CI E’ STATA “RICONOSCIUTA”, NON “ATTRIBUITA” LA DIRIGENZA

CERCHIAMO DI ESSERE DIGNITOSI E FIERI

 

“Il lamento e la protesta” - n. 2 del 22 settembre 2001

 

Lettera di Salvatore Ierardi

 

Caro Paolo e carissimi colleghi tutti,

 

    Sono anch'io Siciliano e sono anch'io stanco di questo lungo trascinarsi delle vicende contrattuali .

    Aggiungo che, poiché sono un Capo d'Istituto da 20 anni, ero già stanco da prima.

Da anni sono indignato per il trattamento che ci è stato riservato , da anni lamento che la nostra paga oraria è inferiore della metà a quella di un docente , da anni sostengo che siamo i paria della scuola.

    Aggiungo che mi sono sentito  offeso anche dalla dizione comunemente invalsa ,ed accettata persino dal nostro sindacato, secondo la quale ci sarebbe stata "attribuita" la dirigenza.

    No, cari colleghi, non ci è stato "attribuito" un bel niente. Io non ho mai fatto il burocrate passacarte, fin dagli anni '80

sono stato un protagonista del rinnovamento della scuola: quando non esistevano le sperimentazioni guidate ho sperimentato nuovi curricoli ed allora bisognava fare tutto da soli , dal piano orario ai programmi. Poi il Ministero ha fatto tesoro delle nostre esperienze e le ha razionalizzate: Ma , appunto , "dopo".

    Sono io che , mentre i professori recalcitravano e le famiglie erano indifferenti, ho introdotto nella mia scuola la didattica "laboratorio" , le classi aperte, la modularità, ecc.

Perciò che cosa mi è stato attribuito ? Niente.

   Dopo più di 10 anni di lotte in cui abbiamo avuto contro la Triplice e tutte le forze politico-sociali e sindacali che  ad essa si richiamano, mi è stata "riconosciuta" la dirigenza, ci è stata "riconosciuta".

    Cioè, voglio dire, ci è stato "riconosciuto",  uno status che , di fatto, già da anni esercitavamo, non ci è stato "attribuito" qualcosa di nuovo che non apparteneva al nostro profilo professionale.

    Ebbene, ho avuto in 20 anni scontri ed amarezze e mi sono spesso trovato solo. Di più non dico perché potrei iniziare una geremiade senza fine. Difficilmente si può trovare qualcuno che può dirsi più stanco di me.

    Ma arrivati a questo punto : NO.

Non dobbiamo arrenderci.Cosa abbiamo da perdere ? La fame e la miseria ? Dopo 20 anni di presidenza, di ruolo, prendo 3.800.000 lire al mese !

    Non disperdiamoci, non cediamo.

NON  FIRMIAMO !

Errori ne ha fatti anche l'ANP , ma questo non è il momento di cedere allo scoraggiamento.Restiamo uniti.

 La controparte , a questo punto, è costituita ed animata soprattutto dai Confederali che non hanno alcun diritto di rappresentarci perché stanno lì per un inghippo legislativo che hanno intrallazzato con i passati governi : dimostriamole che non rappresenta nessuno !

E dimostriamolo pure a Berlusconi, che , non illudetevi, potrebbe essere pronto a "venderci" sull'altare di una "pace sociale" costruita anche a spese nostre.

    Sono anch'io Siciliano come l'altro collega, ma a lui ed a tutti gli altri voglio ricordare che alla nostra cultura appartiene un patrimonio di dignità e di fierezza che ha preservato la nostra peculiarità ( anche nelle sue storture !) attraverso i secoli.

    Preferisco che non si firmi e restare ancora con 3.800.000 lire al mese , anziché ricevere da un mio nemico l'elemosina di  4 - 500.000 lire al mese di aumento , cifra che ribadirebbe la nostra subalternità e la nostra umiliazione.

                       Salvatore Ierardi

            Liceo Scientifico di Marsala