OCCORRE RIFIUTARE LE STERILI CONTRAPPOSIZIONI

 

Caro Paolo , ti ringrazio perchè resti vigile anche nel cuore di questa calda estate per tenerci costantemente informati sui nostri problemi contrattuali .

Ho letto con "disappunto" ( e questo è un elegante eufemismo ! ) che si sono levate fortissime voci di protesta dei docenti nell'eventualità che le promesse del ministro Moratti vadano in porto .

Due considerazioni e una domanda:

- non mi risulta che gli infermieri si siano mai agitati più di tanto quando sono stati concessi gli aumenti i medici . Forse, intelligentemente, si sono resi conto del diverso carico di responsabilità , oppure il Governo non ha dato peso più di tanto a eventuali proteste .

- se gli insegnanti pensano che fare il preside sia il massimo della vita si attivino per partecipare ai prossimi concorsi .

- dove sono in questo momento i poveri bistrattati docenti , che non sono in ferie e quindi dovrebbero essere in servizio?

In questa caldissima estate , mentre i dirigenti scolastici devono centellinare i loro miseri 36 giorni di ferie ( e il personale di segreteria pure ) , c'è chi sta gratuitamente al mare, mentre negli uffici si fanno i conti per erogare il fondo di istituto , per premiare attività svolte "fuori dall'orario di servizio" .

Quindi, prima di rompere le scatole con assurde pretese, questi cari docenti pensino anche ai benefici che la consuetudine ( ormai diventata legge ) concede loro , in virtù di una normativa assurda che prevede che eventuali attività da svolgersi nel periodo estivo debbano essere deliberate dal Collegio dei Docenti . Quale Collegio ha mai fatto un simile clamoroso autogoal?

Sono sicura che la tua "penna elettronica" graffiante e incisiva potrebbe riprendere queste provocazioni mettendo finalmente in evidenza una delle tante  assurdità  del nostro sistema scolastico .

Ciao e buone vacanze, con tanta stima

                                                                    Raffaella Spini ( 2° circolo di Voghera )

31 luglio 2001

 

 

Cara collega,

anch’io sono rimasto sconcertato come te dalle tante ingiuste e provocatorie dichiarazioni di varia fonte formulate dai rappresentanti dei sindacati dei docenti, a seguito del dichiarato impegno del ministro Moratti di riconoscere alla nostra categoria quanto è semplicemente dovuto. Chi è rimasto fuori dal dibattito dell’autonomia e della dirigenza può pensare, purtroppo e in modo distorto, che gli aumenti retributivi promessi siano più un regalo che un doveroso riconoscimento del nuovo ruolo che ci è stato attribuito. Noi dobbiamo avere la serena consapevolezza che non è così e ne abbiamo riscontro nel nostro lavoro quotidiano.

Ma non credo, francamente, alle sterili e speculari contrapposizioni. I docenti e il personale ATA avranno anch’essi il giusto riconoscimento economico, contestualmente con il necessario adeguamento ai parametri professionali e normativi europei. Credo che sia giusto ed equo un mutuo e reciproco riconoscimento fra le diverse professionalità che operano nella scuola, pur nella chiara distinzione dei ruoli. Non gioverebbe né alla scuola né alla costruttiva interazione tra le diverse categorie che la compongono, una eventuale delegittimazione dell’una nei confronti dell’altra. (P.Q.)