DIRIGENZA SCOLASTICA
I sindacati si spaccano sui presidi Nel nuovo contratto incremento mensile medio a regime di 1.438.000 lire lorde: sì Cgil, Cisl e Uil, no dell'Anp
Fonte: Sito web Sole 24 Ore –
29 marzo
Sindacati
spaccati sul rinnovo del contratto presidi. Ieri, infatti, al termine
dell'incontro con il ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, sono
riemerse nettamente le divisioni tra Cgil, Cisl e Uil, da una parte, e Anp-Cida
e Snals, dall'altra. Così è tramontata l'ipotesi di un'intesa tra l'Esecutivo e
i rappresentanti dei capi di istituto che avrebbe impegnato Palazzo Chigi a
realizzare la piena equiparazione degli stipendi della categoria con quelli
degli altri dirigenti dello Stato. La trattativa, comunque, ricomincia e nei
prossimi giorni riprenderà il confronto all'Aran.
A questo punto la vertenza vede perlomeno due schieramenti tra i sindacati: i
confederali, che spingono sostanzialmente per chiudere, e Anp-Cida, che non
intende mollare sulla questione delle risorse. Bassanini invierà una nuova
direttiva all'Aran in cui dirà, in particolare, che ci sono altri 40 miliardi
per l'intesa, oltre i 200 miliardi già previsti dall'ultima Finanziaria. Ma
questo non basta a Giorgio Rembado, presidente Anp-Cida, che avverte: "Non
siamo comunque disponibili a chiudere un contratto al ribasso". L'aut
aut di Anp è: o almeno l'ultimo stipendio del contratto in discussione (quello
del prossimo dicembre) è pari a quello di un dirigente statale, o non firmiamo.
Anp può farsi forte di una notevole rappresentanza del settore (circa il 45%
della categoria), un fatto che induce almeno una parte degli altri sindacati a
una certa prudenza di fronte all'ipotesi di firmare un contratto senza Rembado.
Difficile, dunque - ma non è nemmeno da escludere del tutto - che si ripeta
quanto accaduto con il contratto docenti, privo della sigla degli autonomi
Snals e Gilda. Certo, se Anp tiene duro e il Governo non cede i dirigenti
scolastici dovranno aspettare il nuovo Esecutivo per avere il contratto:
"Ma tanto nulla è perduto, le risorse ora in discussione sono ormai
acquisite. Il punto è che devono essere il punto di partenza della trattativa,
non quello di arrivo", dice Rembado. Obietta Enrico Panini (Cgil scuola):
"I dirigenti scolastici hanno diritto a un contratto e dobbiamo lavorare
per evitare che debbano aspettare ancora un anno". Una nota del ministero
della Funzione pubblica, ieri, ha precisato che per i dirigenti scolastici ci
sarà un incremento mensile medio a regime di 1.438.000 lire lorde per tredici
mensilità, mentre l'obiettivo finale del completo riallineamento retributivo
"sarà raggiunto nel prossimo contratto collettivo nel 2002 utilizzando le
risorse che saranno appositamente stanziate dalla Finanziaria 2002". Nella
direttiva - dice la nota ministeriale - "sarà ulteriormente ribadito, come
già previsto nel precedente atto di indirizzo, che l'accordo dovrà prevedere
una disciplina del rapporto di lavoro coerente con i principi della riforma della
dirigenza, tenendo conto della specificità della dirigenza scolastica".
29
marzo 2001