ADESSO GLI INSEGNANTI ALZANO IL TIRO
Fonte: Il Sole 24 Ore del 26
luglio 2001
di Marco Ludovico
(Nostro
servizio) – ROMA – Sì dei sindacati della scuola agli aumenti per i capi di
istituto. Ma a una condizione: che siano incrementate anche le retribuzioni dei
docenti.
L’ipotesi
di stanziare altri 160 miliardi – oltre i 240 già previsti – per il rinnovo del
contratto dei capi di istituto (si veda il Sole 24 Ore di ieri) in discussione
presso gli uffici del ministero dell’Istruzione, spiazza il sindacato di
categoria. Che rappresenta i 10mila presidi e direttori didattici, ma anche i
circa 800mila insegnanti pubblici.
Il
primo ad apprezzare il progetto ministeriale, ma anche a sollecitare tempi
rapidi, è il presidente dell’Anp-Cida (l’associazione nazionale presidi e
direttori didattici), Giorgio Rembado: “Per equiparare i capi di istituto
alla dirigenza occorrono altri 250 miliardi e non 160, ma il punto adesso è
fare in fretta. Bisogna fare in modo che dopo la pausa estiva si chiuda
l’intesa, per consentire ai dirigenti scolastici di cominciare il nuovo anno
con il riconoscimento effettivo del loro ruolo”.
Cisl
e Snals sono tra di loro sulla stessa lunghezza d’onda. Fedele Ricciato,
segretario generale del sindacato autonomo, valuta “ positivamente il reperimento
di nuove risorse, con la certezza che analoga attenzione ci sarà per i docenti
al momento di adeguare le retribuzioni a quelle europee”.
“Aumentare
il budget a disposizione dei dirigenti non può che farci piacere, ma ci
aspettiamo che con la stessa determinazione il ministro proceda per garantire
un significativo incremento delle retribuzioni di docenti e del personale
amministrativo”, dice il segretario generale della Cisl, Daniela Colturali.
E minaccia: “Diversamente apriremo una nuova vertenza”.
Polemico
il numero uno della Gilda, Alessandro Ameli: “A questo punto ci aspettiamo
che analoghi aumenti, se le cifre per i capi d’istituto saranno confermate,
saranno dati in proporzione anche per il personale docente”. M. Lud.