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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

Il giallo della Direttiva fantasma/1: “angolo preghiera” si' o no?

Fonte: newsletter  settimanale  di  Tuttoscuola, http://www.tuttoscuola.com

n. 82, 23 dicembre 2002

Qualcuno dal ministero può svelare l'enigma della direttiva  n.  2666

del 3 ottobre 2002, quella sul crocifisso e sull'ambiente da destinare

nelle scuole al raccoglimento e alla meditazione?

C'e' chi lo ha già definito  “l'angolo  della  preghiera”,  ne  hanno

parlato molti giornali,  alcuni  pubblicando  integralmente  il  testo

ministeriale, che tuttavia nelle scuole non risulta mai arrivato. Cosa

e' successo?

Sorpresa: dal MIUR fanno sapere che la  direttiva  non  e'  mai  stata

emanata e non e' nemmeno stata firmata dal ministro. Che non sia stata

distribuita alle scuole in  effetti  può  essere  vero  (non  risulta

infatti che qualcuno l'abbia ricevuta), ma che non sia  stata  firmata

dal ministro e' invece tutto da dimostrare, e il fatto che ci  sia  un

protocollo già assegnato rappresenta  una  prova  difficile  da

confutare. Quale archivista andrebbe ad apporre numero di protocollo e

data su un atto non ancora firmato e che  il  sottoscrittore  potrebbe

anche disconoscere e non sottoscrivere?

E' quindi verosimile che il ministro abbia firmato la direttiva  prot.

2666 del 3 ottobre (cedendo, a quanto sembra, a  pressioni  di  gruppi

religiosi, cattolici e non), ma e' molto  probabile  che  subito  dopo

qualche robusta presa di  posizione  di  esponenti  della  maggioranza

l'abbia persuasa a soprassedere.

Conseguentemente  il  “competente”  Dipartimento  del  ministero,  che

avrebbe dovuto impartire disposizioni esecutive, non ha  provveduto  e

tutto si e' fermato, tanto che  la  direttiva  non  risulta  pervenuta

neanche alla Corte dei conti.

In conclusione, una testimonianza di una politica scolastica  che  non

segue un percorso consolidato di  riflessione  e  approfondimento,  ma

l'onda    emotiva    determinata    da   avvenimenti   di  risonanza

politico-sociale. Speriamo che almeno un effetto  positivo  lo  porti:

accrescere la consapevolezza che sono maturi i tempi per  avviare  una

discussione    serena   per  allargare  l'attuale  insegnamento  della

religione cattolica a un più generale insegnamento della storia delle

religioni.

6. Il giallo della Direttiva fantasma/2: cronistoria di un pasticcio

Ma ricostruiamo i punti salienti di questa  vicenda,  che  ha  assunto

contorni quasi misteriosi.

La polemica sul crocifisso  nei  luoghi  pubblici  torna  ciclicamente

all'attenzione del pubblico da molti anni. A settembre  e'  stata  una

specifica proposta di legge della Lega a riaccendere le polemiche.  Il

ministro Moratti non si e' sottratta e anzi  ha  “rilanciato”.  Il  18

settembre, nel corso di un question time alla  Camera  ha  dichiarato:

“le iniziative da assumere per disciplinare in maniera chiara e  certa

l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche  sono  attualmente

in via di  definizione  e  alle  stesse  verrà  data  attuazione  nei

prossimi mesi”. Roventi furono le discussioni nei giorni seguenti.  Il

26 settembre il sottosegretario Aprea faceva marcia indietro,  negando

in commissione istruzione al Senato -  come  riportato  dal  resoconto

parlamentare - che il ministero intendesse adottare nuove normative al

riguardo.

Ma una settimana dopo veniva protocollata la direttiva  n.  2666,  che

invita i dirigenti scolastici all'”adozione delle iniziative idonee ad

assicurare la presenza del  Crocifisso  nelle  aule  scolastiche”.  Un

testo mai  pervenuto  ufficialmente  alle  scuole,  ma  pubblicato  su

“L'informascuola” e su “Notizie della  scuola”,  testate  che  -  vale

sottolinearlo - difficilmente darebbero alle stampe provvedimenti  non

firmati.

Di recente non e' mancata neanche una dichiarazione  politica  che  e'

entrata nel merito del provvedimento. L'ha rilasciata il  13  dicembre

all'Ansa l'on. Pedrizzi, responsabile di AN  per  le  politiche  della

famiglia, che ha detto: “e' una direttiva ineccepibile ed equilibrata,

che da un lato applica la legge, e dall'altro rispetta  la  dimensione

multireligiosa che avanza”. Un suo collega  di  partito,  il  senatore

Valditara,    sosteneva   invece  che  in  commissione  istruzione  il

sottosegretario Aprea aveva informato i senatori che “la direttiva era

stata ritirata”.

Insomma, un bel rebus. Nel  frattempo  il  Consiglio  regionale  della

Lombardia ha approvato  la  settimana  scorsa  un  ordine  del  giorno

presentato dalla Lega Nord che impegna la Giunta regionale  a  erogare

contributi  per  l'acquisto  dei  crocifissi  da  esporre  nelle  aule

scolastiche. E si ricomincia.

 

 

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