Moratti
al via
Web Scuola - 20 febbraio 2003
20/02/03
- Dopo molte incertezze e discussioni solo un
ultimo passaggio al Senato separa la riforma della
scuola dai blocchi di partenza
Il 18 febbraio 2003 La Camera dei Deputati
ha approvato la riforma Moratti con 238 voti favorevoli,
6 contrari e 4 astenuti. Le uniche modifiche al
testo riguardano alcune disposizioni previste
dall’articolo 7 e relative alla copertura
finanziaria. Sono state così recepite le
condizioni poste nei giorni precedenti dalla
commissione Bilancio della Camera che aveva
subordinato ad esse il proprio parere favorevole.
Il Ddl tornerà dunque al Senato in terza lettura
per ratificare questi cambiamenti, poi il
Governo avrà 24 mesi per ridisegnare la scuola
italiana. Nel corso dei lavori in aula sono state
bocciate tutte le eccezioni di incostituzionalità
sollevate dall’opposizione e di incompatibilità
tra riforma Moratti e il Ddl sulla Devolution.
Ecco le modifiche relative alla copertura
finanziaria. Il testo recepisce due emendamenti
presentati dalla Commissione bilancio:
A) I decreti legislativi di attuazione della
riforma che comportino nuove spese o variazioni
dei costi devono essere emanati solo dopo lo
stanziamento delle cifre necessarie e andranno
sottoposti al parere delle Commissioni Bilancio
delle due Camere. Il Governo,
quindi, prima di licenziare un
decreto attuativo dovrà far approvare una legge
di spesa per finanziare i singoli tasselli della
riforma.
Questo potrebbe, almeno in teoria, costituire un
ostacolo alla riforma e vincolarla ancora più
strettamente alle richieste del ministro Tremonti,
preoccupato dall’emergere di costi aggiuntivi.
Tuttavia, come ricorda il mensile Tuttoscuola,
anche il ministro Visco aveva compiuto
un’operazione analoga con Berlinguer.
All’articolo 6, comma 2 della legge N°30/2000
si leggeva infatti:
“L'operatività di tale piano, ove questo rilevi oneri
aggiuntivi, è subordinata all'approvazione dello
specifico provvedimento legislativo recante
l'indicazione dei mezzi finanziari occorrenti per
la relativa copertura.”
Ecco invece cosa prevede la delega al Governo all’art. 7,
comma 7-bis:
"I decreti legislativi di cui al precedente
comma la cui attuazione determini nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica sono emanati solo
successivamente all'entrata in vigore di
provvedimenti legislativi che stanzino le
occorrenti risorse finanziarie”.
B) Il triennio di copertura dei costi per la sperimentazione
è 2003-2005 e non 2002-2004, come indicato nel
testo licenziato al Senato prima
dell’approvazione della Finanziaria che contiene
indicazioni di segno diverso.
Art. 7 comma 4. Per gli anni scolastici 2003-2004, 2004-2005 e
2005-2006 possono iscriversi, secondo criteri di
gradualità e in forma di sperimentazione,
compatibilmente con la disponibilità dei posti e
delle risorse finanziarie dei comuni, secondo gli
obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto
dei limiti posti alla finanza comunale dal patto
di stabilità, al primo anno della scuola
dell'infanzia i bambini e le bambine che compiono
i tre anni di età entro il 28 febbraio 2004,
ovvero entro date ulteriormente anticipate, fino
alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2,
comma 1, lettera e). Per l'anno scolastico
2003-2004 possono iscriversi al primo anno della
scuola primaria, nei limiti delle risorse
finanziarie di cui al comma 5, i bambini e le
bambine che compiono i sei anni di età entro il
28 febbraio 2004.
Numerosi emendamenti della maggioranza sono stati trasformati in
Ordini del Giorno e inclusi nel Disegno di legge.
Altre indicazioni sulle prossime mosse di
maggioranza e opposizione su questioni
delicate legate all’attuazione della riforma del
governo sono invece emerse dal dibattito.
Dal
dibattito: la questione del reclutamento docenti
Disegno
di Legge AC 3387, testo approvato dalla Camera
il 18 febbraio 2003
Discussione del disegno di legge 3387, Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Discussione del
disegno di legge 3387, Relatore
per la maggioranza
Discussione del disegno di legge 3387, Relatore
per la minoranza
Riforma
Moratti: i punti salienti
Riforma
Moratti: gli Ordini del Giorno
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