PIONERISTICA

 

 

 

 

 

La pionieristica è fondamentale per la formazione tecnica dello scout. Ogni scout deve saper fare i nodi base e le legature più usate. Un nodo fatto bene è un nodo che resiste a tutti gli sforzi e che è facile da sciogliere. Un nodo fatto male, invece, si scioglie al minimo sforzo oppure rimane così stretto da non riuscire più a scioglierlo. Oltre a ciò, i nodi vanno imparati bene perché sono importantissimi in tutte le operazioni di salvataggio. Una vita umana può dipendere da un nodo ben fatto. Per lanciare un cappio solido a chi sta per annegare, o per calare qualcuno dalla finestra di una casa che va a fuoco, occorre avare pratiche e sapere fare il nodo giusto in pochi istanti. Impara i nodi, esercitandoti con una fune o con una corda. Non adoperare spago o lacci perché nel momento in cui avrai veramente bisogno di quel nodo ci sarà bisogno di saperlo fare con una corda vera e non con uno spago.

 

 

Distinguiamo:

  • Nodi
  • Legature


NODI

 

 

Una carrellata dei nodi più diffusi ed usati nella pionieristica:

                                                          

Nodo di rosetta, Nodo manettaNOME: Nodo di rosetta, Nodo manetta.
USO: È un caso particolare di nodo piano. Si disfa facilmente tirando i capi liberi della corda. Il suo secondo nome dice tutto; potete confezionare delle manette con questo nodo, ma attenti a non tirare troppo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nodo del cappuccinoNOME: Nodo del cappuccino
USO: Per appesantire l'estremità di una corda, o per evitare che essa fuoriesca da un anello o da una carrucola, o per fare una corda per arrampicata. I frati cappuccini facevano questo nodo sulla corda che legava il loro saio in vita; ogni nodo simboleggia qualcosa (come i tre nodi del Saio di S. Francesco).

 

 

Nodo di giunzione, nodo piano, nodo del terzarolo

NOME: Nodo di giunzione, nodo piano, nodo del terzarolo.
USO: Per unire due corde di uguale spessore. Non va usato per forti pesi. Se le corde sono in tensione, usate il margherita. Il nodo piano serve inoltre per chiudere tutte le strozzature delle legature e degli agganci tra i pali.

 

 

 

Nodo bocca di lupo

NOME: Nodo bocca di lupo
USO: Per sospendere un carico, per ancorare una corda a un punto. Uno dei nodi la cui conoscenza è necessaria per
la Iª tappa.

 

Nodi di Salvataggio Nodo bolina, o gassa d'amante, o cappio del bombardiere

NOME: Nodo di bolina, o gassa d'amante, o cappio del bombardiere.
USO: Forma un anello che non scorre. Per far salire o scendere una persona lungo una parete verticale, o per portare aiuto a qualcuno in pericolo in un posto difficilmente accessibile.

 

 

 

Nodo carrikNOME: Nodo carrik
USO: Carrick in irlandese significa roccia e questo nodo, molto solido, serve per unire corde di almeno
20 mm di diametro, sottoposte a sforzi considerevoli. Il nodo di carrick va completato con due piccole legature a fascia. In caso contrario, sotto trazione il nodo si aggroviglia e non serve a nulla.

 

Nodo del chirurgo

NOME: Nodo del chirurgo
USO: Per unire due estremità di funi di uguale spessore, in particolare se sono sfrangiate. Utile per i lacci emostatici.

 

 

 



Nodo del tessitoreNOME: Nodo del tessitore
USO: Può servire come sedile, come nodo di ancoraggio, o per accorciare una corda. Utilissimo in caso di soccorso.

 

 

Nodo semplice

NOME: Nodo semplice
USO: È la base di molti altri nodi più complessi. Se non sapete fare questo nodo significa che non vi siete mai allacciati le scarpe o che usate quelle con lo strappo. (Di solito s’impara a farlo a cinque anni per questo non dovreste avere problemi:)

 

 

 

 

Nodo anguillaNOME: Nodo anguilla
USO: Serve per ancorare un oggetto, per iniziare una legatura, per legare un carico da trascinare o da issare, ad esempio una fascina di legna.

 

 

 

Nodo a otto, nodo savoia

NOME: Nodo a otto, nodo Savoia
USO: Per accorciare di poco una corda o per impedire che essa si sfili da un anello o da una carrucola. Per fare una corda per arrampicate.

 

 


Nodo mezza chiave

NOME: Nodo mezza chiave
USO: Per fissare un tirante a un picchetto, o per ancorare una corda a un'altra già tesa, o a un palo.

 

 

 


Nodo margherita

NOME: Nodo margherita
USO: Per accorciare o per tendere una corda sottoposta a tensione costante, senza tagliarla e senza staccarne le estremità. Per rinforzare un tirante logorato.

 

 

 

Nodo galeraNOME: Nodo galera
USO:Nodo scorrevole. È utile per costruire una scala a pioli, per fare un pacchetto, per impedire al tappo di uscire del collo di una bottiglia.

 

 

 

Nodo evasoNOME: Nodo evaso
USO: Per scendere e per recuperare la corda subito dopo.

 

 



Nodo prusik

NOME: Nodo prusik
USO: È un nodo derivato da quello a bocca di lupo, ha gli stessi usi e serve anche come nodo di sicurezza per ancorarsi con una certa elasticità a un'altra corda. Serve per tiranti e discensori. All’altra estremità della corda di solito si ancora un’imbracatura per la persona, durante la discesa in corda doppia.

 

 

 

Nodo evaso

NOME: Nodo evaso
USO: È il nodo migliore per unire due corde di spessore differente.

 

 



Nodo del pescatoreNOME: Nodo del pescatore
USO: Per unire due corde di uguale spessore, specialmente se umide. Si scioglie facilmente anche se le corde sono bagnate. I due nodi semplici devono incastrarsi uno nell'altro e non opporsi uno contro l'altro.

 

 

 

Nodo reteNOME: Nodo rete
USO: Per unire due corde, anche di spessore differente, adatto anche per forti pesi. Per fabbricare una rete (da cui prendere il nome). Nel caso di corde di spessore differente, è la corda più piccola che va incrociata perché la trazione la fa immobilizzare contro la corda grossa. Con due corde dello stesso spessore il nodo della rete  più sicuro del nodo piano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGATURE

 

 

Nodo parlato

Per fissare pali, costruire tende sopraelevate o qualsiasi altra cosa, è necessario conoscere le legature principali. Tutte le legature si cominciano con un nodo parlato (disegno a fianco) e la strozzatura dei capi delle corde, avviene tramite un nodo piano. Ricordate che le legature devono essere ben fatte e le corde ben tese, specialmente se devono sostenere carichi per tanto tempo (tipo tenda sopraelevata al campo estivo).Utilizzando le legature non ti occorrono attrezzature particolari e puoi operare abbastanza rapidamente. Quando è ben stretta una legatura è un assemblaggio molto solido, devi però stringere al massimo il cordino durante tutta l'operazione di legatura e non solo alla fine di essa. Le legature sono sensibili alle variazioni di umidità, infatti si serrano con l'umido e si allentano con il tempo secco. Il diametro del cordino deve essere circa 1/12 di quello dei pali da esso fissati.

 

 

Ti occorre quindi:

  • cordino da 4 mm per legare pali da 6 cm
  • cordino da 8 mm per legare pali da 10 cm
  • cordino da 10 mm per legare pali da 12 cm
  • cordino da 16 mm per legare pali da 20 cm

 

Legatura incrociata

NOME: Legatura incrociata
USO: Utilizzata per unire due pali che si incrociano con un angolo qualsiasi. Assicuratevi che la strozzatura sia ben fatta e che i due pali non possano muoversi al fine di non compromettere la stabilità della costruzione o della legatura stessa. Se la legatura incrociata è stata inventata, significa che se vi serve, dovete usarla; se dovete, per esempio, unire due pali con un angolo minore di 90 evitate di fare una legatura quadra molle e poi "aprire o chiudere" i pali muovendoli, sennò rischiate che la legatura non tenga. Usate quella incrociata. Per far aderire meglio i pali, potete anche sagomarli con l’accetta, ma ve lo sconsiglio, soprattutto se li riutilizzerete per altre cose.

 

 

 

 

Legatura per treppiede

NOME: Legatura per treppiede
USO: Utilizzata per unire tre pali alla loro estremità. Per farla poggiate a terra i tre pali, uno accanto all’altro e sosteneteli sotto con qualcosa, in modo da facilitarvi la legatura. Ricordo sempre che la corda deve essere ben tesa ma che in questo caso non lo deve essere troppo, visto che i tre pali poi vanno aperti per sagomare il treppiede secondo le vostre esigenze.

 

 

 NOME:Legatura a fascia, o piana, o di giunzione

USO:Utilizzato per fissare due pali, uno nel prolungamento dell'altro. È bene appiattire un po' le due superfici in contatto, con l'accetta o con la raspa, in maniera da rendere il collegamento più rigido. Se questo non è possibile, metti un picclo bastone nell'incavo formato dai due pali e lascialo all'interno della legatura. Se i due pali da unire sono piuttosto lunghi, per una maggiore solidità è preferibile fare due legature a fascia, una all'estremità di ciascun palo.

 

 

 

NOME: Legatura quadrata

USO: Utilizzata per unire due pali che si incrociano perpendicolarmente. Inizia con un nodo parlato, esegui 4 o 5 giri e termina con una "strozzatura".