TEMO
CHE RESTEREMO CON UN PUGNO DI MOSCHE
Lettera di Luigi Aiello
Premetto che questa non è una nuga ma una "cazziata" in piena regola.
Ebbene, caro collega Quintavalla, dove sono tutti i milioni (30, 40 o chissà quanti) che avremmo dovuto ottenere dalla stipula del contratto e che la ministra Brichetto (sì, proprio Brichetto, il cognome suo, di cui, forse, si vergogna, tanto da rimpiazzarlo impropriamente con quello del marito che l'ha sposata in seconde nozze) e altri personaggi che le girano intorno, tra cui pure tu, suppongo, visto che stravedi per l'attuale compagine governativa, ci avevano fatto quasi fatto toccare con mano?
Se vuoi proprio sapere come la penso, resteremo tutti con in mano il classico pugno di mosche, perché non otterremo né la cifra a suo tempo patteggiata dai confederali, né, tanto meno, il suo doppio.
La Brichetto e gli altri membri del governo delle destre, che voi dell'ANP tanto adorate, in questo momento hanno altro a cui pensare: reperimento di fondi per portare la guerra all'Islam, mercato azionario che va a rotoli, interessi propri da salvaguardare prioritariamente rispetto a quelli collettivi e tante altre cosucce dello stesso genere, tra cui tende e fioriere.
Perciò, che vuoi che importi a lorsignori se la categoria dei dirigenti scolastici, una schiera di fetidi pidocchiosi agli occhi di chi già considera appartenente alla classe medio - bassa coloro che guadagnano "appena" 10 milioni al mese?
Via,
ragazzi, lasciamoli lavorare in pace per il loro tornaconto, tanto, prima o
poi, se riusciranno a trovare un minuto del loro prezioso tempo prima di aver
completamente distrutto la scuola pubblica a vantaggio di quella privata, si
mostreranno magnanimi verso di noi, provando pietà per la nostra miserabile,
dal loro punto di vista, esistenza e ci elargiranno un piccolo obolo, così come
si usa fare per solidarietà a favore di popoli e comunità vittime di disastri
naturali o di altro genere.
Sono o non sono tutti cristiani praticanti, anche se si mettono regolarmente sotto i tacchi i principi e la dottrina che ogni buon cristiano dovrebbe, almeno in linea di principio, rispettare?
Senza alcuna intenzione di offesa e con molta amarezza (però non li ho votati).
Luigi Aiello
lai47
Caro collega,
tienti pure la
“cazziata” perché sono un semplice ed umile cronista che registra fedelmente i
fatti e cerca di interpretarli scevro da ogni pregiudizio e libero da ogni
appartenenza ideologica. Se ho sostenuto e sostengo le tesi e le posizioni
dell’ANP durante la vicenda contrattuale è perché le ho ritenute e le ritengo
positive per gli interessi fondamentali della nostra categoria. Se avessero
prevalso o prevalessero le posizioni della tua parte sindacale, invece, avremmo
subito e subiremmo la sconfitta certa di un “contratto dimezzato” .
Non sono né un
politico né un sindacalista e, per questo, non ho mai avuto bisogno e non ho, a
differenza di altri, di scodinzolare di fronte a nessuno. Non ho mai
frequentato e non frequento ambienti ministeriali, anche se non sarebbe
disdicevole di per sé che ciò avvenisse. Quindi tieni per te le tue sciocche e
indebite allusioni. Ti assicuro che “supponi” male.
Occorre giudicare il
ministro non pregiudizialmente, a priori, ma dai fatti, quando saranno compiuti. Attendiamo, quindi, la conclusione del
contratto per formulare un fondato e completo giudizio.
Per ora registro
come fatto positivo che l’On. Aprea in data 30 aprile 2001 abbia sottoscritto
insieme con i responsabili del settore Istruzione dei partiti della Casa delle
Libertà una lettera solenne, per conto dell’allora candidato Berlusconi ora
premier, in cui si prometteva l’allineamento retributivo per la nostra
categoria.
Per ora registro
come fatto positivo che la stessa sottosegretaria in data 24 agosto, durante un
convegno per dirigenti presso il Meeting di Rimini, abbia affermato che il
Contratto si sarebbe concluso tra settembre e ottobre con l’allineamento
retributivo richiesto dall’ANP e promesso dal Governo.
Per ora registro
come ulteriore fatto positivo che il Ministro di fronte alle Camere abbia
formalmente e solennemente affermato “Il Governo sarà attento alla questione del primo contratto collettivo
nazionale dei dirigenti scolastici che attendono il riconoscimento sul piano
economico e giuridico delle nuove funzioni che ricoprono dal primo
settembre 2000 all'interno dell'impianto autonomistico delle scuole”.
Presto sapremo se
l’attuale Esecutivo sarà coerente oppure no nei nostri confronti. Se a fronte
di queste enunciazioni positive dovessero conseguire fatti incoerenti e
negativi, avremo allora non solo tutto il diritto di rivolgere le stesse
critiche, semmai ancora più forti, che abbiamo rivolto al passato Esecutivo di
fronte al suo clamoroso voltafaccia di marzo, ma anche di adottare come
categoria tutte quelle iniziative di protesta e di lotta che si dovessero
rendere necessarie. Nessuno di noi vuole restare con “un pugno di mosche”, ma
questa critica e accusa dovresti rivolgerla ai tuoi amici segretari confederali
che volevano e vogliono imporci un contratto economicamente dimezzato. Non
credi? Non cambiamo le carte in tavola, per favore!
A proposito del
“piccolo obolo” che ci verrebbe riservato dall’attuale Governo, ma tu dov’eri
il 7 maggio quando i Sindacati confederali e, in particolare la Cgil Scuola,
volevano imporci la firma incondizionata di un contratto che ci avrebbe
elargito – questa sì che sarebbe stata un’elemosina – il 44% dell’allineamento
retributivo dovuto? Questo sarebbe stato certamente un “piccolo obolo”, ma
elargito dal sindacalismo confederale che, con un mirabolante rovesciamento dei
ruoli, aveva intanto rubato il mestiere alla controparte! E tu dov’eri il 7
giugno quando il segretario nazionale Cgil scuola Panini affermava
pubblicamente che voleva farci “battere
il passo”, altrimenti avrebbe scatenato l’ira dei docenti? Del resto, cosa
sta facendo anche in questa fase per la nostra categoria il sindacalismo
confederale se non strumentalizzare le rivendicazioni dei docenti
contrapponendole alle nostre, minacciando la “piazza”. Sei consapevole di
questo o fai finta di non capire?
Questo sito non
“stravede” e non rivolge critiche pregiudiziali verso alcun Governo, non adora
e non detesta pregiudizialmente alcun Esecutivo perché la linea editoriale è
quella, semplicemente, di fondare i giudizi sull’oggettività dei fatti. Siamo
soltanto legittimamente abituati a valutare i fatti rapportandoli con coerenza
e rigore alla tutela della dignità professionale e alla difesa/rivendicazione
degli interessi fondamentali della categoria.
Vorrei darti, infine, un modesto consiglio: cerca di disintossicarti dai pregiudizi e dalle grevi proiezioni ideologiche che trasudano abbondantemente dal tuo scritto. Non hai ancora capito che le ideologie – quando sono abbracciate in modo acritico - rappresentano le pigrizie del pensiero e le gabbie della razionalità?