Blindato»
il Ddl scuola
Il
Sole 24 Ore - 24 gennaio 2003
M.LUD.
ROMA
- Testo "blindato" per la riforma della
scuola, che tra febbraio e marzo potrebbe
diventare definitivamente legge. Ieri si è svolta
una riunione di maggioranza alla quale hanno
partecipato i capigruppo di Montecitorio, i
parlamentari che seguono l'istruzione per la Casa
delle libertà e il ministro dell'Istruzione,
Letizia Moratti. L'indicazione finale è quella
che deve passare il testo del disegno di legge già
licenziato dal Senato. I deputati di maggioranza
presenteranno comunque alcuni emendamenti. I
centristi, per esempio, intendono proporre norme
correttive sull'anticipo delle iscrizioni e sul
cosiddetto sistema del doppio canale
istruzione-formazione professionale. L'intesa
raggiunta, però, prevede di trasformare gli
emendamenti in ordini del giorno, sui quali il
Governo dovrà impegnarsi a intervenire
tempestivamente e con efficacia. Se le intenzioni
manifestate ieri saranno confermate - e nulla
farebbe pensare a sorprese o imprevisti - la
riforma degli ordinamenti scolastici ha ora una
strada tutta in discesa. E il progetto Moratti,
andato avanti con moltissima fatica a Palazzo
Madama prima di avere il sì dei senatori, sembra
destinato a tagliare il traguardo di Montecitorio
con uno scatto fulmineo, forse perfino imprevisto.
Nella discussione di ieri tra i parlamentari del
Polo c'è stata una valutazione strettamente
"politica" delle possibili scelte. Nei
giorni scorsi la discussione sul disegno di legge
aveva avuto un'impennata, a causa di una proposta
di cambiamento molto forte avanzata dal relatore,
Angela Napoli (An): dare la delega al Governo per
riformare lo stato giuridico dei docenti.
Un'innovazione che ha suscitato un clamore
diffuso: i sindacati hanno protestato
violentemente - proprio mentre è in corso la
trattativa sul contratto degli insegnanti - e
nella maggioranza si sono viste crepe vistose di
fronte all'emendamento Napoli. Paradossalmente, la
proposta di una grande modifica ha prodotto, alla
fine, l'assenza di ogni modifica. Nella Casa delle
libertà è stato valutato che non si poteva
ripresentare un'immagine divisa e contrapposta,
come è ripetutamente accaduto finora. Non sono
mancate neanche le sollecitazioni di Palazzo Chigi
per far presto nella discussione. La riforma della
scuola, peraltro, è una questione di vasta
portata ma è molto meno "impegnativa"
di temi come la giustizia o il mercato del lavoro.
Così si è preferito optare per la soluzione
della "blindatura" del testo
Moratti-Senato. Occorrerà tuttavia fare i conti
con l'opposizione, che ha già preannunciato un
ostruzionismo durissimo.
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