Fonte: Sito web del Circolo di Pavone Canavese
3 ottobre 2000
Dall'Andis torinese riceviamo e pubblichiamo questo documento che è stato recentemente approvato dagli organismi dirigenziali Andis e ANP della provincia di Torino.
Il primo settembre 2000 rappresenta un punto fermo nel percorso riformatore della scuola italiana. Nel nuovo scenario dell’autonomia le scuole stanno in questi giorni elaborando il loro piano dell’offerta formativa, sulla base delle capacità progettuali ampiamente acquisite in questi ultimi anni. Appaiono tuttavia necessarie ed urgenti alcune condizioni in assenza delle quali ben difficilmente alla tensione progettuale delle scuole potranno corrispondere esiti soddisfacenti per i destinatari dell’offerta formativa, famiglie e studenti, e per lo stesso personale scolastico.:
- la progettazione e la realizzazione del POF è attività estremamente complessa che richiede un’organizzazione scolastica articolata e fortemente integrata. In questo senso, insieme con le funzioni obiettivo designate dal collegio dei docenti, è decisiva l’azione del dirigente scolastico e dei suoi collaboratori la cui scelta opportunamente è stata affidata da subito allo stesso dirigente a seguito di un parere del Consiglio di Stato, esemplare per coerenza e chiarezza argomentativa. Anche in questo caso non è peraltro stata prevista integrazione alcuna dei fondi assegnati alle scuole per retribuire questa importante e delicata funzione. Il fondo di istituto assegnato alle direzioni didattiche per le attività aggiuntive subisce anzi un sensibile decremento per unità di personale a seguito del passaggio dagli Enti Locali all’Amministrazione Scolastica del personale ATA;
- non è pensabile un sistema delle autonomie senza un credibile sistema di valutazione sia a livello nazionale sia a livello di singola scuola, ma anche questo anno scolastico si avvia senza visibili e praticabili proposte nel merito.
In ordine ai punti sopra richiamati i direttivi Andis e Anp di Torino richiedono:
- l’assegnazione alle scuole di ulteriori fondi per le attività previste nel POF in misura almeno pari a quelle assegnate nello scorso anno scolastico ai sensi della L. 440/97;
- l’assegnazione alle scuole di ulteriori fondi per la retribuzione dei collaboratori del dirigente scolastico in misura non inferiore a quella assegnata per le funzioni obiettivo, in considerazione della delicatezza della funzione e delle connesse responsabilità; l’assegnazione, inoltre, di ulteriori fondi, in misura proporzionale, alle scuole in cui si è registrato passaggio di personale ATA dagli Enti Locali, come d’altro canto previsto dallo stesso CCNL;
- il concreto avvio di un efficace sistema di valutazione a partire dalle esperienze già realizzate in numerose scuole e mediante la predisposizione di specifici percorsi formativi per tutto il personale. In tale contesto i direttivi Anp e Andis esprimono la propria contrarietà verso forme di valutazione-autovalutazione prevalentemente cartacee che ben difficilmente possono rappresentare realtà e professionalità complesse e sottolineano il ruolo e la funzione del dirigente scolastico che, a sua volta oggetto di valutazione, non può essere in alcun modo estromesso dai processi valutativi relativi a tutto il restante personale scolastico.
In considerazione infine della elevata e riconosciuta complessità che caratterizza la professione del dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia, i direttivi Andis e Anp richiedono la rapida e non ulteriormente procrastinabile definizione del contratto per la dirigenza scolastica, già esercitata dal primo settembre, e concordano sulla richiesta di 300 miliardi da stanziare nella Finanziaria 2001 per consentire la piena equiparazione sul piano retributivo con le altre dirigenze pubbliche entro il 2001.
Da ultimo, i direttivi provinciali Andis e Anp di Torino richiedono con forza la realizzazione di tre obiettivi strategici indifferibili:
- l’entrata in vigore del regolamento amministrativo-contabile a datare dal primo gennaio 2001,
- l’organico funzionale per tutte le istituzioni scolastiche dall’a.sc. 2001-02,
- la riforma dell’amministrazione scolastica centrale e periferica.