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TYPHACEAE (famiglia)

Typha latifolia L.

Lisca maggiore o mazzasorda

Specie cosmopolita abbastanza frequente nelle acque basse e fangose degli stagni e nelle anse dei fossi e dei fiumi. Pianta  perenne, erbacea, a lungo rizoma ramificato, alta fino a tre metri, ha foglie lineari, strette (larghe 1,5 cm) spesso più lunghe dei  usti eretti, guainanti, sommerse per metà o per un terzo. Tra giugno e luglio la pianta sviluppa all'estremità del fusto due infiorescenze affusolate e sovrapposte le une alle altre, lunghe da 10 a 30 cm e quasi contigue. La spiga superiore è formata da  fiori maschili, la inferiore, formata da fiori femminili, è compatta, di color bruno nerastro e persistente a lungo. Non ha usi  medicinali, è però ricercata perché le sue foglie servono per confezionare stuoie e per impagliare fiaschi o damigiane. Nella  tradizione popolare e in molte opere di pittura è indicata come lo scettro posto dai soldati romani nelle mani del Cristo al momento della sua condanna da parte di Pilato. Pianta osservabile specialmente in pianura e fondo valle, è ricercata anche per le sue spighe  femminili che vengono utilizzate nei mazzi fiorali secchi. Questa pianta è protetta in modo assoluto nelle province di Bergamo, Milano e Sondrio.

 
 

 

 

 

 

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