Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per i Servizi nel Territorio

Direzione Generale del Personale della Scuola e dell’Amministrazione

 

 

Procedure per la valutazione dei dirigenti scolastici

 

BOZZA DI DOCUMENTO

 

 

 

 

Com’è noto, l’art. 27 del CCNL del 1.3.2002 individua le procedure per la valutazione dei dirigenti scolastici, anche in vista della assegnazione della retribuzione di risultato.

 

Il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca, il 29 marzo scorso ha presentato il report finale della ricerca sulla valutazione dei dirigenti scolastici. Questa ricerca si fa apprezzare sia per l’ampiezza dell’analisi sia per l’approfondimento dei temi presi in considerazione. Sono particolarmente curati gli aspetti collegati alla autovalutazione da parte dei dirigenti scolastici. Non ci si nasconde, tuttavia, la difficoltà di dare concreta attuazione alle procedure suggerite (si richiedono almeno tre colloqui per ogni dirigente scolastico).

 

Il comma 5 dell’art. 27 del citato CCNL impone all’amministrazione di comunicare i criteri di valutazione ai dirigenti scolastici prima dell’inizio dei relativi periodi di riferimento. Tali criteri non sono stati comunicati all’inizio dell’anno scol. 2002/03. Permane tuttavia la necessità di individuare le procedure per la valutazione ai fini della attribuzione della retribuzione di risultato per l’anno scol. 2002/03. Del resto, considerati i vantaggi che la valutazione comporta tanto per l’amministrazione quanto per i dirigenti scolastici, quali che siano le risorse finanziarie disponibili, è opportuno non rinviare l’avvio delle relative operazioni, che, pur realizzate in forma semplificata, avranno sicuramente una buona ricaduta sul miglioramento complessivo del servizio. 

 

 

Per l’anno scol. 2002-2003 si prevedono le seguenti procedure:

 

Per l’anno scolastico 2002-03 si ritiene che le procedure di valutazione debbano fare riferimento ad una relazione predisposta dal dirigente scolastico. A tal fine è consigliabile l’uso di un modello strutturato. Nelle diverse sezioni dovrebbero essere inserite informazioni che riguardano:

A.     il dirigente scolastico (nome e cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo, telefono, ind. e-mail;  natura, tipologia e durata dell’incarico dirigenziale; denominazione, ordine e grado, indirizzo ecc. dell’istituto diretto);

B.     il contesto scolastico (profilo e specificità dell’istituzione scolastica considerata nel suo contesto territoriale e sociale rispetto alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente a disposizione del dirigente scolastico);

C.     il piano di azione (elementi programmatici per i prossimi anni e obiettivi [di  miglioramento] per l’anno scol. 2002-03). In particolare, il piano di azione dovrà contenere informazioni precise circa gli obiettivi di  miglioramento perseguiti nelle seguenti aree di attività (nelle schede sono contemplati 3 obiettivi; questo numero è però semplicemente indicativo, perché conta la rilevanza specifica degli obiettivi, non il loro numero):

1)      Direzione e coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa;

2)      Relazioni interne ed esterne, collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio;

3)      Ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa;

4)      Valorizzazione delle risorse umane;

5)      Gestione risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione;

6)      Eventuale area di ulteriori obiettivi (assegnati o no dalla Direzione Regionale);

D.     l’autovalutazione del dirigente scolastico. Il dirigente scolastico dovrà formulare per ogni area di attività una autovalutazione relativa al livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), ai benefici delle azioni intraprese, alle difficoltà incontrate, agli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc. Tale autovalutazione dovrà pervenire al competente Ufficio Scolastico Regionale entro il 30 giugno 2003.

 

L’incarico di provvedere alla valutazione di prima istanza è affidato dal Direttore Generale Regionale ai dirigenti dell’amministrazione scolastica con particolari competenze tecniche. In linea di massima le operazioni di valutazione assegnate al singolo valutatore non dovrebbero superare il numero di quaranta. Si farà riferimento a tre standard: standard da migliorare; standard di apprezzamento; standard di eccellenza (la definizione degli standard è contenuta nella scheda di valutazione). Il valutatore, ove lo ritenga opportuno, può visitare l’istituzione scolastica al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione. In tal caso, è tenuto a prendere contatto col dirigente scolastico. Qualora il valutatore accerti elementi che possano comportare una valutazione complessiva non positiva, procederà, insieme con due esperti, designati dal dirigente generale regionale, ai necessari ulteriori accertamenti e approfondimenti delle verifiche già effettuate, così come previsto dal CCNL. Si possono istituire tre livelli di retribuzione di risultato: base, intermedio, massimo. Ai dirigenti scolastici valutati complessivamente con standard da migliorare è comunque assicurata, per il solo anno scol. 2002-2003, la retribuzione base. Nei confronti di questi dirigenti saranno attivate, per l’anno scol. 2003-2004, apposite iniziative di sostegno e assistenza, anche con l’impiego dei dirigenti con funzioni tecniche. È bene sottolineare che il valutatore di prima istanza formulerà una valutazione complessiva e sintetica dei risultati raggiunti dal dirigente scolastico, evitando assolutamente l’attribuzione di punteggi. Ciò in considerazione del fatto che le procedure di valutazione sono attivate in prima applicazione e non sono stati formalmente e preventivamente comunicati ai dirigenti scolastici i criteri di valutazione.

La valutazione finale, com’è noto, spetta al dirigente generale regionale, che, ovviamente, può discostarsi, con motivazioni, dalle proposte del valutatore di prima istanza o anche disporre ulteriori approfondimenti.  Tale valutazione deve essere comunicata agli interessati entro il 30 novembre 2003.

 

È opportuno che il dirigente generale regionale individui un dirigente coordinatore delle attività di valutazione. Al fine di uniformare procedure e comportamenti, i dirigenti coordinatori dovrebbero seguire un percorso di formazione specifico, curato dalla Direzione generale del personale a livello nazionale. I coordinatori dovrebbero a loro volta realizzare iniziative utili per la formazione dei dirigenti valutatori.

 


Per l’anno scol. 2003-2004 si prevedono invece le seguenti procedure:

 

Entro la fine di ottobre 2003 il direttore dell’ufficio scolastico regionale richiederà a tutti i dirigenti scolastici la seguente documentazione utile alla istituzione di un fascicolo del dirigente scolastico:

-          il piano di azione relativo alle attività e alle iniziative di miglioramento per l’anno 2003-2004;

-          il P.O.F.

-          la relazione motivata sulla direzione e il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa che periodicamente il dirigente scolastico presenta al consiglio di circolo o di istituto (relativa sia all’anno scol. 2002-2003 [consuntivo] sia all’anno scol. 2003-2004 [preventivo])

-          il documento contabile annuale (cosiddetto “Programma”) predisposto dal dirigente e proposto alla Giunta Esecutiva con apposita relazione

-          se già disponibile (altrimenti, quando sarà disponibile), la relazione espressa dal collegio dei revisori dei conti riguardo al controllo di regolarità amministrativa e contabile di istituto.

 

Il dirigente valutatore esamina la documentazione trasmessa e, se lo ritiene opportuno, trasmette al dirigente scolastico la richiesta di modificazioni e integrazioni. È auspicabile un primo incontro tra il valutatore e il dirigente scolastico per discutere del piano di azione.

 

Nel corso dell’anno scol. il valutatore incontrerà il dirigente scolastico una o più volte, secondo i casi, al fine di acquisire gli opportuni elementi valutativi. È comunque obbligatoria una visita. Durante le visite il valutatore potrà prendere visione anche delle strutture scolastiche, del contesto di riferimento e di atti specifici. Potrà altresì incontrare docenti, non docenti, genitori ed alunni. È appena il caso di rilevare che sono tassativamente esclusi atteggiamenti di tipo fiscale da parte del valutatore, che potrà invece dare consigli e indicazioni al dirigente scolastico. Il valutatore farà eventualmente presente al direttore generale regionale l’opportunità di attivare iniziative di sostegno e assistenza a favore dei dirigenti scolastici in difficoltà. Il dirigente valutatore darà conto di ogni visita con apposita relazione da trasmettere al dirigente scolastico e al direttore generale regionale.

 

Entro la fine dell’anno scol. il dirigente scolastico completa il piano di azione con l’autovalutazione, in cui indica il livello di raggiungimento degli obiettivi di miglioramento definiti all’inizio dell’anno scolastico.

 

Tutta la documentazione confluirà nel fascicolo del dirigente scolastico istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale di appartenenza. In questo modo il valutatore sarà posto nella condizione di produrre una valutazione oggettiva e fondata su una ampia gamma di elementi. Potranno confluire nel fascicolo anche i dati eventualmente resi disponibili dall’autovalutazione di istituto.

 

Gli elementi valutativi così acquisiti consentiranno altresì al direttore generale regionale di precisare gli obiettivi da assegnare ai dirigenti scolastici in sede di formulazione del contratto individuale e di attivare specifici corsi di formazione e opportune attività di supporto.

 

 

 


IL PIANO DI AZIONE

 

Elementi programmatici

a medio e lungo termine

 

 

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

4)

 

 

 

 

 

5)

 

 

 

 

 

6)

 

 

 

 

 

7)

 

 

 

 

 

8)

 

 

 

 

 

IL PIANO DI AZIONE

Obiettivi (di miglioramento)

per l’anno scolastico 2002-2003

 

AREA 1

Direzione e coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa

L’area riguarda, per esempio, la revisione del piano dell’offerta formativa, gli interventi per la promozione del diritto all’apprendimento e al successo scolastico degli studenti, l’autovalutazione di istituto, la gestione delle relazioni sindacali, l’organizzazione del settore amministrativo, ecc.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 

AREA 2

Relazioni interne ed esterne, collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali

ed economiche del territorio

L’area riguarda, per esempio, le comunicazioni esterne, le relazioni istituzionali, le collaborazioni con enti e risorse del territorio, l’attivazione di accordi di reti di scuole, le convenzioni e i consorzi, le iniziative relative al rapporto scuola-famiglia, ecc.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 

IL PIANO DI AZIONE

Obiettivi (di miglioramento)

per l’anno scolastico 2002-2003

 

AREA 3

Ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa

L’area riguarda, per esempio, lo sviluppo e la diffusione di progetti di ricerca e innovazione formativa, i programmi di ricerca e sperimentazione effettuate in rete, progetti di arricchimento dell’offerta formativa, ecc.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 

AREA 4

Valorizzazione delle risorse umane

L’area riguarda, per esempio, la formazione e sviluppo del personale docente e ATA, programmi di ricerca-azione, ecc.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 


IL PIANO DI AZIONE

Obiettivi (di miglioramento)

per l’anno scolastico 2002-2003

 

AREA 5

Gestione risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione

L’area riguarda, per esempio, le iniziative di ampliamento delle fonti di finanziamento, le modalità di gestione amministrativa e contabile, l’introduzione di processi di controllo di gestione, l’utilizzo innovativo delle tecnologie e delle infrastrutture, ecc.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 

AREA 6 (eventuale)

Area di ulteriori obiettivi assegnati dalla Direzione Generale

L’area riguarda, per esempio, specifici programmi (di miglioramento) legati alle politiche regionali o alle azioni di perequazione territoriali o di istituto.

Obiettivi (di miglioramento) per l’anno scolastico 2002-2003

1)

 

 

 

 

 

2)

 

 

 

 

 

3)

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 1

Direzione e coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 2

Relazioni interne ed esterne, collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali

ed economiche del territorio

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 3

Ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 4

Valorizzazione delle risorse umane

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 5

Gestione risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Formulare per ogni area di attività una autovalutazione del raggiungimento degli obiettivi. Segnalare il livello di raggiungimento degli obiettivi (con le eventuali cause degli scostamenti rispetto a quanto atteso), i benefici delle azioni intraprese, le difficoltà incontrate, gli aspetti di ulteriore miglioramento, ecc.

 

 

 

 

AREA 6 (eventuale)

Area di ulteriori obiettivi assegnati dalla Direzione Generale

Obiettivo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

 

A CURA DEL VALUTATORE DI PRIMA ISTANZA

E

DEL VALUTATORE FINALE

 

A CURA DEL VALUTATORE DI PRIMA ISTANZA

Osservazioni e valutazioni finali

Criteri di valutazione adottati dal valutatore di prima istanza

 

Lo standard da migliorare si ha in presenza di:

-          obiettivi indicati che non appaiono adeguatamente significativi e coerenti rispetto alle aree di attività, ai programmi di azione e agli elementi di contesto (il contesto territoriale e sociale e gli obiettivi del POF) e/o

-          obiettivi con evidenza non raggiunti, anche tenendo conto delle risorse a disposizione e degli elementi di cambiamento intervenuti nel corso dell’anno scolastico.

 

Lo standard di apprezzamento si ha in presenza di:

-          obiettivi indicati che sono significativi e coerenti rispetto alle aree di attività, ai programmi di azione e agli elementi di contesto (il contesto territoriale e sociale e gli obiettivi del POF) e

-          obiettivi raggiunti o il cui non raggiungimento appare adeguatamente motivato dalle risorse a disposizione e dai cambiamenti intervenuti nel corso dell’anno scolastico.

 

Lo standard di eccellenza si ha in presenza di:

-         obiettivi indicati che sono significativi - ma anche ambiziosi e di notevole impatto per la scuola - e coerenti rispetto alle aree di attività, ai programmi di azione e agli elementi di contesto (il contesto territoriale e sociale e gli obiettivi del POF) e

-         obiettivi pienamente raggiunti o anche solo in parte raggiunti ove si siano registrate situazioni impreviste/difficili a cui il dirigente scolastico ha saputo rispondere con adeguata efficacia.

-          

Valutazioni finali e relative motivazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

……………, …………………………                               (Firma) ……………………………….

 

A CURA DEL VALUTATORE FINALE

Conferma del giudizio del valutatore di prima istanza o motivi di valutazione difforme

 

 

 

 

 

 

…………….., …………………………..                             (Firma) ……………………………...