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S. Maria della Misericordia

Oliveto Citra (SA)

   
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Don Antonio PISANI: il prete artista            Il poeta     Il pittore       

                      

Nato a Contursi Terme il 27 maggio del 1945 da una “Nobile” famiglia di contadini, Antonio Pisani trascorre l’infanzia e la fanciullezza all’ombra della grande quercia della casa paterna dove matura la vocazione al sacerdozio.

       Ordinato sacerdote il 29 luglio del 1972 dall’arcivescovo Gaetano Pollio, di venerata memoria, arriva a Campagna ed è destinato alla Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo, dove rimane fino al 1985; l’anno successivo diviene parroco della Parrocchia del SS. Salvatore e S. Antonino nonché esorcista presso la Taumaturgica Colonna di S. Antonino Abate. Dal 1997 regge anche, come amministratore parrocchiale, la Parrocchia della SS. Trinità nella SS. Annunziata, e nel 2001 anche la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo.

       Nell’aprile del 2003 viene destinato da Mons. Gerardo Pierro, Arcivescovo della Diocesi di Salerno – Campagna – Acerno, cappellano all’Ospedale di Oliveto Citra e parroco alla Parrocchia di S. Francesco D’Assisi in località Ponte Oliveto.

       Negli anni della sua permanenza a Campagna, Don Antonio è stato Padre Spirituale delle Confraternite del SS. Nome di Dio, di S. Maria della Neve, S. Maria del Soccorso e Madonna del Rosario; Economo del Seminario; Coadiutore dell’Economo Diocesano nell’amministrazione dei beni dell’ex Mensa Vescovile di Campagna e dei beni che riguardano le confraternite estinte; Padre Spirituale del Seminario Arcivescovile di Salerno – Campagna – Acerno.

       L’accoglienza e l’accettazione “dell’altro da se” sono la misura della consapevolezza del proprio essere sacerdote, e la strada maestra dell’accoglienza è, per Don Antonio, il dialogo, reso con profondità e sincerità d’animo che diviene comunione, in una osmosi di sentimenti, emozioni ed esperienze, che arricchisce reciprocamente, illumina e rischiara il difficile cammino della vita di ogni fratello che, attraverso il sacerdote, si avvicina a Dio. La sua grande capacità di ascoltare, di fare il silenzio dentro se stesso, quasi di “diventare altro”, lo rendono presente con concreti atti d’amore, nella vita di ognuno, così da costituire un riferimento sicuro per tutti coloro che lo conoscono.

       Apostolo del dialogo e costruttore di unità, convinto, come esorcista, che ogni divisione venga dal maligno, Don Antonio, con la sua indole comunicativa, la sua attenzione al mondo che lo circonda, la capacità di ricominciare sempre, di rinascere continuamente a nuova vita, di offrire grandi ideali e ampie prospettive, è stato capace di creare amalgama in ogni settore della vita religiosa e sociale di Campagna.

       Da questa vita, emozionatamene ricca nasce, quasi per gemmazione, l’artista.

       Poeta e pittore ha pubblicato, tra l’altro, la silloge “Il tempo che aleggia sull’orizzonte della vita non conosce shadow di tramonto”, per il quale è stato insignito del secondo premio per il libro d’autore dell’Accademia Universale “Giosuè Carducci”, ed un testo, “I Pisani a Contursi Terme” dove, attraverso i colori dell’araldica, l’artista opera una riflessione sull’origine del proprio casato.

       Ha partecipato con successo a numerosi concorsi nazionali, sia artistici che letterari, tra i quali piace ricordare: primo premio per la poesia in lingua “Città di Battipaglia” 1999; primo premio letterario “Città di S. Arsenio”. E’ stato insignito della medaglia d’oro per la Pittura dall’Unione Artisti operatori Culturali – Centro Polivalente Vesuviano U.A.C.O.-.Ha presentato alcune delle sue più belle opere pittoriche, fra l’altro, al Palazzo dei Sette di Orvieto per il Gran Prix Modern Art, alla Biennale di Venezia 2001, alla Galleria milanese Modiglioni, a Roma in via Margotta.

       Sue poesia sono inserite in numerose riviste e antologie letterarie.

       La nostalgia dell’Eterno trasforma il raggio d’azione del poeta in un’attenta meditazione sul senso stesso dell’origine, come riporta il professore Gennaro Colangelo.

       La sua arte è il megafono attraverso il quale Don Antonio colloquia con chiunque si avvicini alla sua opera, icona del profondo e continuo dialogo della creatura con il suo Creatore.

Antonino Del Giorno

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