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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Moratti al via

 

Web Scuola - 20 febbraio 2003

20/02/03 - Dopo molte incertezze e discussioni solo un ultimo passaggio al Senato separa la riforma della scuola dai blocchi di partenza

Il 18 febbraio 2003 La Camera dei Deputati ha approvato la riforma Moratti con 238 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astenuti. Le uniche modifiche al testo riguardano alcune disposizioni previste dall’articolo 7 e relative alla copertura finanziaria. Sono state così recepite le condizioni poste nei giorni precedenti dalla commissione Bilancio della Camera che aveva subordinato ad esse il proprio parere favorevole. Il Ddl tornerà dunque al Senato in terza lettura per ratificare questi cambiamenti,  poi il Governo avrà 24 mesi per ridisegnare la scuola italiana. Nel corso dei lavori in aula sono state bocciate tutte le eccezioni di incostituzionalità sollevate dall’opposizione e di incompatibilità tra riforma Moratti e il Ddl sulla Devolution.
Ecco le modifiche  relative alla copertura finanziaria. Il testo recepisce due emendamenti presentati dalla Commissione bilancio:

A) I decreti legislativi di attuazione della riforma che comportino nuove spese o variazioni dei costi  devono essere emanati solo dopo lo stanziamento delle cifre necessarie e andranno sottoposti al parere delle Commissioni Bilancio delle due Camere. Il Governo, quindi, prima  di licenziare un decreto attuativo dovrà far approvare una legge di spesa per finanziare i singoli tasselli della  riforma.
Questo potrebbe, almeno in teoria, costituire un ostacolo alla riforma e vincolarla ancora più strettamente alle richieste del ministro Tremonti, preoccupato dall’emergere di costi aggiuntivi. Tuttavia, come ricorda il mensile Tuttoscuola, anche il ministro Visco aveva compiuto un’operazione analoga con Berlinguer. All’articolo 6, comma 2 della legge N°30/2000 si leggeva infatti:

“L'operatività di tale piano, ove questo rilevi oneri aggiuntivi, è subordinata all'approvazione dello specifico provvedimento legislativo recante l'indicazione dei mezzi finanziari occorrenti per la relativa copertura.”

Ecco invece  cosa prevede la delega al Governo all’art. 7, comma 7-bis:

"I decreti legislativi di cui al precedente comma la cui attuazione determini nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica sono emanati solo successivamente all'entrata in vigore di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie”.

B) Il triennio di copertura dei costi per la sperimentazione è 2003-2005 e non 2002-2004, come indicato nel testo licenziato al Senato prima dell’approvazione della Finanziaria che contiene indicazioni di segno diverso.

Art. 7 comma 4. Per gli anni scolastici 2003-2004, 2004-2005 e 2005-2006 possono iscriversi, secondo criteri di gradualità e in forma di sperimentazione, compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie dei comuni, secondo gli obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti posti alla finanza comunale dal patto di stabilità, al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio 2004, ovvero entro date ulteriormente anticipate, fino alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e). Per l'anno scolastico 2003-2004 possono iscriversi al primo anno della scuola primaria, nei limiti delle risorse finanziarie di cui al comma 5, i bambini e le bambine che compiono i sei anni di età entro il 28 febbraio 2004.

Numerosi emendamenti della maggioranza sono stati trasformati in Ordini del Giorno e inclusi nel Disegno di legge. Altre indicazioni sulle prossime mosse di maggioranza e opposizione su  questioni  delicate legate all’attuazione della riforma del governo sono invece emerse dal dibattito.

Dal dibattito: la questione del reclutamento docenti

 Disegno di Legge AC 3387, testo approvato dalla Camera il 18 febbraio 2003

 Discussione del disegno di legge 3387, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

 Discussione del disegno di legge 3387, Relatore per la maggioranza

 Discussione del disegno di legge 3387, Relatore per la minoranza

 Riforma Moratti: i punti salienti

 Riforma Moratti: gli Ordini del Giorno

 

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