La trota fario
Identificazione
Pesce moderatamente slanciato, con bocca
grande che raggiunge il margine posteriore dell’occhio; la mascella
superiore è leggermente prominente rispetto alla mandibola. Linea laterale
dritta e ben visibile.
Come tutti i salmonidi è provvista di pinna
adiposa. La colorazione della livrea è assai variabile: dorso scuro, con
sfumature di volta in volta grigie, brune o verdastre; fianchi tendenti
all’argenteo con punteggiatura di varie dimensioni e intensità e
punteggiatura rossa o arancio, in certi casi anche sulla pinna adiposa.
Grande macchia scura opercolare.
Ventre bianco o giallastro.
Biologia
La richiesta metabolica di ossigeno di
questo pesce è elevata e perciò possiamo trovare la trota fario nei torrenti
montani, in quei corsi di collina o di pianura e in quei laghi che possono
garantire acque limpide e fresche.
L’accrescimento e le dimensioni massime
raggiunte sono in funzione dell’habitat e della temperatura. La riproduzione
avviene in autunno/inverno, da novembre a febbraio.
Distribuzione
È tipica delle acque di montagna, ma i
massicci ripopolamenti ai fini alieutici ne hanno ormai ampliato enormemente
l’areale di distribuzione.
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