Maoz Tzur
Potente, lodato al di là di ogni confronto rocca della mia salvezza ricostruisci la mia casa di preghiera.
Per la Tua abitazione! Offerte e libagioni, un popolo disperso gioioso vi porterà e canterà salmi di dedicazione!
Mia era la sventura in terra d'Egitto (re tiranni mi avevano reso schiavo) finché la Tua potente mano distesa non mi salvò dall'oppressione.
Il Faraone, inseguendomi veloce, prometteva la mia rapida rovina; ma ben presto il suo esercito, quell'orgoglioso vanto, cadde sotto le onde!
Sulla Tua sacra collina mi rendesti chiara la via; io mi smarrii dietro falsi dèi, nemici mi portarono in esilio.
Strappato a tutto ciò che amavo io quasi perii; Babilonia cade, Zerubabel ordinasti di restituirmi!
Poi venne il vendicativo Aman pensò sottilmente di tradirmi; lui stesso cadde nella sua trappola, lui che aveva organizzato la mia uccisione. (Fu trascinato via dal palazzo di Ester, impiccato alla sua stessa forca). Il sigillo e l'anello il re di Persia dette al Tuo zelante servitore.
Quando i coraggiosi Asmonei spezzarono la catena greca, attraverso il santo olio Tu mostrasti un miracolo al Tuo popolo. Sempre pieno rimase il recipiente non profanato; questi otto giorni luce e lode furono perciò ordinate.
Oh Signore, metti a nudo il Tuo santo braccio, ti sia caro il sangue dei miei martiri, giudica ogni nazione colpevole. Lunga è la mia prova, triste la mia tribolazione, ordina dal Cielo, ai tuoi sette pastori, di affrettare la mia salvezza!