Il Battistero e' una dignitosissima continuazione del Duomo. Fu costruito fra il 1316 e il  1325, la facciata fu eseguita su un progetto di Jacopo di Mino del Pellicciaio. Il Battistero dedicato a San Giovanni, riprende la policromia della Cattedrale. Anche questo si arricchisce di tre portali con quello centrale coronato da una particolare cuspide. La pavimentazione del sagrato narra le funzioni di questo luogo: si raffigurano infatti la Nascita di un bambino, il Battesimo, e la Benedizione di sei fanciulli. Le due figurazioni laterali furono affidate a Bartolomeo di Mariano, quella centrale fu commessa al Federighi. La facciata e' una giusta sintesi dell’arte senese del Trecento, un serrato equilibrio che si mantiene con la piazza sottostante, anticipando i temi del Rinascimento italiano. L'interno del Battistero e' opera di Camaino da Crescentino e di Tino da Camaino. Si avvale di una pianta rettangolare con due pilastri che danno vita a tre navate. Gli affreschi che troviamo sulle volte sono del Vecchietta (con tema gli Articoli del Credo, gli Apostoli e nei sottarchi Profeti e Sibille) con alcune aggiunte di Pietro Orioli nella lunetta di destra (Gesu' in casa del Fariseo) e di Michele di Matteo Lambertini nell’abside (Vita di Gesu'). Ma il capolavoro che qui si conserva e' il Fonte Battesimale vera e propria “antologia” della scultura italiana del primo Rinascimento. Contribuirono infatti alla realizzazione dell’opera dal 1417 al 1430 i piu' importanti artisti del tempo.Sei pannelli in bronzo dorato decorano la vasca del Fonte. Fra questi ricordiamo “Zaccaria cacciato dal Tempio” di Jacopo della Quercia, “Il Battesimo di Gesu'” di Lorenzo Ghiberti, “Il banchetto di Erode” di Donatello . Le formelle sono divise da una serie di statue fra cui segnaliamo “La Giustizia” e “La Carita'” di Giovanni di Turino e “La fede” e “La Speranza” di Donatello. Di quest’ultimo artista sono anche due dei sei angioletti bronzei collocati sopra la cornice del ciborio.