UN COLLAGE PER LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
Testo fornito dall'Autore: Dirigente scolastico Giovanni La Rosa
Presidente sez. provinciale ANDIS di Imperia
La posizione del Ministero della Pubblica Istruzione
(risposta del Dir. Gen. A. Rubinacci all'interrogazione del Sen. Biscardi - 6 /2/2001)
La valutazione dei Dirigenti Scolastici per l'anno 1999/2000 è definita come "…un atto di apprezzamento della qualità dei processi attivati da parte di un nucleo di valutazione regionale".
Il sistema di valutazione adottato viene così descritto:
"* privilegia il ruolo dei capi d'istituto nella prospettiva dell'autonomia, introduce la valutazione della qualità dei processi di direzione promossi;
* supera le logiche autoreferenziali prevedendo l'intervento di soggetti diversi:
* > si basa sull'autoanalisi del capo d'istituto;
> prevede la valutazione di un soggetto terzo (Nuclei di valutazione);
> prevede il "feed back" agli interessati attraverso un colloquio di restituzione della valutazione ai capi d'istituto che lo richiedano.
Sulla coerenza dei criteri di valutazione con l'art. 41 del CCNL, il M.P.I. sostiene:
* la qualità e la complessità delle iniziative realizzate nella prospettiva dell'autonomia delle istituzioni scolastiche;
* la coerenza delle iniziative con il contesto socio-economico della scuola e il piano dell'offerta formativa;
* il livello di completezza delle iniziative (specificità e sistematicità) e le modalità di monitoraggio delle iniziative stesse.
Alcuni punti salienti della procedura:
"…valorizzare la partecipazione attiva del capo di istituto il quale attraverso l'autoanalisi …"
"…la descrizione poteva essere corredata da una documentazione essenziale.".
"…non prevedere una soglia al di sotto della quale considerare negativo il risultato della valutazione.".
Le conseguenze della valutazione.
"L'accordo raggiunto il 4 aprile 2000 con le OO.SS. per la modifica dell'art. 41, comma 7, e dell'art. 33, comma 13, CCNI 31 agosto 1999, ha reso non operativa la previsione del 7° comma, dell'art. 41, …"
"…danno luogo a crediti professionali i cui effetti economici saranno definiti nell'ambito del contratto che disciplinerà la dirigenza scolastica."
" * la determinazione dei contenuti degli effetti economici dei crediti professionali è riposta alla contrattazione collettiva in corso di svolgimento presso l'ARAN;"
La futura valutazione
"Si assicura l'On.le interrogante che gli andamenti e gli esiti della procedura di valutazione attivata per l'anno scolastico 1999-2000, saranno esaminati a livello nazionale sulla base dei dati raccolti (acquisiti per 12 Regioni e in corso di completamento per le altre 6) e dei documenti di sintesi prodotti dagli Uffici scolastici regionali secondo le indicazioni fornite dalla circolare n. 203 del 23 agosto 2000."
"* il futuro sistema di valutazione dovrà corrispondere nei contenuti e nelle modalità ai principi sulla valutazione e sulla responsabilità dirigenziale disciplinati dal D.Lgs. n. 29 del 1993 e dal D.lgs. n. 286 del 1999."
Il contributo di Piero Romei sulla valutazione
(LA VALUTAZIONE NON E' UN CONCORSO DI BELLEZZA di Piero Romei)
(Copyright: Il Sole 24 Ore Scuola - Autonomia e Dirigenza)
"…
* la valutazione oggettiva è impossibile: è un ossimoro, una contraddizione in termini, come ben sanno proprio gli insegnanti che la praticano tutti i giorni con gli studenti;
* la parzialità è inevitabile, ed è connessa col concetto stesso di merito differenziato;
* la strumentalizzazione è necessaria, se la valutazione non vuol essere un mero fenomeno estetico ma servire per l'attuazione di un modello di sviluppo;
* l'omogeneità dei criteri su tutto il livello nazionale non è affatto positiva in sé, data la variegazione delle diverse situazioni all'interno delle singole scuole."
"Resta il problema della innegabile delicatezza, che impone di costruire regole che impediscano l'arbitrio. "
"…, il ministero potrebbe indicare questa linea di politica valutativa esplicita:
…* i dirigenti scolastici prendono in carico quei criteri e quelle modalità, impegnandosi ad effettuare la valutazione del merito dei docenti rispetto ad essi;
* i dirigenti stessi saranno a loro volta valutati da organismi costituiti su base territoriale sul modo in cui avranno promosso e gestito il processo descritto."
". Un dirigente è soprattutto un gestore di persone; se non ha strumenti, non può gestirle; e allora, che cosa ci sta a fare? Perché i capi d'istituto vengono fatti dirigenti, se non hanno niente da gestire? Non è da oggi che personalmente scopro l'importanza del capo d'istituto come ruolo centrale nella scuola, e l'importanza di valorizzarlo. E non scopro oggi nemmeno la diffidenza nei loro confronti da parte degli insegnanti, e soprattutto delle organizzazioni sindacali, che hanno sempre reagito negativamente, e vivacemente, a qualunque ipotesi di esercizio di autorità nella scuola, consegnata all'assemblearismo dei collegi. Ma l'autonomia cambia le cose. L'azione collettiva che essa implica richiede l'esercizio di un ruolo di coordinamento e di gestione complessiva, e comporta il riconoscimento della fisiologia dell'autorità ad esso connessa. Autorità legittimata dal quadro di regole elaborate in modo vincolante dal collegio, come si è indicato; e ancor più dalla valutazione cui sarebbero sottoposti. Finalmente, anche loro; ed anche loro in base ad un modello esplicito, che porrebbe la gestione valutativa del personale come funzione prioritaria del dirigente. Non come il meccanismo predisposto anche per loro, proposto come ennesimo esercizio di "monitoraggio" e "autovalutazione" il cui senso è tutto da decifrare e non serve quindi come strumento di sviluppo e consolidamento del ruolo."
La posizione dell'A.N.DI.S. Nazionale
(Comunicato del Presidente A.N.DI.S.)
"…una valutazione attenta, seria, finalizzata al miglioramento dell'offerta formativa, debba riguardare inevitabilmente tutto il personale della scuola…"
"Devono però restare ferme alcune conquiste di qualità quali la valutazione da parte dei nuceli a professionalità diversificata e il coinvolgimento del valutato attraverso un processo di autoanalisi."
"…dovrà definire i contenuti veri della dirigenza scolastica…"
(DIRETTIVO NAZIONALE - Formia 3-4 febbraio 2001
Ordine del giorno: VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI)
"…, il Direttivo nazionale chiede alle OO.SS. e al Governo, in particolare, che gli esiti di detta valutazione vengano dichiarati formalmente nulli a tutti gli effetti giuridici, economici e di carriera."
"…propone che il nuovo sistema della valutazione stessa si fondi sui seguenti presupposti e si articoli nelle seguenti fasi:
L’esito positivo conseguito nella "valutazione di efficienza" di cui al punto a) si ritiene debba garantire l’accesso alla retribuzione di risultato, secondo parametri definiti in sede contrattuale, …
La "valutazione di eccellenza", di cui al punto b), si ritiene debba attivare un ulteriore riconoscimento economico, anch’esso definibile contrattualmente."
" c) il procedimento della valutazione, come previsto dal comma 2 del già citato art. 5 del D.Lgs. 286\99, non potrà prescindere dalla diretta conoscenza delle attività del valutato da parte del valutatore;
d) … mirare a una chiara definizione dei processi, degli obiettivi e dei risultati;
e) dovranno, altresì, esser rivisti la composizione e il funzionamento dei nuclei di valutazione, previo accertamento delle competenze professionali possedute…"
"Chiede, infine, che - nell’attuale fase transitoria - il periodo di riferimento per la valutazione debba essere eccezionalmente di carattere biennale (2000\2001 - 2001-2002), atteso che, a tutt’oggi, i meccanismi valutativi non sono stati ancora avviati e mancano del tutto i presupposti contrattuali per un suo avvio."
(Gli approfondimenti sono contenuti in A.N.DI.S. Studi del giugno 2000 "Verso il primo contratto dei Dirigenti Scolastici" - Il sistema di valutazione del Dirigente Scolastico, a cura di Domenico Montanaro; Modello teorico e ipotesi operativa di valutazione del Dirigente Scolastico, a cura di Nicola Casaburi)
La posizione dell'A.N.P.
(La valutazione dei dirigenti delle scuole
Alcuni punti di attenzione)
"Non sono più applicabili l'art. 20 del CCNL / 99 e l'art. 41 del CCNI relativo… quindi cadono le CCMM 312/99 e 18/00 e tutta la modulistica relativa"
"Non è più applicabile il comma 1 dell'art. 25-bis DLgs 29 (abrogato dal DLgs 286/99 - art. 10 comma 2 ultimo periodo): quindi niente nucleo"
Principi della valutazione
Oggetto della valutazione
Conseguenze della valutazione
"quelle previste dall'art. 21 del DLgs 29…"
"…in assenza di un contratto individuale, che indichi gli obiettivi e le risorse assegnate, non è possibile valutare il mancato conseguimento, se non in termini molto generali"…
Le responsabilità
"la responsabilità per l'azione amministrativa va accompagnata da quella per le responsabilità tipiche del dirigente della scuola (garanzia della qualità dei processi formativi, integrazione con il territorio, tutela della libertà di insegnamento)"
Ipotesi di lavoro
Punti obbligatori |
Punti scelti tra questi |
analisi della situazione di partenza della scuola |
analisi dei rapporti con gli organi collegiali (numero di sedute, proposte formulate dal dirigente con l'indicazione se accolte o meno, proposte adottate su iniziativa degli organi collegiali che abbiano inciso sull'attività del dirigente, ecc.) |
indicazione delle priorità di intervento adottate |
analisi dei rapporti con il direttore dei servizi generali ed amministrativi (elenco delle direttive impartite, riscontro della loro attuazione, ecc.) |
descrizione ragionata della struttura di staff |
analisi delle relazioni sindacali intrattenute (materie discusse, accordi raggiunti, questioni tuttora aperte, eventuale contenzioso pregresso o in atto, ecc.) |
descrizione ragionata delle strutture di controllo interno di gestione da lui istituite |
analisi di uno o più progetti nei quali il dirigente abbia svolto un ruolo propositivo o di coordinamento diretto o di studio e ricerca |
descrizione ragionata delle strutture di monitoraggio attivate relativamente alla qualità dei processi formativi |
analisi dei criteri adottati per la gestione dei ricorsi in opposizione avverso gli atti adottati dalla scuola (elenco dei ricorsi presentati divisi per materie, tempi di trattazione, percentuale di quelli accolti e respinti, criteri per la loro istruzione, ecc.) |
descrizione ragionata delle iniziative assunte per la collaborazione con altri soggetti del territorio |
analisi dei criteri di delega utilizzati nel corso dell'anno (quali materie sono state delegate, per quanto tempo, per quale motivo, con quali verifiche, con quali esiti in ordine agli obiettivi assegnati, ecc.) |
descrizione ragionata delle iniziative assunte per garantire il diritto all'apprendimento |
analisi dei rapporti intrattenuti con l'ente locale di riferimento in ordine alle materie di competenza |
|
analisi dei rapporti di rete attivati (con quali soggetti, su quali materie, con quali strumenti, con quale impegno finanziario, con quali risultati, se con condivisione di risorse umane, attraverso quali canali di interazione, ecc.) |
è vero che le indicazioni arriveranno fatalmente in ritardo rispetto all'inizio dell'anno, ma la valutazione parte da una scheda compilata dall'interessato alla fine dell'anno
è vero che il modello di gestione considerato auspicabile deve essere noto fin dall'inizio e non rivelato a metà percorso, ma:
i pochi punti obbligatori sono quelli previsti dal DLgs 29 come compiti del dirigente (e, in quanto tali, si debbono presumere noti)
La posizione dell'A.N.P. di Torino
(Direttivo Provinciale ANP-Torino dell'1-12-2000)
La posizione della CGIL-Scuola
(documento del 3 marzo 2000)
"…di essere centrata sui processi e non sui risultati, in assenza di un Servizio nazionale di valutazione."
"…le visite in situazione, elemento qualificante dell'intero processo di valutazione, …"
"…il processo valutativo si avvia praticamente ad anno scolastico concluso, è necessario disconnettere dalla valutazione il premio di risultato…"
"…dimensione sperimentale da cui trarre elementi per una sua rivisitazione migliorativa."
(Esecutivo nazionale della Consulta Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL - 20 dicembre 2000)
"…la valutazione … slegata, per il 1999/2000, dall'erogazione del premio di risultato…"
"…vanno rivendicate:
(Consulta Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL - 24 gennaio 2001)
Sulla valutazione del 1999/2000
"* un meccanismo valutativo in più punti ambiguo ed oscuro, con intrecci improbabili tra categorie assunte a fondamento del processo valutativo ( la completezza e la specificità, da una parte, e la qualità, senza quadro di riferimento, dall'altra) e la modalità del monitoraggio,"
"…il valore formativo della valutazione, su cui tanto si è insistito in sede di negoziazione sindacale, si è materializzato nel suo esatto contrario…"
"…senza che gli stessi(i Capi d'Istituto) abbiano ricavato elementi utili per sviluppare consapevolezza degli aspetti da consolidare o da correggere nella propria attività di dirigenti."
Fondatezza dei principi
38 Dirigenti Scolastici
(documento dei Dirigenti Scolastici di Imperia-Savona del corso di formazione a Albenga)
Sezione A.N.DI.S. di Imperia-Savona
(documento del 6 dicembre 2000)
Riflessioni del Direttivo A.N.DI.S. di Imperia-Savona
(documento del 7 febbraio 2001)
Alcune domande
Direttrice Didattica di Chieri I Circolo (TO)
(documento del 20 dicembre 2000)
Dirigenti Scolastici della provincia di Ascoli Piceno
(documento del 6 novembre 2000)
Richieste
A.N.DI.S. - Sezione provinciale L'Aquila
(documento del 6 febbraio 2001)
Aspetti positivi
Aspetti negativi
Proposte
Modalità
Tempi
A.N.DI.S. - Sezione provinciale di Lecce
(documento del 6 dicembre 2000)
A.N.DI.S. - Sezione provinciale di Brindisi
(documento del 24 dicembre 2000)
A.N.DI.S. - Sezione provinciale di Novara
(documento del 10 gennaio 2001)
A.N.DI.S. - Sezione provinciale di Torino
(documento del 24 dicembre 2000)
(Valutazione di sistema e valutazione del Dirigente Scolastico, a cura di L. Ferrero e N. Blardone)
I nodi dell'autonomia
Valutazione di sistema
a) analisi dei dati di contesto
b) analisi dei processi attuati per il raggiungimento degli obiettivi prefissati
c) analisi dei risultati raggiunti
Aree di valutazione del DI.S.
1) Direzione educativa e didattica
3) Organizzazione
4) Rapporto con i genitori
5) Sviluppo professionale
Management scolastico
Specifica valutazione della prestazione del DI.S.
a) definire le reali aree di influenza del DI.S.:
b) definire per ogni area indicatori di processo su cui misurare le azioni del DI.S. e gli standard di qualità attesi
c) valutazione delle performance individuali in relazione con gli esiti della valutazione dell'organizzazione e del P.O.F. nella quale ciascuno risponde per le proprie azioni
d) esempio di tassonomia
Nucleo esterno
Conseguenze economiche
1) obiettivi raggiunti in contesti difficili
2) progetti speciali
3) investimento personale aggiuntivo del DI.S. per progetti particolari
Dirigenti Scolastici di La Spezia
(documento del 25 gennaio 2001)
Direttivo provinciale A.N.DI.S. - Catania
(documento del 6 febbraio 2001)
Per una nuova procedura di valutazione (modello promosso presso l’Amministrazione Comunale di Milano)
10 - Valutazione dei Dirigenti.
Criteri generali del sistema di valutazione dei Dirigenti (modello promosso presso l’Amministrazione Comunale di Milano)
1. risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi stabiliti
2. comportamenti organizzativi e competenze espresse
In questo contesto vengono attribuiti valori diversi ai seguenti fattori principali:
a - In relazione agli Obiettivi definiti
b - In relazione alle competenze e ai comportamenti organizzativi
Chi opera la valutazione
- costituzione di nuclei di valutazione, che, presentino le seguenti caratteristiche:
a) Composizione del nucleo
1 Dirigente Scolastico;
1 Ispettore Tecnico;
1 Funzionario dell’amministrazione di appartenenza avente qualifica dirigenziale.
b) Durata dell’incarico di valutatore
- periodo (disciplinato dal contratto) che va da 3 a 5 anni.
c) Attribuzioni del nucleo
Considerazioni finali
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