SUBITO ROTTE LE TRATTATIVE CON DE MAURO

Scioperi in arrivo

Fonte: Il Sole 24 Ore

Rottura delle trattative e sciopero generale della categoria. Si è concluso così ieri sera l’incontro tra il ministro della Pubblica Istruzione e i sindacati. Tullio De Mauro si è presentato al tavolo offrendo a Cgil, Cisl, Uil e Snals 400 miliardi come stanziamento per aumentare le retribuzioni dei docenti, da aggiungere ai 1.260 già disponibili. Una cifra che i sindacati non si aspettavano: nel precedente incontro, giovedì della scorsa settimana, il ministro aveva ipotizzato 700-800 miliardi. La stessa quantità prospettata dal presidente del Consiglio nel faccia a faccia di fine agosto con i sindacati. Una marcia indietro, quindi per il sindacato. Che a questo punto si è ritrovato compatto nel dichiarare lo sciopero generale, superando le divisioni della vigilia su come distribuire i soldi, se a tutti (Cisl e Snals) oppure privilegiando il merito (Cgil).

Lunedì — dice Enrico Panini, leader della Cgil scuola — le confederazioni si incontreranno per definire i tempi e per individuare una piattaforma comune di rivendicazioni. Obiettivo di Cgil, Cisl, Uil e Snals è un piano piano pluriennale per la scuola per aumentare le retribuzioni dei docenti e, di conseguenza, un impegno del Governo sui fondi da inserire in Finanziaria per i prossimi tre anni. Il ministro, raccontano i sindacalisti, ha parlato solo di 400 miliardi per la Finanziaria 2001, ha confermato un piano pluriennale, ma senza fare cifre, non ha fornito elementi su come premiare la professionalità. Troppo poco. Del resto, già prima dell’incontro i sindacati avevano fatto intendere che senza risposte certe si sarebbe arrivati alla rottura. "Se il ministro non sarà in grado di quantificare le risorse e i tempi in cui far crescere lo stipendio degli insegnanti, faremo sciopero", commenta Daniela Colturani, leader della Cisl scuola. A suo parere sarebbero necessari mille miliardi in più in questa Finanziaria, 2mila nella prossima e 3mila in quella successiva per poter aumentare, facendo i conti a spanne, la retribuzione dei docenti di 300-400mila lire al mese, riportandoli sulla media europea.

La posizione del Governo ha fatto superare anche alla Cgil qualsiasi tentennamento sullo sciopero generale. "Invece che qualcosa in più, come promesso da Amato, gli insegnanti si sono ritrovati qualcosa in meno", ha detto Panini. Restano comunque le divisioni su come distribuire i soldi: per Cisl e Snals prioritariamente a tutti, per Panini "si può anche dare una parte delle risorse a tutti, ma deve essere soprattutto riconosciuto il lavoro degli insegnanti e le loro nuove funzioni legate all’entrata in vigore dell’autonomia", dice. Di questi aspetti i sindacati parleranno lunedì, quando si ritroveranno a discutere modalità e obiettivi dello sciopero che, sottolinea la Colturani "dovranno essere molto chiari".

Nicoletta Picchio
15 settembre 2000
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