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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Sindacati e presidi: no ai tagli 

 Il Resto del Carlino - 3 aprile 2003  


MACERATA — Dirigenti scolastici e sindacati della scuola sono d'accordo: non si può procedere a tagli selvaggi delle classi e degli organici compromettendo gli obiettivi di qualità ed equità che il sistema statale di istruzione deve garantire attraverso le istituzioni scolastiche autonome, peraltro già messe in difficoltà da una consistente contrazione delle risorse finanziarie. E' questo — in sintesi — l'esito dell'incontro promosso dall'Asam (Associazione scuole autonome delle Marche), presieduta da Nazareno Gaspari, nel corso del quale sono stati esaminati i criteri (e la loro restrittiva interpretazione) per la formazione delle classi nelle scuole medie superiori (le più colpite dai tagli) nonché la definizione degli organici. Antonietta Trillini (Cgil), Pacifico Papa (Cisl), Enrico Paolucci (Uil), Giovanni Bonvecchi (Snals), Renato Sopranzetti (Anp Cida, Assocazione nazionale presidi), Nazareno Gaspari (Asam) e, per i dirigenti scolastici, Giuseppe Bosco, Raffaele Ciarapica, Filippo Pennesi e Mauro Tombolini, hanno sottoscritto un documento inviato alla Direzione Regionale della Scuola, al Csa (ex provveditorato di Macerata), ai competenti assessori provinciale e regionale e all'Associazione dei comuni italiani (Anci).
Quattro le richieste evidenziate nella nota: a) si operino i tagli strettamente necessari e, comunque, che non siano tali da determinare una riduzione dell'offerta formativa, nè uno squilibrio della sua distribuzione sul territorio; b) l'Ufficio Scolastico Regionale applichi le misure previste dalla Circolare Ministeriale 27 del 7 marzo 2003, tenendo conto dello schema di decreto interministeriale, le scelte del quale (cattedre a 18 ore, riconduzione dell'organico funzionale alla configurazione di ordinamento, inattivabilità delle classi prime articolate, almeno 20 alunni per le classi prime monoindirizzo) già concorrono a realizzare il ridimensionamento degli organici, incidendo pesantemente sulla qualità del servizio; c) per rispettare il tetto numerico dei posti regionali assegnati si tenga conto degli specifici fattori provinciali; d) alla luce di queste considerazioni devono essere riconsiderate le determinazioni assunte e comunicate alle scuole riguardo al taglio delle classi.
Intanto c'è fermento nelle scuole e, in particolare, tra i genitori, che proprio non accettanol'idea di un cambio di indirizzo di studi o addirittura di istituto, che potrebbe determinarsi con i tagli attualmente previsti.

 

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