La
bocciatura viene dei presidi
"Dateci
denaro e docenti bravi"
La Repubblica (ed. Palermo) - 28 febbraio 2003
I
DIBATTITI
Prima la passerella, poi poca partecipazione
Gli studenti oggi in corteo "Ci avete
esclusi"
Sara Scarafia
Un avvio in pompa magna, con il presidente Cuffaro
e l´assessore Granata in prima fila. Ma la
passerella è durata poco, circa un´ora. Per il
resto la prima giornata di interventi che ha dato
il via agli Stati generali della scuola si svolta
e si è chiusa senza troppo entusiasmo. All´Albergo
delle Povere c´era un pubblico spesso distratto,
poco partecipe. La vera radiografia della scuola
siciliana è venuta invece da un questionario.
Quello che i direttori e presidi di 52 scuole
scelte a campione in tutte le province siciliane
hanno compilato nelle ultime settimane. E che poi
hanno consegnato all´Ufficio scolastico
regionale.
Ecco dunque il vero volto della scuola siciliana e
il vero umore dei docenti, raccontato da Marco
Aurelio Lo Franco, dirigente generale del
dipartimento istruzione della Regione, con il
risultato dei questionari: edilizia scolastica nel
degrado più assoluto, una mancanza endemica di
soldi che costringe le scuole a risparmiare su
tutto, docenti che insegnano senza una formazione
adeguata. Secondo l´80 per cento dei dirigenti
scolastici è indispensabile ricevere
finanziamenti da destinare al funzionamento della
scuola, così come è inderogabile una struttura
che si occupi della formazione dei docenti. Una
significativa curiosità che viene fuori dall´indagine,
riguarda l´introduzione nei programmi scolastici
di materie di interesse regionale: ben il 73 per
cento dei dirigenti interpellati non è d´accordo,
convinto che l´identità siciliana non sia ancora
pronta a diventare oggetto di studio. Una bella
bocciatura per l´assessore Granata.
Promesse e proposte che non hanno convinto gli
studenti. Stamattina la Rete collettivi
studenteschi e l´Uds, il sindacato degli
studenti, si riuniscono alle 9 in piazza
Politeama. Da lì si muoveranno in corteo fino all´Albergo
delle Povere. Ieri la Rete dei collettivi ha
occupato simbolicamente per un paio d´ore l´istituto
d´arte. «Gli Stati generali - dice Stefania
Giuffrè leader della Rete - sono una finzione. La
scuola, quella vera, siamo noi studenti,
ingiustamente tenuti fuori». Incalza Chiara
Milazzo, presidente della Consulta provinciale di
Palermo che stamattina interviene in
rappresentanza degli studenti: «Stiamo assistendo
a una farsa. Solo tre studenti, compresa me,
potranno prendere la parola durante gli Stati
generali». I movimenti di centrosinistra si
sentono discriminati: «Non siamo stati invitati -
dice Valerio Angelini dell´Uds - e allora abbiamo
deciso di farci sentire ugualmente scendono in
strada a manifestare». Gli Stati generali della
scuola si chiudono oggi: di mattina è previsto un
dibattito tra docenti, studenti e dirigenti
scolastici. Durante il pomeriggio interverranno
sul tema della flessibilità nei sistemi
scolastici, il sottosegretario all´Istruzione
Valentina Aprea, il responsabile Italia lavoro
Natale Forlani e il ministro degli Affari
regionali Enrico la Loggia.
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