LETTERA DELLA RAPPRESENTANTE UIL NEL COORDINAMENTO

DD.SS. CONFEDERALI DEL PIEMONTE

Fonte: Sito web UIL SCUOLA

TORINO, 25 luglio 2001 Notiziario n.4 – 2001

 

Cari colleghi,

 

è quasi tempo di vacanze e di contratto neanche l’ombra. Le voci e le indiscrezioni, invece, non si sprecano e nessuno le conferma, né le smentisce. Da qualche giorno, infatti, qualcuno parla di nuovi stanziamenti per il nostro contratto. La notizia dell’aggiunta di 160 mld ai 240 mld già stanziati per i Dirigenti Scolastici è arrivata lunedì nelle scuole insieme alla protesta del coordinatore regionale ATA di un sindacato (a cui abbiamo risposto insieme alla segreteria regionale UILscuola) che chiedevano analoga attenzione del governo. Il Sole 24ore di oggi riportava la notizia dei nuovi aumenti, scrivendo che queste sarebbero le intenzioni del Ministro. La segreteria nazionale CISL, stasera, pur rallegrandosi per la notizia, chiedeva alla ministra risorse anche per docenti e ATA minacciando una vertenza; la CGIL salutava la notizia come positiva ma sottolineava la necessità di fare chiarezza sulle soluzioni tecniche prospettate e chiedeva di riportare il dibattito alle sedi della contrattazione; la segreteria nazionale UIL, non avendo avuto conferme ufficiali, ha dichiarato di ritenere che si tratti di voci per il momento prive di ogni fondamento e l’ANP misteriosamente tace. La Gilda nel frattempo ha già reagito con molta durezza in un comunicato stampa.

Viene quasi da pensare che si stia cercando di sollevare un polverone per scatenare la bagarre fra i pezzi di categoria così da giustificare l’impossibilità di stanziare risorse nuove per il nostro contratto uscendo elegantemente da un vicolo cieco. In assenza di quelle risorse, chi non ha voluto firmare il sette maggio dovrebbe ora chiarire le ragioni una firma autunnale, a meno che l’assenza di soldi "freschi" non sia motivata dal governo con la necessità di evitare spaccature fra le diverse professionalità dentro il comparto scuola.

Comunque vada, è certo che questa confusione è sgradevole e umiliante per una categoria che sta aspettando il contratto da un anno e che rischia ora di veder ridotti, anziché aumentati, i compensi mensili per la scomparsa delle voci integrative per l'anno scolastico ormai concluso.

Da parte nostra certo speriamo che la notizia di nuove risorse economiche per il nostro contratto sia confermata e che la lunga attesa sia giustamente compensata. Speriamo soprattutto che il nostro profilo continui a rimanere di garanzia e che nelle prossime settimane lo scenario si chiarisca anche per gli aspetti del normativi riguardo agli incarichi e della valutazione. L’assenza di un contratto e di una definizione certa del nostro ruolo ci pone, infatti, in una situazione di grave debolezza e vulnerabilità. Quale reale autonomia può avere un Dirigente che non conosce i termini dell’incarico affidatogli, né chi glielo affiderà? Quale sono le sue reali possibilità gestionali in assenza di chiarezza su chi gli fornisce gli indirizzi e su chi, come e su che cosa lo valuterà,? Quale serenità può sostenerlo quando rischia di percepire meno di prima pur avendo un carico di responsabilità enormemente maggiore. Quale capacità previsionale e possibilità di coordinamento e sviluppo può assicurare alla sua istituzione scolastica in assenza di un quadro di collaborazioni certe e di riforme del sistema?

Se a settembre non avremo risposte a questi interrogativi occorrerà pensare seriamente a quale forma di protesta mettere in atto per risolvere una situazione che ormai non è più tollerabile.

 

Lorenza Patriarca rappresentante UIL nel Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici CGIL,CISL e UIL del Piemonte