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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Contratto/3: dirigenti ingabbiati

Fonte:  newsletter settimanale di Tuttoscuola http://www.tuttoscuola.com  - N. 104 del 19 maggio 2003

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La figura del dirigente scolastico non esce certamente rafforzata  dal contratto della scuola sottoscritto dal quartetto CGIL-CISL-UIL- SNALS. 

Non e' che l'ANP (che ora si chiama «associazione nazionale  dirigenti e alte professionalità della scuola»)  non  se  lo  aspettasse,  come mostrano sue prese di posizione anche recentissime  (www.anp.it).  Era perfino circolata l'ipotesi che il vicario sarebbe  stato  scelto  dal collegio dei docenti in una  rosa  di  cinque  (tre  per  i  convitti) proposti dal dirigente: il perfetto  rovesciamento  della  regola,  in vigore da moltissimo tempo, che consente al dirigente di scegliere tra i docenti  votati  dal  collegio.  Il  vicario  sarebbe  diventato  il rappresentante  del  collegio  anziché  la  persona  di  fiducia  del dirigente, del quale era chiamato a esercitare le funzioni vicarie  in caso di assenza o impedimento.

Alla fine l'accordo al tavolo contrattuale e' stato raggiunto, ma  con una soluzione inattesa: il rischio dell'attenuazione della figura  del vicario, o vicepreside (alcune sue attribuzioni dovrebbero ora  essere definite dal collegio docenti, art. 35), proprio la  più  emblematica tra quelle figure ad “alta professionalità” alle  quali  l'ANP  aveva rivolto le sue proposte di collaborazione e rappresentanza con il  suo convegno del 7 maggio 2003.

Pur non essendo esplicitamente richiamata nel  testo  contrattuale  la figura del vicario (ma  c'e'  un  rinvio  all'art.  37  del  CCNI  del 21/8/99), resta comunque la disposizione del Testo unico (art. 7)  che prevede la conferma di questa funzione, di  un  docente  collaboratore che “sostituisce il direttore didattico o preside in caso di assenza o impedimento”. Il decreto legislativo 165/2001 consente al dirigente di scegliere collaboratori di sua fiducia, ai quali  delegare  “specifici compiti”, nell'ambito delle  “proprie  funzioni  organizzative  e amministrative”, ma per due di loro dovrà  discuterne  prestazioni  e compensi con le RSU, che  non  escono  affatto  indebolite  da  questo contratto, come mostra il lungo elenco delle materie di contrattazione ad esse attribuite (art. 6).

Un altro organo che  non  esce  ridimensionato  dal  contratto  è  il collegio dei docenti, al quale spetta tra l'altro di identificare  con propria delibera le “funzioni strumentali” alla realizzazione del  POF e di individuare i docenti che le  svolgeranno.  Se  l'intenzione  dei sindacati era quella  di  ingabbiare  i  dirigenti  scolastici,  e  di contrapporsi all'ANP  sul  piano  della  rappresentanza  delle  figure professionali intermedie, sembrano voler fare sul serio.

 

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