Canalone di Lorusa (m.3220)

Accesso: Da Cuneo si prosegue per Borgo S.Dalmazzo e quindi per la Valle dei Gessi fino a Terme di Valdieri dove si parcheggia l'auto (m.1368)

Salita al bivacco: In loco ci sono le indicazioni per il sentiero che conduce al rifugio Morelli che seguiremo fino a quota m.1917 dai laghetti del Lagarot, contornati da innumerevoli lapidi di persone sfortunate che sono scivolate dal canalone in oggetto.  Dai laghetti deviamo a destra per risalire la pietraia fino al Bivacco Varrone a quota m. 2270 ben visibile perchè di colore rosso (circa 2 ore e 30 da Terme)

 Il bivacco ha 12 posti letto e non è attrezzato per cucinare ma ha soltanto coperte ed è abbastanza umido.

Partenza per il canale: Si consiglia una partenza abbastanza presto perché il giro che ci aspetta è piuttosto lungo.

La prima parte del canale è quella meno impegnativa ed ha una pendenza di 40°-45° fino agli isolotti rocciosi;  qui si impenna leggermente fino a raggiungere i 50° e li mantiene fino in punta dove a seconda delle situazioni si può trovare un tratto a 55°.

Le difficoltà del canale dipendono molto dalle condizioni della neve infatti se dovesse essere troppo dura occorre avere qualche chiodo da ghiaccio ma se la troviamo assestata si può procedere anche slegati.

        

Qualcuno lo scende sia con gli sci che con la tavola, ma bisogna essere molto sicuri.

Raggiunto il colletto Coolidge m 3220 si possono valutare più soluzioni per la discesa oppure per la traversata fino alla Cima Sud dell'Argentera.        Quest' ultima è molto lunga ed abbastanza impegnativa si sale a Punta Gelas di Lorusa e si traversa alla Cima Nord dell'Argentera e poi alla Cima Sud con un passaggio delicato di III°+  per poi scendere lungo la Cengia della normale dell'Argentera  Valutando anticipatamente se ha neve perchè in questo caso diventa molto delicata, quindi si scende lungo il passo dei Detriti e passando dal Rifugio Remondino si raggiunge il Pian della Casa e poi 5 Km di sterrato ci portano alla Macchina

La discesa più comune avviene invece tramite 4 corde doppie (normalmente già attrezzate) nel parte opposta al canale, ma occorre avere almeno 2 corde da 40 metri oppure se la cengia è pulita attraversare verso sud per poi scendere altre due cenge che d'estate non danno problemi ma con la neve possono essere pericolose anche per scariche in tarda ora.

Le corde doppie ci portano in un grosso vallone con vista sul rifugio Genova e sul lago del Chiotas e mantenendo la sinistra orografica dobbiamo scendere fino a quota 2580m dove c'è il Passo del Porco. D'estate questo è abbastanza ben segnalato con ometti e strisce di vernice rossa ma con la neve bisogna stare attenti a non oltrepassarlo.

Il passo non ha difficoltà tecniche ma può essere pericoloso sempre con la presenza di neve, in quanto stretto e molto esposto;  percorso questo tratto ci si porta al passo del Chiapous e si scende quindi al Rifugio Morelli  e si ripercorre la strada di salita fino all'auto

Questa gita è molto bella ma non è da sottovalutare pertanto è utile prendere le dovute informazioni sulla situazione del canale oltre a quelle per l'eventuale discesa o traversata.

Buona gita