Carissimi,

con la prima domenica di Avvento iniziamo un nuovo anno liturgico. In tutto quest’anno abbiamo contemplato il grande mistero di Cristo: la sua nascita, il battesimo, la sua vita ordinaria, la sua passione, la croce, la risurrezione, fino ad arrivare alla contemplazione gloriosa di Cristo Re dell’universo.

L’Anno liturgico non è un ciclico ripetersi di date della vita di Gesù o dei Santi: ma soprattutto tempo della grazia che Dio ci offre per far sempre più esperienza viva di Cristo e della sua rivelazione.

Se il detto popolare: “non si finisce mai d’imparare”è applicato alle cose della terra quanto più se si tratta delle cose del Cielo, cioè il mistero stesso di Dio. Ogni anno ripercorriamo sempre il medesimo cammino sperando di non lasciare alle spalle una delle tappe senza aver assimilato e goduto degli eventi che stanno a fondamento della nostra fede.

L’anno liturgico che oggi ricomincia è la proposta che ritorna sempre nuova e attuale dell’unico mistero della nostra salvezza. Ma anche se il mistero è lo stesso diversa e nuova, più fruttuosa e più consapevole deve essere la nostra partecipazione. Il Dio che verrà alla fine dei tempi è quel Dio che si è fatto pane per la nostra fame e che sempre viene ogni qual volta la chiesa si raduna per celebrare l’Eucaristia.

La vita cristiana è da trascorrersi rimanendo svegli, desti, impegnati poiché il cristiano è figlio della luce, non delle tenebre e non si lascia cogliere dal torpore, dalla pigrizia e dalla paralisi.

Tutta la storia cammina verso la definitiva manifestazione del Signore. Domandiamoci, allora, dove si trova il nostro cuore, se possiamo anche noi affermare come la sposa del Cantico dei cantici: “io dormo ma il mio cuore veglia”.

Infatti il richiamo continuo dell’Avvento è : vegliate, non dormite! Come se Dio ci esortasse a non perdere le speranze: io verrò!

Noi quindi siamo un popolo in attesa “della manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, al fine di essere trovati irreprensibili nel giorno della sua venuta”.

L’intento non è quello di incutere paura per una imminente fine del mondo ma annunciare la gioiosa venuta del Padrone. La Parola di Dio è chiara: “state attenti perché non sapete quando il Padrone di casa ritornerà”.  Noi Cristiani dunque non siamo solo uomini che fanno memoria del passato ma anche uomini protesi verso un futuro. Siamo gente in attesa!

Siamo certi che Dio che è la nostra speranza farà giustizia e ricompenserà il bene che tutti i giorni ci sforziamo di compiere. Ma sarà anche giudizio duro e severo per chi ha vissuto come se Dio non ci fosse!

Coraggio, carissimi, alziamoci in piedi e accogliamo il Signore che viene con tutto l’entusiasmo della fede. Se qualcuno è stanco e deluso di Dio, questo periodo di Avvento lo aiuti a dare speranza alle sue attese.

Il Natale che fra qualche settimana celebreremo sarà allora la prova generale di come accoglieremo il Signore che viene.

Svegliamoci dal torpore spirituale e chiediamo allo Spirito Santo di Dio di tuffarci nel mistero grande del Natale per ricaricare la nostra speranza molte volte delusa.

Buon cammino e buon Avvento

LA VISCIJA TE NATALE

Sta sse mbicina Natale

e lu pansieri miu batte e ribatte

comu nu martieddhu,

an capu mia penzu a dhri Natali

passati a casa mia.

Quand’era vagnone me ricordu

ca ogni matina prestu me zzava

alla chesa scia pe lla nuvena te Natale

cu na cumpagna te scola mia.

La chesa era sempre china te gente

ca turante la funzione precava e precava

cu tanta tivuzione.

La viscija te Natale poi

la sera a casa se stava,

a tombola e all’oca se sciucava,

sattati annanzi allu focalire e

dhru cippu ca ardia

russare la facce pe llu calore te facia.

Finu a menzanotte se spattava,

na prechera ogni tantu se ticia,

pellu Bambinu santu ca nascia.

Ricordu dra mamma mia

comu stava ffaccendata la viscija te Natale,

la pasta te le pittule temperava

e quando era pronta, lu focu ddumava,

la cazzarola cull’oiu te vulia

sullu tripiedi mantia.

Addhru su sciuti dhri tiempi cusì beddhri,

ogni famija unita stia.

Quantu rispettu e amore se avia!

Puru alli pariti te la casa se santia.

Ogni volta ca penzu a quiste cose,

na toia sentu intra lu core miu,

me vene propriu cu chiangu.

Addhru è sciutu tuttu dhru calore umanu?

Tutti dhri valori addhru su sciuti a spicciare?

Semplice e serena rendiane la vita

Puru ca difficile era pe ccampare.

Ada Palamà Maglione (Alezio)

NOTIZIE IN BREVE…

• Festa dell’accoglienza.

Il 24 Novembre si è svolta a Taurisano la festa dell’Accoglienza diocesana dell’Azione Cattolica. Hanno partecipato circa 20 giovani della nostra parrocchia. Diversi sono stati i momenti che hanno caratterizzato la giornata; dopo il caloroso benvenuto i giovani hanno assistito al concerto di suora Cristina Da monte. Poi dopo aver pranzato si è dato via alla festa con canti e danze.

• Novena di NATALE

Lunedì 16 dicembre  inizia la Novena di Natale. Dopo le bellissime esperienze degli anni scorsi anche quest’anno ci prepareremo con la Novena al mattino alle 05,30.

• Terza edizione del concorso “Presepe in Famiglia”.

Chiunque voglia partecipare a questa iniziativa si può rivolgere a Don Flavio che comunicherà le modalità di partecipazione e il giorno in cui passerà la commissione di esperti.

L’angolo della generosità