Qui ho riportato:
Il Primo riferimento a Corto Maltese apparve nella
documentazione annessa al libro “Port Arthur” dell’ammiraglio Nagumo,
pubblicato dalle edizioni Fayard di Parigi nel 1913.
Il testo era il seguente:
- “All’ammiraglio Nagumo. Nei confronti dello scrittore
nord-americano Jack London sono state adottate le più severe misure di
sicurezza e di vigilanza durante l’attività di corrispondente di guerra che
egli ha svolto in prima linea a Port-Athur. Il suo comportamento ha creato
parecchi problemi, dato chc esprime le proprie opinioni senza il minimo riguardo
nei nostri ufficiali, tra I quali può contare diversi amici. La condotta di
London è inqualificabile; egli ostenta le proprie idee socialiste, del resto
evidenti nella sua opera letteraria, e inoltre difende la presenza nordamericana
nel Pacifico, proprio in quanto è d’ostacolo alla nostra legittima
espansione. Sostiene che tra il Giappone e gli Stati Uniti sarà inevitabile,
prima o poi, una guerra per l’egemonia dell’immenso mercato cinese. Dato il
suo ambiguo comportamento personale, siamo inclini a ritenerlo un semplice
scrittore avventuriero e non un agente segreto. come sostenevano alcune denunce
di altri corrispondenti stranieri. Un ultimoi grave incidente, in cui ha perso
la vita uno dei nostri ufficiali, ha indotto il comandante del fronte a
decretare l’espulsione di London dalla zona di guerra. London annovera tra le
sue amicizie un giovane marinaio, sicuramente italiano, che viaggia con
passaporto britannico. Il suo nome è Corto Maltese e, nonostante la giovane età,
ha molte conoscenze fra la gente cinese e manciù. Riteniamo si tratti di un
agente inglese, dato che i suoi connotati corrispondono a quelli di un mozzo che
partecipò attivamente ai combattimenti di Pechino nel 1900, durante la rivolta
dei “Boxer”. Siccome lo consideriamo potenzialmente pericoloso per i nostri
interessi, raccomando che i suoi dati vengano notificati agli addetti militari
delle nostre ambasciate.
Maggiore Okeda, responsabile dell’informazione militare
del fronte, Port-Athur 1905.”
(Archivio generale del Kempetai. Servizio di informazione
militare del Giappone).
C’è senza dubbio un altro riferimento documentato che,
anche se reso noto in epoca posteriore, si riferisce a un periodo) precedente a
quello di Port-Arthur. In concreto viene appurato che Corto apparve in uno dei
due libri di Joseph Conrad. Il capitano della marina mercantile britannica,
l’ex-polacco Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski, scrisse in “A personal
record”, quando già era uno scrittore internazionalmente noto:
- Durante il mio ultimo anno di navigazione comandai la “Osborn”,
una nave di grande cabotaggio che faceva la traversata Australia-Inghilterra. Mi
costo molto accettare che per me fosse finita la vita di mare. Come tutti i
vecchi sentii la necessità di comunicare a un altro ciò che sapevo.
Un giovane marinaio di Malta fu il mio attento
discepolo, un
giovane che possiede la saggezza perché non cerca di capire il mondo ma di
trasformarlo, e i suoi saggi consigli mi convinsero a scrivere i miei ricordi
sotto forma di racconto. Con gli anni quel giovane sarebbe diventato uno dei
migliori marinai che io abbia mai conosciuto, e un ottimo amico” –
Il riferimento a James Joyce è posteriore. Nel 1909 lo
scrittore irlandese soggiorna a Trieste. Corto, messo al corrente dalla lettera
cli un comune amico, il sindacalista Connolly, aiuterà quell’uomo minuto,
miope e timido, incapace di fare un commento volgare davanti a una signora,
anche se tutte le sere lo incitava ad andarsene con lui nei bordelli.
Il quarto documento della gioventù di Corto riguarda un
fatto poco noto) della biografia de1 suo amico John Reed.
- “Nel 1910 Corto era secondo ufficiale sulla “S.S.
Bostonian”, una nave per il trasporto del bestiame che seguiva la rotta
Boston-Liverpoool. In uno dei viaggi si arruolarono come mozzi due universitari
nordamericani, Reed e Pierce. Alle prese con il duro lavoro di bordo il secondo
disertò preferendo fare il viaggio su una nave di linea, ma la sua scomparsa,
di cui ci si accorse quando si era ormai in alto mare, costò a John Reed
un’imputazione di omicidio, dato che nella cabina che i due dividevano vennero
trovati documenti e denaro di Pierce. Corto, riuscito a sapere da Reed
com’erano andate realmente le cose, mobilitò, attraverso navi più veloci, i
suoi amici in Inghilterra. Fu così che quando Reed comparve davanti alla Corte
di Manchester per rispondere dell’assassinio, Corto poté portare nell’aula
del tribunale Pierce, che nel frattempo era riuscito a rintracciare. Per il
severo capitano della “Bostonian” la confusione degenerò nel ridicolo, e
Reed fu assolto. A Corto l’avventura costò la carica e l’iscrizione nella
lista nera della ‘‘mafia” dei capitani, ma trovò un amico. Smise di
navigare su navi yankee e si dedicò a traffici di contrabbando tra le Antille e
il Brasile” -.
Hugo Pratt, nella sua opera di ricostruzione della
biografia di Corto Maltese, racconta parte della gioventù del marinaio di Malta
basandosi sui ricordi di Jack London.
Il capitolo è molto importante per gli appassionati di questa saga, poiché narra la nascita della grande amicizia tra Corto e Rasputin, che iniziata in Manciuria nel 1905, arriverà al culmine diciassette anni dopo,quando Corto rischierà la pelle per salvare l’egocentrico siberiano da una prigione di Samarcanda.
I1 1905 è un anno importante per la civiltà europea (se si può definire civiltà la nascita del fascismo, dello stalinismo e dei campi di concentramento). Durante il secolo precedente l’“uomo bianco” esaltato da Kpling ha portato alla nassima espansione il fenomeno del colonialismo. Ma nel 1905 si verificano due fatti importanti che segnano la fine dcl vecchio mondo. La sconfitta dei bianchi russi da parte dei gialli giapponesi e la ribellione di Odessa. Il mondo cambierà a partire da questi eventi: Corto Maltese sarà testimone dcl primo di questi fatti.
Hugo Pratt ci dà un racconto in cui la figura centrale è
Jack London e narrando una sua intricata avventura ci riferisce l’incontro tra
Rasputin e Corto.
La storia è un piccolo aneddoto che Pratt racconta
privilegiando rispetto all’azione il ritratto dei personaggi e degli ambienti.
Il marinaio adolescente è presentato alla fine di questo primo episodi, con una
dose di imperturbabilità e buon senso poco comuni in persone della sua età. Il
clamoroso caso I.ondon / Sakai verrà risolto dallo Stato Maggiore giapponese,
al quale non gioverebbe un incidente con la stampa internazionale. Di solito,
quando un problema coinvolge personalmente, gli interessati tendono a
dimenticare le circostanze che potrebbero risolvere meglio di loro la situazione.
Sakai con il suo orgoglio prepotente e London con il suo
distacco dimenticano di non essere persone libere di muoversi a proprio
piacimento, ma semplici pedine costrette ad accettare le regole di un gioco
stabilito da altri. Il ritratto di questo marinaio adolescente affiora dallo
studio di altri personaggi che attraverso quello che fanno e dicono danno
indicazioni sulla personalità del marinaio di Malta. Rasputin, l’assassino
fatto e finito, col suo particolare senso dell’amicizia compare nella vita di
Corto Maltese, al quale di certo sopravviverà e al quale sarà sempre
riconoscente per averlo aiutato a fuggire da Mukden. Ci sono già in questo
ritratto dell’adolescenza le principali caratteristiche della personalità di
Corto: la sua apparente indifferenza che egli trasforma in stoicismo, il suo
buon senso, la sua abilità nel convincere... e le sue relazioni. Per Corto
l’amicizia è una delle poche cose che contano, troverebbe amici anche
all’inferno.
Pratt continua a comporre le tavole nel suo tradizionale
stile grafico. Ogni volta riduce il tratto, semplificando le linee e usando le
ombre per dare volume. Pratt è Pratt e per me è il miglior narratore di cui
disponga il fumetto. Il suo senso dell’equilibrio, l’uso alternato di piani
muti e piani d’azione sono una meraviglia descrittiva, come la prima pagina
che apre il libro.
La sua capacità di narratore è simile a quella di John
Ford. Racconta storie che coinvolgono fin dall’inizio e mette una cura
particolare nel delineare i personaggi secondari che sono quelli che danno
consistenza e credibilità al racconto. C’è infine da sottolineare un fatto:
prima di raccontare una storia Pratt studia la Storia a fondo per poi
trasmettere al lettore in forma indiretta e concisa quelle informazioni che gli
consentono di rimettere al loro posto tutte le tessere del mosaico.
In questa avventura di Corto c’è uno scontro tra russi e
giapponesi, quando ormai il conflitto sta per finire; ciò non sarebbe
comprensibile ma viene spiegato quando un giornalista fa riferimento al fatto
che il generale Kuropatin continua la resistenza con le sue truppe, mentre il
resto delle forze russe ha già accettato l’armistizio. Qualsiasi
sceneggiatore riterrebbe superflua questa spiegazione e centrerebbe il racconto
esclusivamente sui personaggi principali. Pratt no, sa che solo quando si danno
tutte le chiavi è possibile rendere “reale” la narrazione e in tutta la
saga di Corto la verosimiglianza di ciò che racconta è quello che lo rende
credibile.
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..Rasputin..
..Jack
London..
..e
naturalmente Corto.
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Ultimo aggiornamento: agosto 2001
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