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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Sì a stage e tirocini, ponte con il lavoro

 

Sole 24 ore - 20 febbraio 2003

 
ROMA - Viene definito «un ponte» tra scuola e mondo delle imprese. È la cosiddetta «alternanza scuola-lavoro», una delle maggiori novità della riforma Moratti. Uno strumento che, secondo il ministero, potrà ridurre la distanza tra studenti e sistema produttivo. A Viale Trastevere stanno già lavorando all'attuazione di questa innovazione. Secondo il Ddl, a partire dai 15 anni e fino ai 18, i giovani studenti dei licei (ma anche del canale professionale, naturalmente) potranno scegliere di svolgere il periodo di formazione attraverso l'alternanza. Ci sarà la possibilità di partecipare a stage e tirocini presso gli enti pubblici o le aziende private, comprese quelle del terzo settore. Per respingere le accuse di chi vede nell'alternanza uno strumento di avviamento precoce al lavoro, il testo della riforma specifica che le imprese accoglieranno gli studenti «per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro». Gli stage saranno svolti «sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica e formativa sulla base di convenzioni» con imprese, associazioni di rappresentanza, enti pubblici o privati. Gli accordi saranno realizzati tenendo conto soprattutto delle necessità formative degli studenti e garantendo che le esperienze di stage siano coerenti con i loro percorsi didattici. L'esito positivo del periodo di alternanza scuola-lavoro sarà formalizzato con una certificazione e l'assegnazione di crediti formativi, che faranno parte a tutti gli effetti del curriculum finale. AL. TR.

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