Pesca alla mormora

Caratteristiche morfologiche

Corpo alto e compresso, con testa abbastanza grande e bocca che sporge leggermente oltre la mandibola. Dentatura strutturata in più serie. L’occhio è piccolo posto in alto e in posizione piuttosto arretrata. Ha un'unica pinna dorsale. Colorazione grigio-argentea sul dorso, e chiara sui fianchi: su questi ultimi si notano delle “fascie” parallele verticali, solitamente 10/12. Come lunghezza massima, la mormora raggiunge un massimo di circa 45cm.

Abitudini

Di solito, la mormora è ermafrodita(come molti altri pesci), nel senso che da giovane è generalmente di sesso maschile, mentre col passare del tempo tende a divenire di sesso femminile. Questo sparide si riproduce nel periodo luglio-agosto, e le uova sono galleggianti. È un pesce carnivoro, ma si nutre anche di alghe ed altro. Nelle nostre acque, è individuabile in fondali di sabbia, a profondità che vanno tra i 20 e i 40m. Nel periodo estivo, di notte, non è raro che si avvicini alla costa anche su bassissimi fondali di uno o due metri.   

Metodi di pesca

Per tutta l’estate, la mormora può essere pescata con buone probabilità di successo, dato il suo costante avvicinarsi a terra. È preferibile utilizzare le ore notturne o dell’alba, durante l’alta marea. Sarà bene attendere che l’acqua sia un po’ intorbidita, poichè difficilmente la mormora abbocca in presenza di acque limpide, in special modo durante il giorno. Al contrario, di notte, l’acqua deve essere calda e trasparente, affinché la mormora individui bene il boccone. Da terra, si può adoperare la canna da lancio a fondo, caricando la bobina con 200m circa di filo di nylon 0.35, con al termine un piombo scorrevole di 150g circa. Il “finale” sarà formato da un metro e mezzo di nylon dello 0.30, con unico amo n°8. Una buana esca è ilo cosiddetto Muriddu di sabbia, ma anche la  "tremolina" è ottima. Bi sognerà recuperare la lenza col pesce allamato con la maggiore continuità e progressione possibile, senza consentire alla preda alcun momento di <<respiro>>. Dalla barca, la Mormora può essere insidiata con un paio di canne lunghe al massimo un paio di metri, con due mulinelli e 100 metri cadauno di filo di nylon dello 0.30. Per zavorrare, un piombo triangolare sui 40gr. andrà benissimo. Con del nylon super 0.18 si prepareranno i due braccioli final, lunghi rispettivamente 25 e 35cm.

A 200 metri circa dalla riva si caleranno una trentina di metri da ciascuna delle due lenze, innescando con la tremolina o il verme rosso suddetto. Quindi, seguendo la direzione del vento, <<trainare>> lentamente con i remi o col motore a basso regime. Il piombo triangolare, alla fine della lenza, provoca sul fondale il sollevarsi di qualche leggera nuvoletta sabbiosa, che attirerà le mormore, sicure di trovare qualcosa da mangiare. Una volta allamato il pesce, si abbassa la canna ponendo in tensione il filo, e quindi si recupera velocemente.