Sesto comandamento


"Non uccidere"

D-o disse ad Israele: la Mia nazione non sarà assassina. Non unitevi e non entrate in società con assassini, per paura che i vostri figli imparino i modi di coloro che spargono sangue. È proprio a causa del peccato dello spargimento di sangue che la spada della guerra raggiunge il mondo (Targum Yonatan).

Un'anima che non si può riportare in vita, perché si dovrebbe distruggere? Una candela, che non si ha il potere di riaccenderla, perché si deve spegnere? O assassino! Tu puoi nasconderti dall'occhio umano, ma non puoi nasconderti dalla visione di D-o che tutto pervade! La vittima innocente è destinata a trovarsi davanti al tribunale celeste per puntare il dito accusatore verso il suo assassino. L'uomo condannerà il suo uccisore di fronte a D-o che condannerà l'assassino alle fiamme della Gheenna (Midrash Asseret HaDibberot).

Il sesto Comandamento, Tu non ucciderai, corrisponde al primo Comandamento Io sono il Signore tuo D-o. L'assassino viene considerato come se danneggiasse D-o stesso, come se lo sfidasse, in quanto uccidendo l'uomo è come se uccidesse l'immagine stessa di D-o. Questa idea viene chiaramente espressa dal seguente verso:

chiunque sparga il sangue dell'uomo, il suo sangue sarà sparso dall'uomo; perché a Sua immagine, D-o creò l'uomo (Genesi 9:6).

Sèder Eliyahu Rabbà spiega la vicinanza tra il comandamento tu non ucciderai e Onora tuo padre e tua madre: ciò allude alla persona ricca che si rifiuta di aiutare i genitori anziani. D-o lo considera uguale ad un assassino che uccide i suoi genitori a poco a poco5.

R' Avraham Yitzchak Bloch di Telshe offre un'analisi penetrante della natura unica dei Dieci Comandamenti: perché la proibizione contro l'assassinio è inclusa nei Dieci Comandamenti che vengono dati soltanto ad Israele? L'assassinio non è forse un crimine universale per il quale anche i non Ebrei sono responsabili? Infatti il divieto di omicidio è una delle sette leggi di Noè.

In risposta a questo dobbiamo capire che il concetto ebraico di assassinio è molto più sottile e onnicomprensivo della definizione universale. La legge di Noè vieta solo il togliere la vita, ma la proibizione della Torà allude anche ad altre cose, come:

Tutti questi crimini e molti altri sono inclusi sotto il concetto Tu non ucciderai, sebbene, evidentemente non causino direttamente la morte.


Note 

5- Il Midrash Asseret HaDibberot osserva che dopo avere comandato ai figli di onorare i genitori, la Torà mette in guardia contro il troppo zelo. Un figlio troppo devoto potrebbe dire: "Poiché devo onorare i miei genitori è mio dovere uccidere chiunque li disonori!" Pertanto la Torà avverte Tu non ucciderai. O forse il figlio zelante direbbe: "questo criminale ha fatto vergognare i miei genitori, quindi lo metterò in imbarazzo seducendo sua moglie". Pertanto la Torà comanda Tu non commetterai adulterio. Un figlio devoto potrebbe anche dire: "quest'uomo ha recato disgrazia ai miei genitori, devo vendicarli danneggiando la sua proprietà". Pertanto la Torà comanda Tu non ruberai. In fine il figlio cattivo dirà: "devo vendicare i miei genitori testimoniando il falso contro colui che li ha danneggiati". Pertanto la Torà avverte Tu non recherai falsa testimonianza contro il tuo vicino.


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