Finanziaria
in Gazzetta
Tecnica
della scuola – 5 gennaio 2003
di
Adalberto Reggiani
Riempimento
di tutte le cattedre a 18 ore, cessazione delle
cattedre orario esterne, riduzione del numero dei
collaboratori scolastici, possibilità di
esternalizzare i servizi di pulizie delle scuole.
Sono queste alcune delle novità più importanti
contenute nell'art. 35 della Finanziaria di
quest'anno, (legge n. 289 del 27 dicembre 2002)
pubblicata nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 305
del 31 dicembre scorso.
Le cattedre orario esterne vanno in pensione. Dal
prossimo anno scolastico, infatti, le ore a
disposizione cesseranno di esistere e le cattedre
saranno costituite da 18 ore frontali. Per
riempire le cattedre saranno utilizzati gli
spezzoni di cui si compongono le cattedre orario
esterne. Vale dire: le cattedre costituite su più
sedi.
Si prefigurano, dunque, circa 30mila esuberi di
personale che, in tutta probabilità, non potranno
essere assorbiti coprendo le cattedre che
rimarranno libere per i pensionamenti.
Secondo stime non ufficiali, infatti, il turn over
non dovrebbe interessare più di 15mila persone,
compresi gli Ata. E dunque non è chiaro che fine
faranno i docenti che perderanno il posto.
Per gli insegnanti in esubero si profila, dunque,
un futuro assai incerto, che vede come prima tappa
la riconversione forzata e, se non sarà possibile
trovare una nuova collocazione, la mobilità
intercompartimentale oppure un biennio di
sospensione a 700 euro al mese e poi il
licenziamento. Ipotesi, peraltro, espressamente
previste dagli articoli 33 e 34 del decreto
legislativo 165/2001, cui fa riferimento anche il
decreto.legge 212/2002: il testo normativo che ha
istituito la riconversione obbligatoria per i
soprannumerari in esubero.
Ma c'è anche un altro problema. E cioè la
difficoltà di provvedere, nelle scuole, alle
sostituzione dei docenti assenti all'indomani
della cessazione della cancellazione delle ore a
disposizione.
Problema che, allo stato, l'amministrazione
scolastica non ha ancora ritenuto di affrontare.
La
Finanziaria prevede sacrifici anche per i
collaboratori scolastici, che andranno incontro a
una riduzione di organico del 6%, anche perché i
servizi di pulizia potranno essere affidati ad
imprese esterne alle scuole. Tempi duri anche per
i docenti collocati fuori ruolo che, se non
potranno essere riassorbiti, dopo 5 anni saranno
licenziati.
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