ORATORIO DEL RISCATTO

(detto di San Luigi)

La Confraternita della Beata Vergine del Riscatto promuove dal 1717 al 1729 la costruzione di un oratorio perle assemblee dei confratelli e il culto del sodalizio. Appaltatore della costruzione è il capomastro Bernardino Poma, mentre il progetto è assegnato all'architetto Maj di San Secondo. Lo schema della chiesa, a pianta centrale con presbiterio addossato ad est, presenta analogie di impianto con 'oratorio del Serraglio. Il completamento degli arredi liturgici della chiesa si ha nel 1763 con il lascito del vescovo Ippolito Rossi per l'esecuzione delle pale dipinte sugli altari laterali dedicati a San Filippo Neri e San Luigi Gonzaga.Allo stesso periodo risale la decorazione dei fondali delle cappelle dell'oratorio, attribuiti al pittore Agostino Filippi, Tutto 'apparato decorativo a stucco è di Antonio Ferraboschi, mentre gli affreschi nella volta dell'aula (Trinità in Gloria con i Santi Giovanni de Matha e Felice di Valois) e nella volta presbiteriale (Discesa dello Spirito Santo) sono di Giacomo Facchini (1727). Caratterizza l'aula interna il fasto della decorazione plastica che prelude alle grazie settecentesche del Rococò. Le cromie chiare erano esaltate dalia luce che penetra copiosa dalla volta e dalle finestre sopra le porte. All'esterno, la collocazione dell'edificio tra due strade, permette l'impiego di una facciata a pianta trapezia che allude alla convessità dell'aula interna.

 

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