Riprende il cammino della
riforma degli organi collegiali
di Reginaldo Palermo
Fonte: sito web – La Tecnica della scuola – 17 febbraio
2002
Il
percorso parlamentare del progetto di riforma degli organi collegiali si annuncia
più difficile del previsto: troppo distanti fra di loro le diverse proposte
presentate e persino nella maggioranza di Governo c'è qualche disaccordo. Per
AN i capi di istituto dovrebbero chiamarsi tutti "direttore
didattici". Nessun organo di valutazione per Rifondazione Comunista.
Potrebbe essere più difficile
del previsto il percorso della legge di riordino degli organi collegiali
della scuola: proprio nei giorni scorsi infatti in Commissione Cultura e
Istruzione della Camera - dove è in corso la procedura di esame del
provvedimento - si è dovuto prendere atto che fra le diverse proposte di
legge esiste una sostanziale incompatibilità.
In effetti le proposte divergono di parecchio e neppure la maggioranza di
Governo è concorde al proprio interno: alla proposta 2010 (primo firmatario
Adornato, presidente della Commissione Cultura) si contrappone in modo
pressoché speculare il disegno di legge 2221 presentato proprio pochi giorni
fa da Titti De Simone per conto di Rifondazione Comunista.
E così mentre nella proposta di Adornato, sostenuta da larga parte
della maggioranza, tutto ruota intorno al Consiglio di Amministrazione,
l'idea dell'estrema sinistra è quella di valorizzare l'assemblea degli
studenti e l'assemblea dei genitori che diventeranno a tutti gli effetti
organi delle istituzioni scolastiche.
Ma non tutta la maggioranza si riconosce nella proposta di Adornato: Angela
Napoli, parlamentare di Alleanza Nazionale, sembra ferma sul disegno di legge
presentato fin dal giugno scorso e nel quale si tenta di sottolineare la
funzione educativa dell'istituzione scolastica parlando di "direttore
didattico" e non più di dirigente scolastico.
Paradossalmente la proposta più vicina a quella di Adornato è la n. 1186,
sottoscritta da diversi parlamentari dell'Ulivo, fra cui l'ex Ministro
Giovanna Melandri. In entrambe le proposte si parla infatti dell'istituzione
di un organismo per la valutazione della qualità del servizio scolastico
(organo che non compare nel disegno di Rifondazione), anche se poi i due
disegni di legge divergono su questioni importanti: nella proposta Adornato
il consiglio di amministrazione è presieduto dal dirigente scolastico, mentre
in quella dell'Ulivo la presidenza viene riservata ad un genitore.
Nei prossimi giorni la Commissione Cultura della Camera riprenderà l'esame
dei diversi disegni di legge, ma la prospettiva di avere nuovi organi
collegiali a partire dal settembre 2002 non sembra - almeno per ora - molto
realistica.
17/02/2002
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