Foglio di collegamento nr. 24             Aprile 2003

Carissimi,

siamo ormai prossimi alla settimana Santa, periodo che ci vedrà riuniti a contemplare e meditare gli eventi che fondano la nostra fede: la passione, la morte e la Resurrezione di Gesù.

Questi tre eventi non si possono slegare l’uno dall’altro ma appartengono all’unico mistero pasquale. Nel linguaggio comune siamo portati a identificare la Pasqua solo con il giorno della Domenica, in realtà la Pasqua del Signore comprende tutto il triduo pasquale.

È sempre commuovente vedere in questi giorni la Chiesa gremita di fedeli partecipi alle liturgie del santo triduo. Sono certamente i giorni più toccanti di tutto l’anno liturgico.

Il culmine di tutto il triduo sarà la solenne Veglia di Pasqua.

In quella notte potremo far risuonare tra le mura della nostra chiesa il canto solenne dell’Alleluia. Questo canto è il canto per eccellenza della Pasqua perché esprime la gioia della Chiesa di annunciare ancora che il suo Signore è risorto.

Ho parlato di gioia della Pasqua, perché nonostante quello che sta accadendo ad alcune centinaia di Chilometri da noi in Iraq, la Chiesa non può tacere il grande annuncio di speranza di Pasqua.

I potenti hanno tentato, e tentano ancora oggi di imbavagliare la bocca di coloro che vogliono annunciare la pace. Milioni di giovani in tutto il mondo sono scesi sulle strade e in piazze per manifestare con i colori dell’arcobaleno il loro desiderio profondo: la pace.

Anche se i potenti ci hanno tagliato le ali della speranza per la pace noi tutti siamo chiamati ancora oggi a testimoniare che Dio non ama la guerra.

Anche se i potenti ci vogliono far credere che questa guerra è per la democrazia noi come credenti vogliamo gridare che la guerra i problemi non li risolve ma li inasprisce.

Anche se i potenti ci schierano in partiti politici noi come credenti vogliamo gridare che, ancor prima di essere uomini politici, siamo uomini di fede e un uomo di fede non può mai approvare la guerra.

Noi ci vogliamo schierare, ci schieriamo non dalla parte dei missili di Bush, né dalle trincee di Saddam noi come cristiani ci schieriamo dalla parte del Papa che nonostante i suoi acciacchi ancora alza la voce: “vogliamo la pace”.

Carissimi, noi siamo liberi di esprimere il nostro giudizio sulla guerra ma come credenti non possiamo dire di approvare una soluzione che compie stragi di migliaia di uomini, donne e bambini.

Anche se ci vogliono far credere che sia una guerra giusta abbiate il coraggio di sperare ancora. Anche se hanno tappato la bocca al Papa e quindi anche a noi, anche se hanno tagliato le ali a milioni di giovani che vogliono la pace svuotando i loro sogni e le loro utopie noi vogliamo ancora sentirci sussurrare da Gesù le parole di Pasqua: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”.

Coraggio, carissimi e buona settimana Santa!

L’angolo della generosità

• Ringraziamo di cuore una famiglia per il contributo di 500 euro per la necessità della parrocchia.

• Un grazie a una famiglia che ha contribuito con una cospicua somma di denaro al restauro del nostro pulpito che è ritornato agli antichi splendori.

• Grazie a tutte quelle persone che nel piccolo contribuiscono alla manutenzione e alla ristrutturazione della nostra chiesa.

Avvenimenti del mese

Preghiera del Santo Rosario

In occasione dell’anno del Santo Rosario indetto dal nostro Papa, nelle domeniche del  mese di marzo, prima della Messa vespertina hanno animato il S. Rosario gli universitari, le forze armate, le collaboratrici domestiche, le sarte.

Preghiera per la pace

Venerdì 21 un numeroso gruppo di giovani ha animato la via Crucis all’ospedale di Tricase.

AVVISI  

Aprile

Incontro Gruppo END data e ora da stabilire.

 Offerte Raccolte