De
Simone e Bellillo:
sono i presidi i padroni della scuola
di
Reginaldo Palermo
Fonte: Sito web Pavone Risorse
Sassolini
micro-editoriale del 06.03.02
In occasione del
dibattito svoltosi in Commissione Cultura della Camera l'on. Titti De Simone
(Rifondazione Comunista) ha dichiarato: "Nella proposta della maggioranza la scuola diventa a tutti
gli effetti un'azienda e, come tutte le aziende, ha un padrone, che è il
dirigente scolastico, con una concezione che mortifica profondamente tutte le
altre componenti. Il dirigente scolastico assume su di sé tutti i poteri, ed è
a sua volta ricattabile nel suo lavoro dal Governo centrale, dal punto di vista
del posto di lavoro".
Nella stessa seduta l'ex ministro Katia Bellillo, dei Comunisti Italiani, ha
rincarato la dose definendo i presidi come i "padri padroni" della
scuola.
Ci permettiamo di suggerire alle due parlamentari un'attenta rilettura del
Capitale di Karl Marx.
Come è noto, secondo Marx i padroni si distinguono dai proletari perchè
possiedono la proprietà dei mezzi di produzione.
Non ci risulta che ai dirigenti scolastici sia stata attribuita la proprietà
delle scuole.
Forse le due parlamentari dimenticano anche che il direttore di una filiale di
banca non è un banchiere ma più semplicemente un bancario.