1967: Una Ballata del Mare Salato, prima apparizione di Corto maltese sul numero I del Sgt. Kirk. Lo conosciamo a memoria, cara immagine avventurosa diventata fatto di una vita che non potremo mai vivere, ma di cui il nostro eroe ci ha fornito almeno tanto generosamente quanto ritrosamente l’illusione: Corto Maltese comincia a uscire nei Mari del Sud. Anzi, dai Mari del Sud. Spunta dall’Oceano Pacifico, più o meno crocifisso, lasciato ad arrostire di sole e di sale da una ciurma ribelle. Lo pesca, è il caso di dirlo, un altro scorridore dei paraggi, il pirata Rasputin, ora suo avversario, ora suo complice ma alla fine sempre avversario e sempre complice, un mascalzone di contorno che è un deuteragonista ideale. Solo dopo essere stato pescato dal suo deuteragonista ideale Rasputin, Corto Maltese ha l’opportunità di radersi, con un deciso rasoio a mano eliminante i peli superflui in una nevicata di bioccoli di sapone. Così appare finalmente, e siamo alla cinquantaseiesima vignetta di Una Ballata del Mare Salato, in quello che sarà a lungo il suo aspetto tradizionale, sin quasi ai nostri giorni, sino a quando Hugo Pratt, forse tediato dalla convivenza con un personaggio troppo familiare e famoso, come ogni creatore di eroi popolari che si rispetti, non deciderà di cambiargli un poco i connotati, tanto per rinfrescare un rapporto di troppi anni, e incorrerà, puntualmente, come ogni creatore di eroi popolari che si rispetti, nelle ire e proteste dei lettori di Linus maggiormente affezionati al passato
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Ultimo aggiornamento: maggio 2000
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