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Le parole Maoz Tzur, che significano Fortezza, Rocca, sono le parole di apertura del popolarissimo canto ashkenazita, cantato dopo l'accensione delle luci di Hanukà. Sembra abbia origine nella Germania del 13° secolo, scritto da un autore sconosciuto di nome Mordechai secondo l'acrostico delle prime cinque strofe. La melodia è stata ritrovata in un manoscritto di un tale Judas Alias di Hanover (1744). Nell'inno il poeta ricorda i vari esilii subiti dal popolo ebraico e ringrazia D-o per averci redento da tutti. I motivi centrali sono il desiderio di tornare ai gloriosi giorni del Tempio e l'anticipazione dell'alba della Redenzione Messianica che possa avvenire presto ed ai nostri giorni, amen.
Ma'oz tzur yeshu'ati
Lecha na'eh leshabe'ach
Tikon bet tefilati
Vesham todah nezabe'ach
Le'et tachin matbe'ach
Mitzar ham'nabe'ach
Az egmor beshir mizmor
Chanukat hamizbe'ach.
Possente Rocca della mia salvezza, rivolgerti lodi è una delizia. Ripara la mia Casa di Preghiera, e lì vi sarà un'offerta di ringraziamento. E quando preparerai il sacrificio per la profanazione blasfema, io completerò con un inno l'inaugurazione dell'altare.
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