Il
giallo della Direttiva fantasma/1: “angolo
preghiera” si' o no?
Fonte:
newsletter settimanale
di Tuttoscuola,
http://www.tuttoscuola.com
n.
82, 23 dicembre 2002
Qualcuno dal
ministero può svelare l'enigma della direttiva
n. 2666
del 3 ottobre
2002, quella sul crocifisso e sull'ambiente da
destinare
nelle scuole
al raccoglimento e alla meditazione?
C'e' chi lo ha
già definito “l'angolo della
preghiera”,
ne hanno
parlato molti
giornali, alcuni
pubblicando
integralmente il testo
ministeriale,
che tuttavia nelle scuole non risulta mai
arrivato. Cosa
e' successo?
Sorpresa: dal
MIUR fanno sapere che la
direttiva
non e' mai stata
emanata e non
e' nemmeno stata firmata dal ministro. Che non sia
stata
distribuita
alle scuole in
effetti può
essere
vero (non
risulta
infatti che
qualcuno l'abbia ricevuta), ma che non sia
stata
firmata
dal ministro
e' invece tutto da dimostrare, e il fatto che ci
sia un
protocollo
già assegnato
rappresenta
una prova
difficile
da
confutare.
Quale archivista andrebbe ad apporre numero di
protocollo e
data su un
atto non ancora firmato e che
il sottoscrittore
potrebbe
anche
disconoscere e non sottoscrivere?
E' quindi
verosimile che il ministro abbia firmato la
direttiva prot.
2666 del 3
ottobre (cedendo, a quanto sembra, a
pressioni
di gruppi
religiosi,
cattolici e non), ma e' molto
probabile
che subito
dopo
qualche
robusta presa di
posizione
di esponenti
della
maggioranza
l'abbia
persuasa a soprassedere.
Conseguentemente
il “competente”
Dipartimento
del ministero,
che
avrebbe dovuto
impartire disposizioni esecutive, non ha
provveduto
e
tutto si e'
fermato, tanto che la direttiva
non risulta
pervenuta
neanche alla
Corte dei conti.
In
conclusione, una testimonianza di una politica
scolastica che
non
segue un
percorso consolidato di riflessione e
approfondimento, ma
l'onda
emotiva
determinata
da
avvenimenti
di risonanza
politico-sociale.
Speriamo che almeno un effetto
positivo
lo porti:
accrescere la
consapevolezza che sono maturi i tempi per
avviare una
discussione
serena
per allargare
l'attuale
insegnamento
della
religione
cattolica a un più generale insegnamento della
storia delle
religioni.
6. Il
giallo della Direttiva fantasma/2: cronistoria di
un pasticcio
Ma
ricostruiamo i punti salienti di questa
vicenda,
che ha assunto
contorni quasi
misteriosi.
La polemica
sul crocifisso
nei luoghi
pubblici
torna
ciclicamente
all'attenzione
del pubblico da molti anni. A settembre e'
stata
una
specifica
proposta di legge della Lega a riaccendere le
polemiche. Il
ministro
Moratti non si e' sottratta e anzi
ha “rilanciato”.
Il 18
settembre, nel
corso di un question time alla
Camera
ha dichiarato:
“le
iniziative da assumere per disciplinare in maniera
chiara e certa
l'esposizione
del crocifisso nelle aule scolastiche
sono attualmente
in via di
definizione
e alle
stesse
verrà
data attuazione
nei
prossimi
mesi”. Roventi furono le discussioni nei giorni
seguenti. Il
26 settembre
il sottosegretario Aprea faceva marcia indietro,
negando
in commissione
istruzione al Senato -
come riportato
dal resoconto
parlamentare -
che il ministero intendesse adottare nuove
normative al
riguardo.
Ma una
settimana dopo veniva protocollata la direttiva
n. 2666,
che
invita i
dirigenti scolastici all'”adozione delle
iniziative idonee ad
assicurare la
presenza del
Crocifisso
nelle
aule scolastiche”.
Un
testo mai
pervenuto
ufficialmente
alle scuole,
ma pubblicato
su
“L'informascuola”
e su “Notizie della
scuola”,
testate
che -
vale
sottolinearlo
- difficilmente darebbero alle stampe
provvedimenti
non
firmati.
Di recente non
e' mancata neanche una dichiarazione
politica
che e'
entrata nel
merito del provvedimento. L'ha rilasciata il
13 dicembre
all'Ansa l'on.
Pedrizzi, responsabile di AN
per le
politiche
della
famiglia, che
ha detto: “e' una direttiva ineccepibile ed
equilibrata,
che da un lato
applica la legge, e dall'altro rispetta
la dimensione
multireligiosa
che avanza”. Un suo collega
di partito,
il senatore
Valditara,
sosteneva
invece
che in
commissione
istruzione
il
sottosegretario
Aprea aveva informato i senatori che “la
direttiva era
stata
ritirata”.
Insomma, un
bel rebus. Nel
frattempo
il Consiglio
regionale
della
Lombardia ha
approvato la
settimana
scorsa
un ordine
del giorno
presentato
dalla Lega Nord che impegna la Giunta regionale
a erogare
contributi
per l'acquisto
dei crocifissi
da esporre
nelle
aule
scolastiche. E
si ricomincia.
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