Becca dell'Aouille (m2605) via ferrata Bethaz-Bovard

Vista del paese Valgrisanche dalla ferrata

Accesso:Autostrada per Aosta fino ad Arvier poi per Valgrisanche fino al paese e precisamente si parcheggia dal deposito di stagionatura della fontina (cartelli in loco)

Itinerario: Si parte a sinistra del deposito subito in verticale e con un forte odore di fontina che arriva dagli sfiati del deposito di 5000 forme contenute all'interno di una caverna dove si mantengono a 15° estate ed inverno.

Sulla ferrata c'è da premettere che è stata facilitata in modo estremo ed a mio avviso eccessivo;  i gradini sono posti a circa 20 cm uno dall'altro rendendola in molti casi monotona, proprio come una scala che porta in alto, ma dalla sua ha la lunghezza che non è da sottovalutare perché ci terrà impegnati per circa 4 ore di salita e quindi ci impone ottime previsioni di bel tempo.

Si divide in tre parti: la prima parte è composta da placche scure e umide per poi deviare verso sinistra fin sotto ad un tetto marcato che si supera a sinistra e si raggiunge una cengia erbosa dove c'è la prima via di fuga segnalata che ci porta ad un sentiero di discesa sul castello di Valgrisanche.

         

La seconda parte riprende con un percorso meno impegnativo e meno aereo del precedente e dopo una serie infinita di gradini ci ritroviamo su terrazzi erbosi delle Gran Laures (m 2180) a circa 2 ore dalla partenza. Qui lasciamo a sinistra un sentiero che ci riporterebbe a valle per seguire verso destra un sentiero tra mirtilli e pini mughi che attraversa una cengia che potrebbe essere pericolosa in caso di pioggia sull'erba scivolosa  e dopo circa mezz'ora ci troviamo all'attacco della parete verticale che supereremo con una serie infinita di gradini sul verticale resi gradevoli da un panorama bello e molto esposto.

Si sbuca nuovamente su una cengia erbosa dove si potrebbe abbandonare la ferrata per prendere sulla destra una via di discesa verso il paese La Bethaz oppure consigliabile è proseguire sulla cresta che a tratti è aerea e ci permette di posare i piedi anche sulla roccia, perché è meno gradinata, fino a raggiungere la vetta panoramicissima ma deturpata da un ripetitore televisivo. Ore totali 4 ma poi parleremo della dicesa.

 

La discesa viene giustamente consigliata per il sentiero che  conduce alla frazione di La Bethaz in circa 2 ore e 30 e poi si dovrà risalire su strada asfaltata per circa 3 Km ma a mio avviso è più appagante raggiungere il colle salendo per la cresta, come si fa per l'altro itinerario, e poi deviare verso sinistra e continuare a salire per una comoda mulattiera contrassegnata da segni gialli verso il rifugio Scavarda (attualmente 20/8/05 in ricostruzione) sotto la Testa del Rutor e senza raggiungerlo, all'altezza di un laghetto deviare a sinistra giù per un canalone con tracce di sentiero indicate da ometti in pietra.

Questo sentiero è una scorciatoia del n° 17 che porta a Bonne ma ci farà risparmiare molto tempo e dislivello; scesi di circa 150m di dislivello ci troveremo un sentiero comodo a destra da non prendere perché ci riporterebbe al rifugio ed uno meno comodo che continua a scendere fino a raggiungere dopo circa 1 ora e mezza una comodissima strada militare che seguiremo verso sinistra. Questa strada passa sopra gli strapiombi della ferrata che abbiamo percorso in salita ci fa godere il panorama su Bonne, sulla diga e soprattutto ci porta sopra il Castello di Valsavaranche per poi scendere repentinamente su di esso e dove abbiamo parcheggiato l'auto.

Tempo totale circa 8 ore dislivello in salita 900m di ferrata 300m di sentiero difficoltà D per la lunghezza dell'itinerario

Buona gita.