A PROPOSITO DI EPICHE IMPRESE…

di Paolo Quintavalla – 1 marzo 2002

Il collega Vittorio Basile, dirigente di liceo scientifico, mi ha inviato la seguente mail dal titolo “Felicitazioni per un grande successo”:

Ogni impresa epica ha avuto il suo aedo. Omero cantò l’ira di Achille, l’errare di Ulisse; Apollonio cantò Giasone e Medea, Tasso Goffredo, Carducci la bionda regina Margherita e via enumerando.

Tu hai cantato l’impresa eroi-comica di un contratto che, potendo essere chiuso il 7 giugno 2001, è slittato, per le fervide esortazioni dell’Aprea, sino al gennaio 2002, per essere chiuso alle medesime condizioni.

Invitoti ad impegnarti, per quello che puoi, affinché da subito sia aperto il tavolo delle trattative per il contratto dei dirigenti scolastici 1/1/2002 – 31/12/2004. E questo perché si ripari (dantescamente, si faccia ammenda) alla semi-fregatura, esaltata e benedetta dall’ANP, del passato contratto, di cui non si è vista, a tutt’oggi, una sola lira.

Vedi di impegnarti affinché sia promossa pure azione di rivalsa (con l’avv. Pennisi o altri) davanti al Consiglio di Stato, per riparare lo “ scippo” delle competenze sottratte 1/9/2000 –31/12/2000. Si è dirigenti dal 1/9/2000 e il relativo compenso scatta quattro mesi dopo! La logica termina dove comincia la Pubblica Istruzione.

Grazie per l’attenzione e auguri fervidi per il tuo lavoro.

Caro collega,

 

invitoti a considerare che non ho proprio cantato un bel niente ma che ho solo messo a disposizione dei 10.000 D.S. italiani un “sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo contratto dei dirigenti scolastici”(come si legge nell’intestazione). Ho cercato di dare voce e spazio, quindi,  non “all’ira di Achille” ma, molto più prosaicamente, all’indignazione - e talvolta anche alla rabbia – di una categoria maltrattata.

 

invitoti a considerare che in quasi due anni, dal maggio 2000 alla data odierna, ho effettuato 115 aggiornamenti del sito inserendo 689 documenti di varia fonte (ANP, CGIL, CISL, UIL, SNALS, ANDIS, Organismi provinciali e regionali) e che questi documenti compongono un archivio completo (non manca nessun documento significativo) a disposizione di tutti i colleghi. Mi rendo conto, purtroppo, che non tutti lo meritavano.

 

invitoti a considerare che il sito ha rappresentato e rappresenta l’unico spazio di informazione pluralistica nel panorama web italiano dei D.S. con131 documenti integrali di fonte ANP, 57 ANDIS, 79 CGIL, 40 Cisl, 21 OO.SS. Confederali, 22 del sito Pavone Risorse, 19 Snals, 7 Uil. Tale distribuzione non è casuale ma rispecchia fedelmente la produzione dei testi disponibili in Internet sul tema contrattuale;

 

invitoti a considerare che il contratto si poteva certamente chiudere il 7 maggio 2001 ma, a conti finali fatti, con circa 300 mila lire nette pro-capite in meno, con un contratto dimezzato e con la prospettiva di una perdita sicura e di una sconfitta poco dignitosa subìta senza combattere;

 

invitoti a considerare che sostenere che il 17 ottobre 2001 il contratto è stato “chiuso alle medesime condizioni” è palesemente in contrasto con la verità dei fatti, è frutto unicamente della falsa coscienza e della malafede di quei mistificatori che prima avrebbero voluto chiudere il contratto con una misura retributiva indecente e dopo hanno osteggiato l’ipotesi di aumenti retributivi e dopo ancora hanno tentato di negare gli aumenti conseguiti per merito di altri;

 

invitoti a considerare che se è vero che non abbiamo ancora visto una lira è altrettanto vero che ad aprile verranno accreditati dai 6.500 ai 7.500 euro (dai13 ai 15 milioni di lire) netti pro-capite di arretrati per il periodo dal gennaio 2001 ad oggi. E’ vero che non li abbiamo né richiesti né desiderati e che li dobbiamo, a questo punto, considerare necessariamente come una specie di risparmio forzoso. Ma è anche vero che se il contratto fosse stato chiuso alle condizioni del 7 maggio 2001 avremmo percepito complessivamente nello stesso periodo gennaio 2001 ad oggi circa 1.600 euro netti (oltre tre milioni di lire) in meno;

 

invitoti a considerare che l’ANP non ha né benedetto né esaltato alcuna “semi-fregatura” ma è stato l’unico sindacato che ha cercato fino all’ultimo, nelle condizioni date e in una situazione di difficile isolamento, di porre riparo alla prospettiva di una fregatura completa con la benedizione – questa sì – dei sindacati confederali. Certo, poteva andare meglio. Ma non dimentichiamo che poteva anche andare peggio, se avesse prevalso la linea della “firma incondizionata” il 7 maggio 2001.

 

invitoti a considerare che questo sito è stato uno dei pochi, se non l’unico, a segnalare ripetutamente l’iniquità dei quattro mesi (settembre – dicembre 2000) di intollerabile scippo contrattuale. Credo che anche questo sia stato, purtroppo, un altro dei prezzi da pagare sull’altare delle divisioni sindacali della categoria. La domanda di azione di rivalsa, comunque, ha altri destinatari.

 

invitoti a considerare che non sono un sindacalista ma solo un dirigente scolastico preoccupato del mancato riconoscimento sociale della categoria a cui appartiene e dell’indecente trattamento economico che ne conseguiva fino a ieri;

 

invitoti, infine, a considerare che stai chiedendo “impegnati di qui”, “impegnati di là” ad un collega che ha messo a disposizione il suo impegno da quasi due anni e che si è fatto un mazzo – scusa l’espressione – che nemmeno l’immagini mentre una buona parte della categoria stava alla finestra a guardare e un’altra parte consistente remava masochisticamente contro i propri interessi. Posso anticipare, comunque, che mi sono legittimamente stufato e che mi dedicherò prossimamente ad altri progetti.

 

Se dopo questa serie di inviti a considerare avessi ancora il coraggio di affermare che il contratto si è “chiuso alle medesime condizioni” avanzerei una modesta proposta: se davvero credi che non ci siano stati aumenti aggiuntivi da maggio ad ottobre 2001 potremmo deferire la questione ad un arbitro imparziale. Metto, tuttavia, una sola clausola: nell’ipotesi che siano accertati gli aumenti, essi andranno devoluti in beneficenza. Posso fornire, all’occorrenza, il numero di conto corrente personale.

 

Ricambio gli “auguri fervidi”

 

Paolo Quintavalla