Cronache 2 - Capitolo 10
IV. LE PRIME RIFORME DELLA MONARCHIA
1. ROBOAMO E I GRUPPI DEI LEVITI
Lo scisma
[1] Roboamo andò a Sichem, perché tutti gli Israeliti erano convenuti in Sichem per proclamarlo re. [2] Quando lo seppe, Geroboamo figlio di Nebàt, che era in Egitto dove era fuggito per paura del re Salomone, tornò dall'Egitto. [3] Lo avevano mandato a chiamare e perciò Geroboamo si presentò con tutto Israele e dissero a Roboamo: [4] "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, ora tu alleggerisci la dura schiavitù di tuo padre e il giogo gravoso, che quegli ci ha imposto, e noi ti serviremo".
[5] Rispose loro: "Tornate da me fra tre giorni". Il popolo se ne andò.
[6] Il re Roboamo si consigliò con gli anziani, che erano stati al servizio di Salomone suo padre durante la sua vita e domandò:
"Che mi consigliate di rispondere a questo popolo?". [7] Gli dissero: "Se oggi ti mostrerai benevolo verso questo popolo, se l'accontenterai e se dirai loro parole gentili, essi saranno tuoi docili sudditi per sempre". [8] Ma quegli trascurò il consiglio datogli dagli anziani e si consultò con i giovani, che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio. [9] Domandò loro: "Che mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha chiesto: Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre?". [10] I giovani, che erano cresciuti con lui, gli dissero: "Al popolo che si è rivolto a te dicendo: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, tu alleggeriscilo! annunzierai:
Il mio mignolo è più grosso dei fianchi di mio
padre.
[11] Ora, se mio padre vi ha caricati di un giogo
pesante,
io renderò ancora più grave il vostro giogo.
Mio padre vi ha castigati con fruste,
io vi castigherò con flagelli".
[12] Geroboamo e tutto il popolo si presentarono a Roboamo il terzo giorno, come aveva ordinato il re quando affermò:
"Tornate da me il terzo giorno". [13] Il re rispose loro duramente. Il re Roboamo, respinto il consiglio degli anziani, [14] disse loro secondo il consiglio dei giovani:
"Mio padre vi ha imposto un giogo pesante,
io lo renderò ancora più grave.
Mio padre vi ha castigati con fruste,
io vi castigherò con flagelli".
[15] Il re non ascoltò il popolo, poiché era disposizione divina che il Signore attuasse la parola che aveva rivolta a Geroboamo, figlio di Nebàt, per mezzo di Achia di Silo. [16] Tutto Israele, visto che il re non li ascoltava, rispose al re:
"Che c'è fra noi e Davide?
Nulla in comune con il figlio di Iesse!
Ognuno alle proprie tende, Israele!
Ora pensa alla tua casa, Davide".
Tutto Israele se ne andò alle sue tende. [17] Sugli Israeliti che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo. [18] Il re Roboamo mandò Adoram, sovrintendente ai lavori forzati, ma gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Il re Roboamo allora salì in fretta sul suo carro e fuggì in Gerusalemme. [19] Così Israele si ribellò alla casa di Davide; tale situazione dura fino ad oggi.