Allegoria del Buon Governo
L'allegoria del Buon Governo e' l'affresco in cui si concentrano la maggior parte degli elementi simbolici del ciclo; fu dipionda da Ambrogio Lorenzetti su precisa commissione del governo dei Nove fra il 1338 e il 1340. Il contenuto allegorico dell'opera viene specificato dalle numerose didascalie e' riassunto principalmente nella figura del vegliardo ammantato di bianco e nero (i colori di Siena) che sta ad indicare sia il Comune della citta' sia il Bene Comune. Ai suoi piedi la lupa che allatta i gemelli Senio e Aschio leggendario simbolo della citta'. Il vegliardo e' circondato dalla Pace, Fortezza, Magnaminita', Temperanza, Giustizia. Lo sovrastano le tre virtu' teologali Fede, Speranza, Carita'. In basso a destra, cavalieri armati sorvegliano un gruppo di prigionieri o meglio di malfattori. Alla Giustizia Ambrogio porge particolare interesse dedicando a lei qusi tutta la zona a sinistra. Essa tiene in equilbrio i piatti della bilancia che e' sorretta dalla Sapienza la quale tiene anche un libro in mano. Sui piatti della bilancia stanno due angeli: l'uno (la Giustizia commutativa) dona ad un personagglio la spada e la lancia mentre versa denari in un cofanetto che un altro personaggio gli porge. Dai piatti scendono due corde raccolte dalla Concordia che ha suelle ginocchia una pialla (simbolo dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti al Bene Comune). Le stesse corde vengono poi riprese, intrecciandosi, dai 24 reggitori (l'antico governo di Siena prima dei Nove). La farraginosa composizione allegorica si riscatta mirabilmente per la sapienza compositiva e particolarmente per la bellezza delle immagini che Ambrogio dipinse. Si osservino almeno le solenni e sublimi figure della Pace (da cui il nome della sala) o della Concordia e della Giustizia, vere rappresentazioni ideali muliebri dell'artista e sorelle di altre celebri Madonne senesi che il lorenzetti dipinse. Si osservi il lento corteo dei reggitori che, in mutuo colloquio, si snoda solenne verso il vegliardo, o il caratteristico gruppo dei cavalieri e dei prigionieri che rende una nota di piu' sentita umanita' alla grandiosa composizione. Il significato etico poilitico che ben altro sentimento di Siomone Martini espresse nella Sala del Mappamondo, torna con questa Allegoria di Ambrogio in modo piu' puntualizzato e certo assai meno astratto, con l'intento di rendere evidente come un buon governo non possa reggersi che sulle Virtu' (e principalmente sulla Giustizia e sulla Concordia) dalle quali sorge spontanea e libera la Sicurezza che vola in alto sulla rossa porta della citta' di Siena nell'affresco contiguo a destra.