimento e il rilascio della pastura saranno sempre
garantiti.
Cage Feeder - Uno degli ultimi nati nella famiglia
degli open ends è il cage feeder, che è in assoluto la più evidente
espressione dei pasturatori aperti. La traduzione letterale del suo nome
significa "pasturatore a gabbia" e infatti si tratta di un cilindro di rete
metallica le cui maglie hanno il lato di circa 0,5 cm. E' stato ideato per
pescare in acque ferme su fondali non molto pronunciati e spesso ricchi di
vegetazione acquatica. L'idea di base che ha infatti dato origine alla sua
produzione è quella di poter far in modo che il contenuto del pasturatore si
sciolga il più rapidamente possibile, disperdendosi immediatamente nell'area
di pesca e creando una nuvola di particelle particolarmente attirante. La
preparazione della pastura da utilizzare con il cagefeeder segue un
procedimento completamente opposto a quello normalmente impiegato per
miscelare gli sfarinati da comprimere nei tradizionali open ends.
Questi dovranno infatti essere abbondantemente inumiditi, al punto da
risultare sufficientemente collanti tra di loro. Questo, ovviamente, per
riuscire a bloccare gli sfarinati nel pasturatore e fare in modo che il
pescatore riesca a effettuare il lancio senza perdere per strada il
contenuto. Le pareti a gabbietta del cage feeder non offrono infatti
una sufficiente aderenza a una pastura molto friabile ed è quindi giocoforza
miscelare opportunamente i vari ingredienti con molta più acqua. Questo
pasturatore garantisce così un'immediata esplosione del suo carico
all'impatto con la superficie dell'acqua, provocando un alone stimolante che
cala lentamente verso il fondo. E' pertanto consuetudine miscelare alle
farine una buona quantità di esche e utilizzare un lungo terminale, anche di
circa 1,5 m. Con questa lenza, infatti, la calata dell'amo, una volta che il
pasturatore è giunto sul fondo, sarà molto lenta e avverrà proprio nel mezzo
della macchia di ingredienti che scendono dalla superficie. Non sarà quindi
affatto casuale che una bella preda cada nell'inganno.
Drennan Ground Bait Feeder - Si tratta della versione
rinnovata di un tradizionale open ends. La struttura del modello
originale, estremamente efficace per la sua leggerezza, era però altrettanto
propensa a spezzarsi dopo un tempo di utilizzo relativamente breve. Si è
dunque optato per un nuovo tipo di materiale molto più solido, un
polipropilene di discreto spessore che ha consentito la realizzazione di una
gamma di tre misure dalla colorazione mimetica sfumata in verde che permette
di confonderne la presenza sul fondo del fiume. Per aumentarne la
polivalenza di impiego è stato studiato un' attacco di piastrine di piombo
di un certo peso che non solo lo fanno preferire ad altri per la pesca a
notevoli distanze da riva, ma lo propongono come feeder ideale per la
pesca in acque correnti durante la stagione estiva. Nei mesi caldi infatti
sono molte le specie di pesci che preferiscono cibarsi di pastura più che di
esche vive, di conseguenza e più conveniente provare a insidiare savette e
cavedani con il pane piuttosto che con i tradizionafi bigattini. Il
Drennan Ground Bait Feeder sembra fatto apposta per comprimervi la
mollica finemente sminuzzata e appena inumidita con un vaporizzatone. Anche
il disegno dei fori è stato rinnovato e pensato per una più immediata
penetrazione dell'acqua. I fori da circolari sono diventati ovali, allungati
e in grado di garantire un perfetto assorbimento tempo dell'acqua da parte
della pastura. Il suo rapido rigonfiamento ne causerà l'immediata
fuoriuscita, che è esattamente quanto ci si aspetta da un buon open ends.
Le grammature del Drennan Ground Bait Feeder sono di 12, 16 e 20 g e
le misure identificate dalle classiche misure small, medium e large.
Questo tipo di open ends è dotato di un attacco molto ben fatto, che
gli conferisce un ottimo equilibrio quando lo si infila sulla lenza.
Necessita solo dell'aggiunta di una girella con moschettone per far sì che
diventi facilmente intercambiabile in ogni momento della battuta di pesca.
Per evitare garbugli con il moschettone durante i lanci e i recuperi è
conveniente farvi scorrere sopra un tubetto di guaina in silicone, morbida e
flessibile. Ne basteranno un paio di centimetri, giusto la lunghezza
occorrente a ricoprire sia la girella sia il moschettone, il terminale non
avrà così alcuna propensione ad attorcigliarvisi sopra. La scelta della
misura ottimale è come sempre determinata dalla distanza di pesca, dalla
profondità, dalla velocità della corrente e, non ultima cosa, dal tipo di
pastura che si utilizza. Per evitare grosse perdite di tempo è pertanto
indispensabile affidarsi alla possibilità di sostituire il pasturatore
usando girella e moschettone, senza l'obbligo quindi di rifare la lenza a
ogni variazione di livello.
I pasturatori chiusi
Dopo aver esaminato le particolarità dei pasturatori
aperti ai lati vediamo ora la grande famiglia dei blockends, quelli
chiusi ai lati o, meglio, dotati di un coperchio che ne consente l'apertura
per il caricamento delle esche e la successiva chiusura per garantire un
lancio efficace senza che le esche si disperdano prima di aver raggiunto il
fondale.
Drennan Blockends - Uno dei feeder chiusi più
popolari e maggiormente utilizzato in acque di media profondità è il Drennan
Blockends. Si tratta di una se ne composta da cinque pasturatori di diversa
grandezza, costruiti in un leggero materiale plastico di color verde chiaro.
Ogni pasturatore ha una grammatura proporzionata alla propria grandezza,
grazie alla applicazione di una piastrina di piombo di forma concava, che
gli fa assumere una posizione molto stabile, ma, soprattutto, non lo fa
rotolare. La piastrina dei Drennan Blockends varia di grammatura nei valori
3,5, 7, 10,5,14 e 17,5; rientrano quindi nella categoria dei pasturatori
leggeri, adatti alla pesca a breve distanza da riva in presenza di corrente
moderata. I Drennan Blockeds sono dotati di un bracciolo (link)
rotante che ha la stessa funzione di una girella e che rende pertanto minime
le torsioni del monofilo. E sempre comunque consigliabile collegare questo
bracciolo a una girella usando un moschettone di buona qualità. Il link
è infatti dotato di un forellino per questo accorgimento che permetterà
un immediato interscambio delle varie grandezze di questo feeder. Le cinque
versioni del Drennan Blockends contengono rispettivamente 25, 50, 75,
100 e 150 bigattini. In alcuni casi si tratta di una quantità non
indifferente, l'impiego di una o dell'altra versione dipenderà quindi
strettamente dalla frequenza di cattura e dalla continuità di abboccate. E'
poi importante sapere che la fuoriuscita dei bigattini dal pasturatore
avviene in modo assai più rapido quando lo si carica parzialmente. Così
facendo, infatti, si da modo alle esche di muoversi più liberamente nel
cilindro di plastica e di trovare più in fretta i fori d'uscita. Al
contrario la loro compressione ne ridurrà il movimento nel pasturatore,
rallentandone la dispersione.
Oval Blockends - Uno dei problemi più evidenti di
molti pasturatori, pesanti e costruiti per le esigenze delle acque inglesi,
è la loro scarsa propensione a soddisfare le esigenze di utilizzo in fiumi
di grande portata e dalla notevole profondità come alcuni corsi italiani.
Basti pensare a quanto può essere difficile tenere ben ferma sul fondo la
lenza pescando in una massa d'acqua come quella del Po, magari dovendo
affrontare una profondità che supera abbondantemente i 5 m. Si è dunque
andati avanti con soluzioni provvisorie e artigianali, fino a quando, visto
il successo che il legering incontrava anche in Italia, Peter Drennan non ha
prodotto un tipo di pasturatore che, per dimensioni e piombatura,
completasse la gamma dei blockends. Nacque così un tris di
pasturatori dalla forma a scatoletta rettangolare, non molto aerodinamica,
ma comunque un buon compromesso per garantire un discreto volo in fase di
lancio e una massima stabilità di assetto dopo... l'atterraggio. Denominato
Oval Blockends proprio per la sua forma vagamente ovalizzata, questo
feeder è prodotto nella versione standard con l'applicazione di
piastrine di piombo di 21, 42 e 56 g. Le misure disponibili sono quelle
canoniche small, medium e large e rappresentano quanto di più grande
è reperibile sul nostro mercato. Proprio per la loro dimensione e per la
grande capacità di contenimento questi feeder sono diventati assai popolari
anche tra i pescatori fondisti che si dedicano alle più svariate catture sia
in fiume sia in mare, con una tecnica che poco ha da spartire con il
legering, ma che sfrutta al massimo il beneficio di una fonte di
pasturazione a pochi centimetri dall'amo, una soluzione che solo un
pasturatore può permettere. Da una prova di capienza, fatta comunque con
approssimazione, si è notato che il più grande degli Oval Blockends
può contenere oltre 250 bigattini, una quantità davvero incredibile
considerando il disegno piuttosto contenuto del pasturatore. Questi feeder
vengono prodotti già assemblati con una girella a moschettone del tipo
Rolling, che ha un funzionamento perfetto, assolutamente indispensabile per
evitare fastidiosi garbugli in fase di recupero. Un tubicino di morbido
silicone viene fornito per ricoprire la girella ed evitare che il monofilo
possa trovare appiglio nel moschettone. Nulla è stato lasciato al caso nello
studio di questo pasturatore, ma anche il pescatore dovrà mettervi del suo e
ricordarsi di scegliere una canna adatta, con un quiver tip in
carbonio rigido. Naturalmente anche il monofilo del mulinello dovrà essere
adeguato e se si preferisce utilizzare diametri sottili, sarà sicuramente il
caso di unirli a uno shockleader almeno dello 0,18.
Twinweight Blockends - Una delle più interessanti
proposte degli ultimi tempi nel campo dei pasturatori deriva dall'ingegnosa
produzione di un bracciolo di nylon estendibile (clip link) cui
possono essere attaccati speciali piombi a forma di cono tronco (clip
weight). Questa realizzazione ha reso possibile dotare i tradizionali
blockends con un'ulteriore piombatura, facilmente variabile in ogni
momento, che consente numerose modifiche della grammatura. Questo nuovo
pasturatore ha preso il nome di Twinweight Blockends, che
letteralmente significa "pasturatore chiuso a doppia piombatura". Il
beneficio di tale caratteristica si rivela apprezzabile nella ricerca
dell'esatta piombatura con la quale ottenere uno stabile assetto del
pasturatore sul fondo. La quantità ideale di piombatura che serve per
pescare correttamente a legering è quella appena sufficiente ad ancorare al
fondo il pasturatore. Si tratta pertanto di un equilibrio precario, al
limite della tolleranza della spinta della massa d'acqua sul filo della
lenza. Solo con questa situazione si avrà un' immediato spostamento del
pasturatore in seguito ad un' abboccata e, di riflesso, una netta
indicazione della stessa sul cimino della canna. Una volta lanciato in acqua
il Twinweight che appare il più adatto alla corrente da affrontare,
basterà appoggiare la canna all'apposito sostegno e verificare se il
pasturatore rotola sul fondo. Ciò sarà evidenziato da continui sussulti del
cimino della canna che registra il saltellare del feeder sul fondo
del fiume. Se questo fenomeno si verifica, si dovrà aggiungere un piombino a
tronco di cono di grarnmatura maggiore o addirittura optare subito per un
pasturatore più grande e pesante.
I cinque Twinweights hanno le seguenti grammature:
3+7, 7+7, 10,5+10,5, 14+14 e 17,5+14, ma spostando il piombino a tronco di
cono da una all'altra delle versioni ci si potrà sbizzarrire in un'infinità
di varianti e modifiche che prevedono anche l'inserimento del clip weight
all'interno del pasturatore convertendolo in parziale open ends.
Feederlink - Un altro pasturatore del tipo
blockends, tra i primi a essere venduto nel nostro Paese, è il
Feederlink, letteralmente "pasturatore con bracciolo". Assolutamente
identico nella forma cilindrica a un normale blockends, ma privo
della piastrina di piombo atossico, è prodotto in quattro grandezze dotate
di un link di nylon estendibile che consente di variarne la lunghezza
dagli originali 13 cm a circa il doppio. Questo link consente l'attacco dei
piombi conici clip weight, che hanno la funzione di farlo
affondare verticalmente. Il posizionainento del piombino a tronco di cono ha
due funzioni specifiche: la prima è quella di consentire dei lanci più
lunghi e precisi, che con altri tipi di pasturatoti non sarebbero possibili,
la seconda è di fargli assumere una posizione obliqua una volta giunto sul
fondale. In questo assetto, che lo fa apparire come se fosse "seduto" sul
piombo, il Feederlink permette una fuoriuscita delle esche da tutti i
suoi fori e quindi un più rapido svuotamento. Viene principalmente
utilizzato in acque ferme, in quanto la sua fonna cilindrica tende a farlo
rotolare anche in presenza di una moderata corrente. Grazie alla propensione
a volare senza sbandamenti, in quanto tenuto in perfetto assetto dal piombo
in testa come se fosse un galleggiante inglese, il Feederlink è
indicato per concentrare la pasturazione in un'area ristretta senza dover
far uso della fionda, che per una prepasturazione a lunga distanza da riva
richiede notevole esperienza e precisione. Per utilizzare il Feederlink
si consiglia di determinare prima la posizione di pesca e di lanciare
quindi il pasturatore vuoto nel punto ritenuto ideale; dopo che il feeder
ha raggiunto il fondo si deve bloccare il filo con il clip d'arresto di
cui tutte le bobine dei mulinelli sono dotate. Una volta recuperato si avrà
la certezza di raggiungere nuovamente la medesima distanza ai prossimi
lanci, in quanto il mulinello non concederà altro filo rispetto a quanto
rilasciato nel lancio precedente. Chiaramente si dovrà imprimere una forza
di lancio di pari intensità, ma con un po' di pratica si può ottenere
facilmente questo risultato. L'unico problema che nasce dall'arresto del
filo sotto la clip della bobina è in presenza di grossi pesci, quali carpe e
tinche, che, una volta allamate, potrebbero richiedere un immediato rilascio
di filo (possibile giocando di frizione) per contrastarne la fuga. Se la
presenza di questi pesci è certa, sarà consigliabile arrestare il filo con
una banda di elastico di una certa larghezza (ottimo quello ricavato da una
vecchia camera d'aria di bicicletta).
Dinsmores Blockends - Questo tipo di pasturatore
dalla forma cilindrica e di ridotta lunghezza è quello da preferire per la
pesca in acque correnti e profonde, specialmente quando è necessario
effettuare lanci a notevole distanza. La sua forma estremamente compatta e
di buona aerodinamicità consente di centrare ripetutamente il punto di pesca
desiderato e di conseguenza, lancio dopo lancio, di richiamare un buon
numero di pesci in pastura. Un particolare molto importante di questo
feeder è il tipo di piombo di cui è corredato. Si tratta infatti di una
piastrina di buon peso e spessore, dalla forma concava, che garantisce una
totale stabilità di assetto anche quando la lenza è sottoposta alla notevole
pressione di una ingente massa d'acqua. t disponibile soltanto in due
grammature (40 e 60 g) che rappresentano comunque quanto normalmente basta
per affrontare correttamente le condizioni tipiche dei grandi fiumi.
Un'ulteriore buona caratteristica di questo pasturatore è il tipo di
materiale con cui sono prodotti i due cappucci di chiusura. Si tratta di una
plastica molto morbida, di colore bianco, che consente, quando necessario,
l'inserimento nel pasturatore di una quantità aggiuntiva di piombo di forma
sferica senza che si verifichino rotture conseguenti al violento impatto con
la superficie dell'acqua nella fase di lancio. I materiali plastici
piuttosto secchi degli altri pasturatori sconsigliano, infatti, questo tipo
di appesantimento. Il Dinsmores è inoltre l'unico blockends di
rilevante piombatura facilmente convertibile in open ends,
semplicemente privandolo dei due cappucci di chiusura. Questa è un'altra
nota di merito di non indifferente importanza che rende il Dinsmores
insostituibile nella dotazione di pasturatori di un buon pescatore a
legering.
La preparazione e l'uso della pastura
Prima di iniziare a vedere i pasturatori è essenziale
conoscere ciò che in quei contenitori si dovrà poi mettere: la pastura.
Negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio boom nelle vendite degli
ingredienti di cui le pasture sono composte e tutti i migliori negozi di
pesca sportiva hanno gli scaffali carichi di sacchetti dai colori e profumi
invitanti, non solo per i pesci. Ma, se si vuole unire al risparmio anche un
po' di divertimento, almeno una volta si può provare a prepararsi una
propria pastura, dosando gli ingredienti in maniera diversa a seconda dei
tipo di acque e di pesci da affrontare. Un bel cestino di pesci catturati
con una miscela personale dà una soddisfazione tutta particolare, poiché ci
fa sentire detentori di un segreto e ci stimolerà a continue ricerche e
alchimie. Dopo un po', però, ci si stancherà di preparare le pasture da sé,
soprattutto perché risulterà difficile reperire sfarinati di fresca
macinazione e tostatura. D'altronde, le pasture commerciali sono ottime e il
frequente smercio ne garantisce la freschezza. Inoltre molte di esse sono
confezionate sotto vuoto o in sacchetti a prova d'invecchiamento e la loro
efficacia è solo legata a un corretto procedimento nella bagnatura e
nell'utilizzo. Alla prima esperienza con un nuovo tipo di pastura sarà
sempre opportuno aggiungervi acqua a piccole dosi, lasciando agli
ingredienti il tempo di assorbirla. Una setacciatura, eseguita con un vaglio
a maglie di 0,5 cm, è sempre indicata per stemperare gli eventuali grumi
formatisi durante l'umidificazione. La pastura con cui si dovrà riempire il
pasturatore di tipo open end dovrà essere Piuttosto asciutta per
evitare che si blocchi nel cilindro dei feeder, annullando così il
suo potere attirante. Se invece si vuole effettuare una prepasturazione, la
consistenza della massa dovrà essere tale da non sfaldarsi durante il lancio
e da poter arrivare fin sul fondale mantenendo ancora la forma di una
piccola arancia, forma che si darà modellando accuratamente, con una
discreta compressione nel palmo delle mani, la mescola degli ingredienti.
|