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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Tremonti rassicura sulla scuola: tempi brevi per l'ok alle risorse

 

Il Sole 24 Ore -  6 marzo 2003


ROMA - Il ministro Tremonti assicura tempi brevi per il contratto degli insegnanti. Rispondendo ieri a un'interrogazione alla Camera, il ministro dell'Economia ha infatti detto a proposito della trattativa per il rinnovo contrattuale: «Siamo convinti che in un tempo tecnico molto breve emergeranno i dati da utilizzare». Un lavoro questo in corso proprio in queste ore (si veda Il Sole 24Ore di ieri). «Le economie di spesa» che potranno essere destinate ai docenti riguardano «a norma della legge 448 del 2001 - ha spiegato il ministro - la riduzione del personale docente che deve manifestarsi nell'anno scolastico 2002-2003. La verifica può essere effettuata solo sulla base dei dati relativi alla consistenza del personale docente in servizio e alla verifica della spesa sostenuta nell'anno 2002. Si tratta - ha precisato - di dati che sono rilevabili non prima dei mesi di gennaio e febbraio del 2003». L'elaborazione, ha concluso, «è in fase avanzata e l'accertamento delle economie di spesa da destinare alle finalità di formazione è in atto». Dunque: la risposta di Tremonti è condizionata dai risultati complessivi ottenuti dal ministero dell'Istruzione nel 2002 in termini di riduzione del personale e di contenimento della spesa. È probabile che proprio in queste ore si arrivi a un confronto diretto tra i due dicasteri, che dovranno "fare i conti" in tutti i sensi. E non è escluso che, se ci saranno forti divergenze tra le due posizioni in campo - come è già accaduto in passato - la questione finisca, ancora una volta, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Con Berlusconi che dovrà fare, ancora una volta, da mediatore tra Tremonti e Moratti. Le dichiarazioni del ministro dell'Economia hanno provocato una certa agitazione tra i sindacati. Antonio Foccillo e Massimo di Menna (Uil) hanno chiesto di «accelerare e chiudere l'intesa, anche perché si è perso inutile tempo». Gian Paolo Patta (Cgil) sottolinea che rimane confermato, per ora, lo sciopero generale del 24 marzo. Intanto il Ddl di riforma della scuola prosegue l'iter al Senato. Si riprende oggi e si considera probabile l'approvazione definitiva martedì prossimo». M.LUD.

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