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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

«No alla carriera nella scuola».

Sindacati contro la proposta Aran di legare la crescita ai risultati degli allievi.

Il Sole 24 Ore - 25 aprile 2003


ROMA. Stop alla carriera per i docenti. Contro l’ipotesi di progressione legata ai risultati degli studenti (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri) i sindacati alzano il muro di un rifiuto secco. Uno sbarramento che, in pratica, chiede di cancellare l’intero comma che contiene la proposta dell’Aran (l’Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego). L’articolo 9 della bozza di contratto, sulla quale si stanno confrontando le organizzazioni sindacali e l’Aran, recita testualmente: «Il livello di apprendimento deve anche costituire uno degli indicatori principali per valutare nel merito la qualità dell’insegnamento erogato dalle singole scuole, così come pure la costruzione di un percorso di carriera docente non dovrà prescindere dall’incidenza di questi stessi elementi quantitativi».

Cinque righe che, seppure in forma di ipotesi, sono bastate a far saltare la prima mina sul campo della trattativa per il con tratto 2002-2005, in discussione proprio in questi giorni secondo un fittissimo calendario di appuntamenti.

Enrico Panini, segretario generale della Cgil scuola, annuncia: «Abbiamo chiesto il ritiro dell’ipotesi Aran, per evitare discussioni inutili, e abbiamo proposto che si individui un percorso che porti ad avere, per il prossimo biennio contrattuale, un’ ipotesi discussa e condivisa, e le risorse economiche conseguenti per realizzarla. Il raggiungimento dei migliori livelli di apprendi mento degli allievi dice Panini rappresenta la ragione dell’impegno di tutti gli insegnanti italiani. I frutti di un lavoro collegiale non possono produrre percorsi di carriera individuale».

«Carriera? No, grazie. Questa è la nostra risposta a qualunque proposta formulata unilateralmente spiega Daniela Colturani. segretario generale della Cisl scuola e ancor più se collegata ai livelli di apprendimento degli alunni. L’impegno di consultazione della categoria, assunto con la piattaforma contrattuale, da parte nostra non sarà disatteso. Va detto che per ora non siamo arrivati allo scontro con l’Aran. Speriamo bene». Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals, taglia corto: «Non ci sono le condizioni per parlare di carriera. Non sarà certo con le misere risorse messe a disposizione che qualcuno si può illudere di far passare una qualsiasi progressione di merito».

«La nostra è una scuola di tutela e garanzia e certi criteri sono inconciliabili commenta Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti a meno che non si voglia presupporre la selezione degli eccellenti, da un lato, e quella dei meno capaci, dall’altro. Ma sarebbe il presupposto per la nascita di istituti scolastici di serie A e altri di serie B».

Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, è categorico: «La carriera, così concepita, non entrerà mai nella piattaforma contrattuale in discussione e non troverà posto in nessuno dei prossimi contratti».

Intanto, dopo aver discusso, ieri di relazioni sindacali e docenti, la trattativa continuerà oggi. All’ordine del giorno le questioni del personale Ata (amministrati vi, tecnici e ausiliari) e la parte giuridica comune.

LUIGI ILLIANO

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