Scuola,
rush finale per la chiusura del contratto
Fonte:
Sole 24 Ore del 15 maggio 2003
ROMA - Contratto della scuola verso la firma.
L'ultimo ostacolo all'intesa dovrebbe essere stato
superato ieri, quando i rappresentanti dell'Aran
(l'Agenzia per le contrattazioni nel pubblico
impiego) si sono presentati al tavolo delle
trattative con l'ennesima stesura delle norme
riguardanti le retribuzioni, il fondo della scuola
e le relazioni sindacali. Un tris di richieste per
il quale i sindacati erano pronti a bloccare la già
traballante contrattazione. In mattinata, infatti,
era arrivato il primo segnale: «Siamo all'ultima
spiaggia - aveva avvertito Daniela Colturani,
segretario generale della Cisl scuola - o
l'incontro odierno segnerà l'avvio della no stop,
oppure sarà rottura». Parole giunte a poche ore
dalla decisione della Gilda degli insegnanti di
abbandonare la trattativa. La vertenza, quindi,
procede tra soste e ripartenze. Non è bastato
l'accordo sull'aumento di 145 euro lordi mensili,
che informalmente c'è ormai da molto tempo.
La discussione si è subito spostata dal piano
economico a quello politico-sindacale. I 117
articoli della prima bozza del contratto non sono
per niente piaciuti ai rappresentanti sindacali,
che hanno immediatamente chiesto correttivi. Nel
mirino la sfera decisionale del dirigente
scolastico, l'ipotesi di carriera dei
docenti basata sul rendimento degli studenti,
la ripartizione delle risorse e le relazioni
sindacali. Si è arrivati così alla terza
stesura. Dove l'articolo 9 sulla carriera dei
docenti diventa l'articolo 22, molto più vago: «Entro
30 giorni dalla firma definitiva del contratto,
una commissione di studio tra Aran, Miur e
sindacati firmatari dell'intesa elaborerà, entro
il 31 dicembre 2003, le soluzioni possibili,
definendone i costi tendenziali, per istituire già
nel prossimo biennio contrattuale, in coerenza con
i processi di riforma in atto e con la
disponibilità di risorse, meccanismi di carriera
professionale». È stato ripianato anche il
contenzioso sui poteri del dirigente che,
secondo la prima bozza, avrebbe nominato i
docenti impegnati nelle funzioni strumentali al
piano dell'offerta formativa e il proprio vicario
(con retribuzioni aggiuntive). Secondo
l'articolo 31 della nuova versione, invece, le
funzioni strumentali sono decise dal collegio dei
docenti. Il vicario viene scelto dal collegio
all'interno di una rosa di cinque nomi proposti
dal capo di istituto. La trattativa è andata
avanti fino a tarda sera e riprenderà oggi. Salvo
improvvise frenate, si dovrebbe concludere a
breve: nei prossimi giorni ci sarà la sigla
dell'accordo. Anche perché, al di là delle
divisioni, tutti sembrano avere il massimo
interesse a fare molto in fretta. In attesa ci
sono un milione di lavoratori. E il 25 maggio ci
saranno le elezioni amministrative. LUIGI ILLIANO
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