Dizionario terminologico di Storia dell'Arte
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Abside: Struttura architettonica a pianta semicircolare, poligonale o quadrata, con copertura a volta, gia' esistente nell'architettura romana, che conclude la navata centrale e talvolta le laterali nelle chiese cristiane.
Acanto:
Pianta erbacea a foglie grandi e turgide, ripresa come motivo decorativo
nel capitello corinzio e composito, in sculture e in decorazioni musive.
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Affresco:
Tecnica di pittura murale richiedente diverse operazioni di preparazione:
sul muro veniva steso un intonaco grossolano (rinzaffo) e su questo
uno piu' sottile (arriccio), su cui veniva disegnata una traccia
dell'opera con un solo colore (sinopia). Sulla sinopia veniva posto
uno strato leggero, costituito di sabbia molto fine e calce; su questo
intonaco bagnato il pittore dipingeva con colori mescolati ad acqua. Per
la necessita' di dipingere su intonaco fresco, la porzione di muro da affrescare
veniva preparata giorno per giorno. Dalle congiunzioni dell'intonaco si
possono individuare le "giornate", che indicano il ritmo e il tempo impiegato
per il lavoro. Questa tecnica richiedeva una pittura rapida e non ammetteva
correzioni. I ritocchi venivano eseguiti a secco, usando colori a tempera.
Il processo di integrazione tra i colori e la calce dell'intonaco rende
la pittura a fresco molto resistente.
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Altare:
Struttura per la celebrazione della Messa; inizialmente in legno, fu poi
costruito in pietra, marmo e altri materiali. Spesso e' decorato da una
pala o ancora posta al di sopra.
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Altorilievo: Rilievo scultoreo le cui figure emergono dal fondo per piu' della meta'.
Ancona:
Pala d'altare dipinta o scolpita in legno, marmo o terracotta, talvolta
costituita da piu' pannelli.
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Arazzo:
Panno tessuto con figure, paesaggi, motivi decorativi, vegetali o araldici,
destinato a ricoprire e decorare le pareti. Il nome deriva dalla citta'
francese di Arras, sede di una delle piu' importanti e celebri manifatture.
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Arcata:
Struttura a forma di arco poggiante in genere su pilastri, di diametro
piuttosto ampio. Oppure seri di archi in successione.
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Architrave:
Elemento architettonico orizzontale poggiante su colonne o pilastri.
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Arco:
Struttura architettonica curvilinea che poggia su due punti (pilastri,
colonne, piedritti). Secondo la forma l'arco si definisce:
A tutto sesto
o a pieno sesto o a tutto centro semicircolare ed è
il più comune.
Acuto o doppio
centro, con intradosso costituito da due curve formanti una cuspide.
Gia' usato nell'antichita', fu molto utilizzato nell'architettura araba
e gotica.
Rampante con
piani di imposta a livelli diversi, bilancia le spinte orizzontali di altri
archi svolgendo azione di contro spinta.
Cieco chiuso
completamente dalla muratura.
Scemo o
ribassato si svolge su una corda di misura inferiore al diametro.
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Balaustra:
Recinzione costituita di balaustri (piccole colonne sagomate), in genere
poste s una base e sorreggenti un architrave, con funzione di divisorio,
parapetto o coronamento.
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Baldacchino:
Dal baldacchino di origine orientale, di stoffa, sorretto da quattro aste,
sotto cui stava il sovrano, questa struttura e' entrata nell'uso liturgico
cristiano (processioni). Dal Medioevo venne edificato in marmo su altari
e sepolcri.
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Basilica:
Il termine deriva dalla basilica romana di pianta rettangolare con funzione
di tribunale e centro di commercio, e indica un edificio di culto, longitudinale,
suddiviso da colonne in tre o cinque navate, di cui la maggiore piu' alta
terminante in un abside semicircolare o poligonale, e le minori terminanti
in muri piani o in abisidi anch'esse.
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Bassorilievo:
Scultura a rilievo con figure poco sporgenti di fondo.
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Bastione:
Opera difensiva generalmente a pianta poligonale, sporgente dalla cortina
fortificata delle mura. Elemento caratteristico dell'architettura militare
rinascimentale.
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Battistero:
Edificio a pianta centrale, coperto a cupola, contenente il fonte battesimale.
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Bifora:
Finestra divisa verticalmente in due luci da un pilastrino o da una colonnina,
su cui posano le imposte del doppio arco. A volte e' anche incrociata da
un arco ulteriore.
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Bugnato:
Rivestimento murario formato di bugne, pietre sbozzate in modo da emergere
ed evidenziare la struttura muraria di un edificio.
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Campata:
Spazio posto tra quattro pilastri che sorreggono una volta a crociera,
o tra due elementi di sostegno.
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Capitello:
Elemento architettonico che raccorda il fusto della colonna, di cui fa
parte, cola sovrastante struttura costituita da architrave o arco. E' generalmente
composta di una parte inferiore di raccordo (echino), spesso decorata,
e di una superiore piu' semplice (abaco).
Molte le qualificazioni
del capitello:
D'anta: corna
un'anta, come fosse una lesena, molto ricco ed elaborato.
Campaniforme:
a forma di campana rovesciata; ha spesso questa struttura il capitello
egizio che imita il fiore di loto aperto. Frequente nell'arte medievale.
Composito:
tipico dell'architettura romana, compone elementi del capitello corinzio
(abaco), con l'echino a ovoli del capitello ionico. Sorto in eta'
augustea, divenne comune in eta' flavia. Piu' tardi si semplifica con un
solo giro di foglie non intagliate; e' adottato nel Medioevo, che sostituisce
alle foglie corinzie quelle ad acqua.
Corinzio: a
tronco di cono rovesciato, decorato da file di foglie d'acanto e collegato
all'abaco da elementi decorativi angolari a voluta.
A crochet (o
uncino):
tipo di capitello gotico con grandi foglie angolari uncinate o con bocciolo
sotto gli angoli dell'abaco.
Cubico: cubiforme,
con gli spigoli arrotondati, spesso sormontato dall'abaco, nasce nell'arte
bizantina, frequente anche nell'arte corolingia, ottoniana e romanica.
Dorico: costituito
da abaco a tavoletta poggiante su un echino a quarto di cerchio.
Figurato: decorato
da figure umane o animali; gia' esistente in Egitto, giunse a Roma in eta'
ellenistica. Frequente nel Medioevo.
Di imposta:
il capitello e' costituito da un solo pezzo con il pulvino, su cui poggia
un arco. Di origine bizantina. Frequente nell'arte rinascimentale.
Ionico: costituito
da un echino generalmente ornato con ovoli e una fascia a due volute, con
abaco piuttosto basso.
A stampella:
di forma rettangolare con aggetto a mensola sui due lati. Frequente in
eta' medievale.
Tuscanico:
con echino semicircolare a volte decorato di ovoli e abaco con cornice.
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Capriata:
Struttura architettonica lignea di forma triangolare, posta a sostenere
il tetto a doppio spiovente. Nella sua fattura piu' semplice e' costituita
da una trave di base (catena), di due travi oblique (puntoni) e di una
trave messa in verticale, al centro della catena (monaco).
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Cassettoni:
Motivo decorativo in legno o stucco, lavorato a intaglio, di forma quadrata,
rettangolare o poligonale, usato per ornare lo spazio delimitato dall'incrocio
delle travi che sorreggono il soffitto. Usato nell'architettura greca e
romana, ebbe grande sviluppo dal Rinascimento in poi.
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Cattedrale:
Da cattedra, seggio vescovile. Chiesa principale, in cui officia il vescovo.
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Chiavi
di volta:
Pietra collocata al centro della volta a crociera, nel punto di incrocio
dei costoloni. La faccia volta verso il basso puo' essere ornata.
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Ciclo:
Nelle arti figurative scene narrativamente collegate tra loro.
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Colonna:
Elemento architettonico portante formato generalmente da base, fusto e
capitello. A circa un terzo dalla base spesso presenta un rigonfiamento
(entasi), e si restringe lievemente verso l'alto (e' rastremata).
La colonna si definisce:
Anulare: se
presenta un anello a meta' della sua altezza.
Alveolata:
se e' incassata in un muro.
Liscia: se
non ha alcun elemento particolare.
Rudentata:
se le scanalature sono riempite fino ad un terzo di altezza dalla base
da una modanatura a bastoncino.
Scanalata:
se il fusto e' solcato da scanalature verticali.
Tortile: se
si avvolge a spirale.
Vitinea: se
il fusto e' decorato con tralci di vite.
La colonna isolata
si dice votiva se e' impiegata con intento religioso, e onoraria
se impiegata con intento celebrativo.
La colonna rostrata
e' un monumento romano che commemora una vittoria navale e consiste di
una colonna cui venivano affissi i rostri delle navi nemiche.
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Contrafforte:
Elemento costruttivo a forma di sperone o arco rampante che dall'esterno
dell'edificio ha il compito di contrastare le spinte delle volte e degli
archi.
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Copia:
Riproduzione di un'opera d'arte fatta da una persona altra dall'artista.
La riproduzione di un'opera fatta da chi la ha eseguita si definisce replica.
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Coro:
Parte della chiesa riservata ai cantori, nelle chiese conventuali ai frati.
Posto dietro l'altare maggiore, era generalmente costituito da stalli lignei,
spesso intagliati o intarsiati, e aveva al centro un leggìo per
i corali.
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Cornice:
Negli ordini classici e' la terza parte della trabeazione. Piu' generalmente
il termine indica l'elemento che conclude un quadro, un affresco (in tal
caso e' dipinta), un rilievo o altro.
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Cortile:
Luogo scoperto, delimitato dai locali di un edificio, cui da' aria e luce.
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Costolone:
Elemento architettonico in uso nell'architettura romanica e gotica, ce
suddividendo la superficie di una volta a crociera o di una cupola ne scarica
il peso sui capitelli dei pilastri sottostanti.
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Cripta:
Ambiente o gruppo di ambienti posti sotto il presbiterio della chiesa cristiana,
ove sono collocati i resti del Santo martire cui la chiesa e' dedicata.
A volte la cripta si estende in lunghezza sotto gran parte della chiesa
ed e' divisa in navate.
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Cupola:
Struttura architettonica emisferica o ogivale o troncoconica, spesso impostata
su una base anulare (tamburo), pio' elevarsi sui pilastri sottostanti
o sulla struttura muraria, cui viene raccordata dai pennacchi.
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Cuspide:
Elemento architettonico triangolare, generalmente posto a coronamento di
una facciata, un portale, una tavola dipinta.
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Deambulatorio:
Nelle chiese di eta' romanica e gotica e' il vano semicircolare costituito
dal prolungamento delle navate oltre il transetto, che isola il coro e
da' eventuale accesso alle cappelle laterali.
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Duomo:
Da Domus Dei, Domus Ecclesiae, casa di Dio, casa della Chiesa.
E' la chiesa principale di una citta'. Non e' cattedrale se non e' sede
vescovile.
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Edicola:
Struttura architettonica di piccole dimensioni, a forma di tabernacolo,
nicchia o tempietto che generalmente accoglie una statua o un dipinto.
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Facciata:
La parte frontale piu' importante di un edificio, in cui si apre l'ingresso
principale. Per le chiese, si definisce "a capanna" la facciata costituita
da due spioventi, che segue la forma della navata maggiore; e' "a salienti"
quella che segue invece le diverse altezze delle navate.
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Fondo
oro:
Sfondo di una tavola o di un polittico costituito da foglia d'oro che veniva
fatto aderire al gesso che copriva la superficie lignea della tavola per
mezzo di una vernice rossastra, il bolo. Il trasparire di questo sotto
l'oro conferiva un particolare splendore.
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Fontana:
Costruzione che riceve e distribuisce acqua, di varie forme, dimensioni,
materiali, contribuisce alla decorazione, qualificazione e valorizzazione
di giardini e luoghi urbani.
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Fonte
Battesimale:
Vasca in genere di pietra o marmo, di varie forme, che contiene l'acqua
per la celebrazione del Battesimo. Fino al XII secolo, essendo il Battesimo
per immersione, la vasca era di grandi dimensioni ed era collocata nel
Battistero, un edificio esterno alla chiesa. Poi, quando il Battesimo venne
compiuto per abluzione, la vasca ebbe dimensioni ridotte e fu collocato
in chiesa.
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Formella:
Riquadro di dimensioni ridotte, di varie forme e vario materiale, con figurazioni
dipinte o incise o intagliate, che orna portali, pareti, soffitti, architravi
o altro.
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Guglia:
Decorazione a stucco o ad affresco, caratterizzata dall'intreccio di forme
antropomorfe, vegetali, animali, desunta dalla Domus Aurea Neroniana,
che aveva stanze che parevano grotte (da cui il nome).
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Icona:
Immagine sacra in genere dipinta su tavola (piu' raramente su tela), tipica
dell'arte bizantina.
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Imbotte:
Superficie interna di una finestra, un arco, una volta. Sinonimo di intradosso
o sottarco.
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Imprimitura:
Operazioni di preparazione del supporto di una pittura, e quindi del muro,
di tavole o di tele.
La tavola veniva preparata
con piu' mani di colla, su cui si passavano poi due mani di gesso.
Sulla tela veniva
steso uno strato di biacca e olio di lino cotto.
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Incisione:
Disegno a incavo o a rilievo su una lastra metallica, una tavola lignea
o altro materiale, che puo' essere trasferita per mezzo della stampa su
un supporto cartaceo.
Diversi i tipi e i
modi di incisione:
Silografia o Xilografia:
si usa come matrice una tavoletta di legno duro (pero, ciliegio, bosso),
che viene intagliata con un coltellino. Viene poi inchiostrata, le parti
incise costituiscono i bianchi, quelle a rilievo lo scuro Si definisce
a legno di filo se il legno e' tagliato nel senso della fibra, e legno
di testa se e' tagliato trasversalmente alla fibra.
Bulino: Incisione
indiretta su lastra metallica. Il bulino consente grande sottigliezza di
tratto e rende qualsiasi variazione chiaroscurale. L'inchiostro penetra
nei solchi e viene tolto dalle superfici non incise.
Puntasecca:
La lastra di rame viene incisa con la puntasecca, specie di ago in acciaio
che crea solchi piuttosto sottili e solleva ai lati delle scorie che, lasciate,
trattengono l'inchiostro e creano un effetto sfumato.
Mezzotinto:
La superficie in rame viene trattata con il pettine (strumento a mezzaluna
dentata) che la rende rugosa, consentendo, con la stampa, passaggio chiaroscurali,
mezzi toni.
Acquaforte:
La superficie metallica viene coperta con una vernice trasparente perfettamente
aderente. Su questa superficie si disegna con una punta, scoprendo il metallo.
La lastra viene quindi immessa in un bagno, in genere composto di acqua
e acido nitrico, che incide il metallo creando solchi di eguale profondita'
ma leggermente irregolari.
L'acido puo' anche
venire applicato con il pennello (morsura diretta).
Acquatinta:
Fine di questa tecnica e' quello di ottenere una superficie granulata,
che inchiostrata abbia effetti particolari.
Per fare cio' si usano
vari sistemi tra cui la copertura della lastra con una mano di pece greca
o bitume, che fondono quando si scalda la lastra. L'acido in cui la lastra
viene immersa in questo modo penetra solo negli interstizi.
Oppure si usano resina
e alcol o il sale.
Incisione puntinata:
La lastra e' coperta di una fitta serie di punti di diverse forme e dimensioni,
ottenuti con bulini, punzoni e altri strumenti.
A vernice molle:
La lastra e' coperta da un sottile strato di vernice fluida (cera, resina).
Su tale vernice si pone un foglio di carta rugosa, su cui si disegna. Ove
si preme la matita la vernice si stacca scoprendo il metallo. Segue il
procedimento con l'acido.
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Intaglio:
Lavoro a scavo su legno, marmo, avorio o altro.
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Intarsio:
Lavorazione che connette pezzi di legno di dimensioni molto ridotte creando
disegni di vario genere. Gli intarsi possono essere eseguiti anche con
il marmo, l'osso, ecc.
Queste le tecniche:
A secco: I
tasselli sono disposti su una superficie lignea chiusa in un telaio, senza
uso di collanti, uniti solo dalla perfetta coincidenza dei contorni e spessori.
A toppo: Vari
listelli di legno di differente colore vengono uniti insieme e ritagliati
in sezioni molto sottili, formano rosoni o stelle stilizzate che vengono
poste a decorare mobili.
Le tarsie prospettiche
o pittoriche venivano invece eseguite sulla base di un cartone. I tasselli
che riproducevano il disegno venivano incollati con un matrice molto forte.
ari i modi per collegare
i legni.
Intarsio a incastro
di Boulle: Da Andre' Charles Boulle (XVII secolo): legni di qualita'
e colore differente vengono uniti e ritagliati, ottenendo quattro sagome
alternate che ornano uno stesso mobile.
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Intercolunnio:
Spazio compreso tra due colonne.
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Lanterna:
Costruzione a pianta circolare o poligonale con aperture laterali, che
costituisce il coronamento di una cupola, di una torre o di una copertura
da illuminare dall'alto.
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Lesena:
Semipilastro o semicolonna addossata a una parete, provvista di base e
capitello, a volte ornata, con funzione essenzialmente decorativa.
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Lobato:
Si dice di opera il cui profilo e' costituito da archetti ornamentali (lobi)
che formano un disegno composito.
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Loggia:
Struttura architettonica aperta in arcate poggianti su colonne o pilastri,
a se' stante o facente di un edifico.
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Lunetta:
Porzione di parete costituita dalla intersezione di una volta con un piano
della parete stessa, spesso decorata con pitture e rilievi. Si definisce
lunetta anche lo spazio tra l'architrave di una porta e l'arco sovrastante,
e anche la tavola semicircolare posta a coronamento di una pala d'altare.
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Maesta':
Immagine della Vergine in trono con Bambino, circondati da Angeli e Santi.
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Mensola:
Elemento architettonico pensile, di forme varie, sporgente dalla parete,
con funzione di sostegno di trave o cornice, di archetti, di tetto ecc.
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Modulo:
Unita' di misura convenzionale che stabilisce il rapporto tra le varie
parti di cui si compone l'edificio.
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Monumento:
Opera architettonica o scultorea eretta per celebrare un evento storico
o un personaggio. Piu' generalmente opera rilevante per la storia dell'arte
o della civilta'.
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Mosaico:
Lavoro di commettitura su superfici parietali o pavimentali di piccoli
frammenti di vario materiale: pietra, marmo, pasta vitrea.
I romani distinguevano
tre tipi di mosaico pavimentale: opus sectile, formato di lastre
di marmo di forma irregolare (crustae); opus tassellatum, formato
di tessere a dado, di dimensioni diverse secondo l'opera, ma costanti nella
stessa opera, di colore bianco o nero. Opus vermiculatum, di origine
orientale, costituito di tessere a volte minutissime, di vivace policromia,
che avevano le forme piu' varie per addattarsi al disegno. Dall'opus
vermiculatum deriva probabilmente il mosaico parietale a pasta vitrea.
Tre erano le fasi
del lavoro: il pictor imaginarius tracciava il disegno, il parietarius
lo riportava sulla parete e il musivarius che disponeva le tessere
su uno strato cementizio sulla parete opportunamente preparata.
Le tessere venivano
disposte direttamente oppure si usava il sistema della rivoltatura: il
mosaico era composto su un piano di legno, che poi si rivoltava nel luogo
della collocazione definitiva.
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Museo:
Dal termine greco che indica il tempio dedicato alle Muse, in cui si svolgevano
attivita' artistiche e scientifiche. Raccolta di opere d'arte o di valore
storico o scientifico.
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Navata:
Nelle basiliche spazio longitudinale compreso tra due file di colonne o
pilastri, oppure tra una fila di colonne o pilastri e un muro perimetrale.
La navata maggiore,
in genere di maggiori dimensioni si dice anche nave, le laterali navatelle.
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Nervatura:
Elemento architettonico resistente a flessioni o spinte laterali che costituisce
l'intelaiatura strutturale di un edificio. Puo' essere celata dalla massa
della struttura oppure a vista.
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Nicchia:
Cavita' piu' o meno profonda aperta nel vivo di un muro, puo' avere pianta
semicircolare, rettangolare o poligonale, generalmente con terminazione
a catino. Contiene in genere una statua.
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Nimbo:
Nell'arte classica il cerchio dietro o intorno al capo di una divinita'
o un imperatore deificato. Nell'arte cristiana il cerchio che distingue
le figure di Dio, Cristo, Maria, Angeli e Santi. Per personaggi ancora
viventi rappresentati, si usa il limbo quadrato.
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Oculo:
Apertura o finestra o raffigurazione pittorica, di forma circolare od ovale,
puo' avere anche funzione esclusivamente decorativa.
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Ogiva:
Arco a sesto acuto, caratteristico dell'architettura gotica.
Il termine indicava
originariamente i costoloni della volta gotica.
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Oratorio:
Luogo sacro, destinato al culto di un ristretto gruppo di fedeli, una comunita',
una famiglia.
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Ordine:
Complesso di norme costitutive e di regole relative alla forma e alle proporzioni
di un edificio.
Nell'architettura
greca vi sono tre ordini: dorico, ionico e corinzio; due sono gli ordini
romani: composito e tuscanico.
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Pala:
Tavola dipinta o scolpita, in legno, marmo o terracotta, posta sull'altare.
Talvolta e' costituita di piu' pannelli. Sinonimo di ancona.
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Paliotto:
Paramento che copre la parte anteriore dell'altare, e a volte le altre.
Di diversi materiali, stoffa ricamata, legno, marmo, metallo con gemme
e smalti, e' decorato con figure ornamentali e simboliche.
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Pannello:
Riquadro di pitture o sculture, puo' essere parte di un polittico. Il termine
significa anche formella.
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Parapetto:
Muretto, balaustra in legno, metallo o altre materie, costituito ai lati
delle strade, dei ponti, di terrazzi e balconi.
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Parasta:
Elemento di sostegno a forma di pilastro appiattito o colonna sporgente
dalla parete, sprovvisto di base e capitello. A volte il termine e' confuso
con lesena, che ha invece solo funzione decorativa.
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Pastiglia:
Pasta di gesso, polvere di marmo e colla usata per la decorazione a rilievo
di porte, mobili, cornici. La pastiglia, incisa o impressa a stampo. veniva
spesso dorata o colorata.
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Peduccio:
Capitello pensile o mensola incassata nella parete su cui poggi l'imposta
di una volta o di un arco. Tipico di volte a crociera e lunettate. Sinonimo
di mensola.
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Pennacchio:
Elemento architettonico di raccordo tra una struttura a pianta quadrata
o poligonale e la soprastante calotta della cupola, ha forma di triangolo
sferico.
Il termine si usa
anche per i triangoli curvi compresi tra due archivolti attigui.
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Pianta:
Disegno architettonico di un complesso, di un edificio o parte di esso
in sezione orizzontale. Si dice anche iconografia.
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Pianta
a croce:
La pianta a croce di un edificio di culto si definisce:
A croce greca:
quando l'edificio ha quattro bracci delle stesse dimensioni.
A croce latina:
quando in un edificio una, tre o cinque, navate longitudinali vengono tagliate
trasversali (transetto).
A croce immissa:
quando l'edificio assume forma di T poiche' il transetto si trova alla
estremita' della navata longitudinale.
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Pilastro:
Elemento architettonico a base quadrata, poligonale, con funzione di sostengo
ad archi, volte, architravi.
Si dice cruciforme
il pilastro quadrangolare con semicolonne addossate ai lati; a fascio o
polistilo il pilastro costituito da semicolonne e lesene unite in un solo
blocco.
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Pinnacolo:
Sottile guglia piramidale o conica.
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Placchetta:
Lastra di dimensioni ridotte, di materiali vari (oro, argento, avorio,
legno, bronzo), ornata con bassorilievi, incisa o sbalzata, in genere usata
come rivestimento di oggetti quali mobili, armature, cofanetti ecc.
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Planimetria:
Sezione topografica che studia il rilevo e la cartografia del terreno.
Il termine e' usato anche per indicare la proiezione su un piano orizzontale
di uno o piu' edifici, o di un complesso urbano.
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Policromia:
Presenza e utilizzo di piu' colori in un'opera d'arte.
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Polistilo:
Pilastro costituito da semicolonne e lesene unite insieme. Si dice anche
a fascio.
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Polittico:
Rilievo o dipinto costituito da piu' parti unite in genere da cerniere,
che ne consentono la chiusura. Spesso poggia su una predella. Se costituito
da due riquadri si dice dittico, se da tre trittico.
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Portale:
Porta monumentale di ingresso a un edificio civile o religioso di rilevante
valore architettonico.
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Portico:
Parte di un edificio, generalmente sul piano del suolo, con un lato aperto
ad arcate o ad architrave, poggiante su pilastri o colonne, con funzione
decorativa, o di riparo, o di passeggio.
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Predella:
Parte inferiore di una pala o di un polittico, lunga quanto il dipinto
superiore, e' da questo separata da una cornice. E' divisa in sezioni ove
si narrano eventi strettamente correlati al tema della parte centrale.
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Presbiterio:
Negli edifici di culto parte intorno all'altare, riservata al clero, separata
da recinzioni dall'assemblea dei fedeli.
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Pronao:
Il termine, derivante dall'ambiente antistante la cella del tempio classico,
definisce lo spazio a volte costituito di colonne o pilastri che precede
l'ingresso di un edificio sacro, di un palazzo, di una villa.
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Pulpito:
Struttura in marmo, legno o pietra, nelle chiese, ove prendeva posto il
predicatore. Variabile la forma e la collocazione all'interno dell'edificio.
Sinonimo di pergamo.
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Rampa:
Successione ininterrotta di gradini tra due ripiani di una scala.
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Registro:
Una delle suddivisioni in senso orizzontale di una superficie dipinta o
scolpita.
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Reliquiario:
Vaso, cofanetto, scatola contenente reliquie di santi, generalmente di
materiale prezioso e riccamente decorato.
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Rilievo:
Scultura con un piano di fondo da cui emergono le figure. Secondo la sporgenza
si distingue in altorilievo, bassorilievo e mezzorilievo, in cui le figure
emergono dal fondo per meta'.
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Ritratto:
Opera pittorica, scultorea o disegnativa che rappresenta una persona reale
come soggetto autonomo, o facente parte di una composizione piu' ampia
e complessa.
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Rocca:
Opera fortificata eretta in un luogo elevato. In genere meno alta e piu'
massiccia del castello medievale. Usata specialmente nel Rinascimento.
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Rosone:
Ampia finestra circolare caratterizzata da motivi ornamentali (archetti,
colonnine) disposti a raggiera, aperta al centro della facciata della chiesa
romanica e gotica.
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Sagrestia:
Locale annesso alla chiesa, in genere attiguo al coro, ove sono gli arredi
sacri e oggetti liturgici, e dove i sacerdoti si preparano per le funzioni.
Di varia forma.
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Sala
capitolare:
Sala ove si riuniva il collegio dei canonici di una cattedrale o la comunita'
monastica. La sala aveva forma rettangolare o quadrata, era spesso coperta
a volta e aveva una porta e ampie finestre, che si affacciavano in genere
sul fianco orientale del chiostro maggiore.
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Sbalzo:
Tecnica di lavorazione del metallo consistente nel battere sul lato posteriore
di una lastra metallica con martello e bulino, in modo da ottenere figurazioni
e motivi ornamentali sulla parte diritta della lastra.
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Scultura:
Prodotto realizzato con opera di intaglio mediante attrezzi nella materia
dura. Questo termine si usa a volte per indicare anche plastica, l'arte
di modellare la creta e altre sostanze malleabili.
Ha diverse tipologie
di sviluppo nello spazio: tuttotondo, altorilievo, mezzorilievo e bassorilievo.
Per mezzo della fusione
crea oggetti in metallo.
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Sesto:
Curvatura della superficie interna di un arco o di una volta.
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Sinopia:
Disegno preparatorio per affresco, eseguito con la terra rossa di Sinope
(da cui il nome) o con il carbone.
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Smalto:
Pasta vitrea colorata con ossidi metallici con cui si coloravano superfici
metalliche, vetro, ceramica e altro.
I tipi di smalto su
metallo sono:
Champleve':
lo smalto riempie alveoli che vengono incavati direttamente nella superficie
metallica.
Cloisonne':
gli alveoli in cui si cola lo smalto, lievemente sporgenti dal piano della
superficie metallica sono formati da sottili listelli metallici (cloisons)
o fili metallici.
Trasludici
o a rilevo: lo smalto colorato viene applicato su una lastra d'argento
sbalzato.
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Spicchi:
Elementi della volta o della cupola posti tra due nervature sporgenti.
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Spiovente:
Piano inclinato di un tetto o di un elemento architettonico.
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Stiacciato:
Bassorilievo che emerge appena dal piano di fondo.
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Stiloforo:
Che sorregge la colonna di un protiro, di un pulpito in una chiesa. In
genere il termine si riferisce al leone.
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Stipite:
Uno dei sostegni laterali di una porta o di una finestra, che sostiene
un architrave.
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Stucco:
Composto di materie diverse quali calce, polvere di marmo, gesso, sabbia,
caseina mescolati in proporzioni variabili secondo la necessita', lo stucco
e' stato usato per otturare, per riempire vuoti, per rifinire opere architettoniche
o per eseguire ornamenti e decorazioni su muri, cornici, soffitti, per
eseguire alcune parti nei quadri (aureole e altro).
Nel primo caso il
composto e' molto piu' grossolano che nel secondo, che deve invece essere
molto sottile e malleabile.
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Tabernacolo:
Struttura a forma di tempietto posta sull'altare in cui si conservano le
Sacre Reliquie, oppure nicchia o edicola contenente una immagine sacra
lungo la strada.
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Tamburo:
Organismo a forma cilindrica o poligonale che raccorda gli appoggi dell'edificio
sottostante con la cupola.
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Tarsia:
Lavoro che connette pezzi di legno, pietra, marmo, osso di piccole dimensioni
creando disegni di vario genere.
Tarsia lignea e intarsio
hanno nel Medioevo lo stesso significato.
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Tavola:
Supporto ligneo mobile su cui viene eseguita una pittura dopo una serie
di operazioni preparatorie. (vedi imprimitura)
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Tecnica
a olio:
Tecnica pittorica che usa colori mescolati a oli essiccanti (di lino, di
noce, di papavero) e essenziali (essenza di trementina, spigo, rosmarino,
lavanda). Come supporti usa la tavola e soprattutto la tela, che vengono
preparati con strati di colla essiccativa.
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Tela:
Tessuto in genere di lino o di canapa usato come supporto alla pittura,
dopo le operazioni di preparazione. (vedi imprimitura)
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Tempera:
Tipo di pittura che usa l'acqua per sciogliere i colori, i cui pigmenti
sono agglutinati con un collante quale chiara d'uovo, latte, latice di
fico, colle, gomme, cere o altro, ed e' applicata a vari supporti: tela,
legno, carta, muro ecc.
L'acquerello, il guazzo,
l'encausto sono tipi di tempera.
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Tiburio:
Copertura esterna di una cupola; ha forma cubica o poligonale, tetto a
spioventi, ed e' talvolta terminante con una lanterna. Puo' essere liscio
o aperto in finestre e leggete.
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Timpano:
Superficie triangolare racchiusa nella cornice del frontone; e' spesso
ornato con affreschi o sculture.
Il termine, usato
a volte come sinonimo di frontone, indica anche la cornice superiore di
portali o finestre.
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Tondo:
Opera pittorica o scultorea a rilievo di forma rotonda.
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Trabeazione:
Insieme degli elementi orizzontali sostenuti da colonne, pilastri, piedritti.
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Traforo:
Tecnica che con l'uso del trapano e di strumenti da taglio crea figurazioni
e motivi decorativi e ornamentali su lastre di metallo, di marmo e di legno.
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Transetto:
Navata trasversale che si interseca con il corpo longitudinale della chiesa,
di cui ha la stessa altezza, dando all'edificio la forma di croce.
Il transetto puo'
essere a piu' navate.
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Trifora:
Finestra divisa verticalmente in tre luci da colonnine o da pilastrini
su cui posano i piccoli archi. A volte e' incorniciata da un arco ulteriore.
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Tuttotondo:
Scultura staccata da ogni piano di fondo, visibile da ogni lato.
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Vela:
Uno dei quattro spicchi a superficie sferica della volta a crociera.
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Velatura:
Stesura di un sottile strato di colore su un dipinto o su una parte di
esso, che ne rende piu' brillanti e trasparenti le tonalita'.
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Vetrata:
Lavoro costituito di tasselli di vetro colorato uniti da liste di piombo,
eseguito sulla base di un cartone preparatorio. Chiude e orna aperture
quali finestre, rosoni e logge.
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Volta:
Copertura a superficie ricurva di un ambiente o di una campata.
Nella volta si distinguono:
Intradosso:
superficie interna.
Estradosso:
superficie esterna.
Piano di imposta:
piano che corrisponde alla prima sezione piana.
Chiave o cervello:
il punto piu' alto della volta.
Secondo la forma,
la volta si divide in volte semplici:
A bacino: costituita
da una cupola molto ribassata poggiante su pennacchi.
A botte: costituita
da una struttura semicircolare poggiante su due muri paralleli.
A catino: a
forma di quarto di sfera.
A cupola: definita
dalla rotazione di una curva intorno a un asse verticale.
A vela: a calotta
emisferica, impostata su un vano poligonale.
Volte composte
(derivanti dall'intersezione di volte semplici):
A crociera:
derivante da intersezione di due volte a botte.
A padiglione:
a spicchi, impostata su un ambiente poligonale.
A schifo: volta
a padiglione tagliata da un piano parallelo a quello di imposta.
A ombrello:
impostata su un ambiente poligonale, e' composta di tante porzioni (unghie)
quanti sono i lati che si intersecano.
Lunettata:
poggia su unghie e forma una serie di lunette. Usata per coprire grandi
ambienti.
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Voluta:
Elemento architettonico a spirale o curvilineo con funzione decorativa,
presente nel capitello ionico e composito. Assume anche funzioni di raccordo
tra le varie parti della facciata della chiesa.
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Zoccolo:
Basamento di un edificio, di un pilastro, di una statua. Si chiama plinto
quando sorregge una colonna.
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