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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

 

Blindato» il Ddl scuola

Il Sole 24 Ore - 24 gennaio 2003

M.LUD.

ROMA - Testo "blindato" per la riforma della scuola, che tra febbraio e marzo potrebbe diventare definitivamente legge. Ieri si è svolta una riunione di maggioranza alla quale hanno partecipato i capigruppo di Montecitorio, i parlamentari che seguono l'istruzione per la Casa delle libertà e il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. L'indicazione finale è quella che deve passare il testo del disegno di legge già licenziato dal Senato. I deputati di maggioranza presenteranno comunque alcuni emendamenti. I centristi, per esempio, intendono proporre norme correttive sull'anticipo delle iscrizioni e sul cosiddetto sistema del doppio canale istruzione-formazione professionale. L'intesa raggiunta, però, prevede di trasformare gli emendamenti in ordini del giorno, sui quali il Governo dovrà impegnarsi a intervenire tempestivamente e con efficacia. Se le intenzioni manifestate ieri saranno confermate - e nulla farebbe pensare a sorprese o imprevisti - la riforma degli ordinamenti scolastici ha ora una strada tutta in discesa. E il progetto Moratti, andato avanti con moltissima fatica a Palazzo Madama prima di avere il sì dei senatori, sembra destinato a tagliare il traguardo di Montecitorio con uno scatto fulmineo, forse perfino imprevisto. Nella discussione di ieri tra i parlamentari del Polo c'è stata una valutazione strettamente "politica" delle possibili scelte. Nei giorni scorsi la discussione sul disegno di legge aveva avuto un'impennata, a causa di una proposta di cambiamento molto forte avanzata dal relatore, Angela Napoli (An): dare la delega al Governo per riformare lo stato giuridico dei docenti. Un'innovazione che ha suscitato un clamore diffuso: i sindacati hanno protestato violentemente - proprio mentre è in corso la trattativa sul contratto degli insegnanti - e nella maggioranza si sono viste crepe vistose di fronte all'emendamento Napoli. Paradossalmente, la proposta di una grande modifica ha prodotto, alla fine, l'assenza di ogni modifica. Nella Casa delle libertà è stato valutato che non si poteva ripresentare un'immagine divisa e contrapposta, come è ripetutamente accaduto finora. Non sono mancate neanche le sollecitazioni di Palazzo Chigi per far presto nella discussione. La riforma della scuola, peraltro, è una questione di vasta portata ma è molto meno "impegnativa" di temi come la giustizia o il mercato del lavoro. Così si è preferito optare per la soluzione della "blindatura" del testo Moratti-Senato. Occorrerà tuttavia fare i conti con l'opposizione, che ha già preannunciato un ostruzionismo durissimo.

 

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