Il
Cnpi attacca il Governo
Tecnica
della Scuola - 10 dicembre 2002
di
Adalberto Reggiani
Due
ordini del giorno per richiamare l'attenzione del
Ministro affinché si faccia portavoce presso il
governo della necessità di non tagliare i fondi
alle scuole e di agevolare le immissioni in ruolo
dei precari. A promuoverli ed approvarli è stato
il Consiglio nazionale della pubblica istruzione
nella seduta di lunedì, 9 dicembre.
"Come si può definire un provvedimento che
sottrae risorse già conferite su cui le scuole
avevano impostato la loro progettazione e attività,
se non come una 'rapina di cassa'?".
E' questo il durissimo commento del Consiglio
Nazionale della Pubblica Istruzione sull'operato
del Ministero dell'economia, che ha disposto una
forte riduzione delle risorse da trasferire alle
scuole con il decreto 29/11/2002.
Altrettanto severa la posizione del parlamentino
degli operatori scolastici sulle mancate
immissioni in ruolo dei precari. Secondo il Cnpi,
infatti, : "in un contesto in cui si attivano
le procedure per l'emanazione dei bandi relativi
all'accesso alla dirigenza scolastica e, in sede
parlamentare, si va verso la stabilizzazione degli
insegnanti di religione cattolica, non è
possibile neppure ipotizzare che le uniche
categorie escluse dalla nomine a tempo
indeterminato siano quelle del personale docente
ed Ata".
Queste posizioni sono emerse nel corso della
seduta del 9 dicembre scorso, durante la quale
sono stati approvati all'unanimità 2 ordini del
giorno, con i quali il Cnpi ha invitato il
ministro Moratti, presidente dell'organo
collegiale, a rappresentare al governo il disagio
del mondo della scuola e la netta contrarietà
alla politica attuata dal governo, con gli ultimi
provvedimenti.
Il Cnpi è composto da rappresentanti di tutte le
componenti associative e sindacali del mondo della
scuola.
10/12/2002
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