PIU’
REALISTI DEL RE!
di Paolo Quintavalla
Udite,
udite! Un neonato sindacato di dirigenti scolastici ha dato e sta dando
controversi segni di sé.
Nei
mesi scorsi ha dichiarato di aderire allo sciopero dei sindacati confederali è
non è male, quanto a coerenza, per un organismo che sostiene, fin dalla
nascita, come tratto distintivo, di voler perseguire una fantomatica “terza
via” tra questi ultimi e l’ANP.
Ora,
addirittura, rubando il mestiere al MIUR e al Ministero dell’Economia, ipotizza
e propone (in uno studio anonimo comparso nelle pagine web del suo sito che si
trascrive parzialmente a margine) il taglio secco – nientemeno – di altre 2000
presidenze scolastiche, dopo le 5000 degli ultimi anni, in nome di fantomatiche
e presunte “funzionalità del sistema”. Con il non trascurabile corollario,
ovviamente, che tali “funzionalità” sarebbero ricavate sulla pelle dei D.S.
superstiti. Ma che ottima idea per i Ministri Moratti e Tremonti che, quanto a
noeliberismo, come è noto già in proprio non scherzano!
Evidentemente
i neosindacalisti si ispirano ad un neodarwinismo scolastico che pone come
esito finale luminoso la pura sopravvivenza dei dirigenti più forti, che in
questo modo potranno entrare a far parte di una razza temprata ed eletta.
Visto
che ogni sindacato che si rispetti ha – o dovrebbe avere – un motto che ne
identifichi le azioni o le intenzioni ci permettiamo umilmente di suggerirne
uno glorioso, sicuramente adatto a questo genere di “imprese”: “più realisti
del re!”
Allegato: ecco uno
stralcio delle fulgide argomentazioni dei colleghi aspiranti sindacalisti! Mica
male come prima uscita del loro “prodotto” (in termini di elaborazione
culturale, s’intende) sul mercato!
“In ordine alle attuali 10.800 istituzioni
scolastiche esistenti, non appare superfluo rilevare che il dimensionamento
delle istituzioni scolastiche, all’interno del compasso 500-900 alunni, ha
comportato, in molte province, un appiattimento sul parametro inferiore, con
motivazioni non sempre plausibili.
Nessuno potrebbe scandalizzarsi se si desse il
via ad una revisione dell’attuale dimensionamento, anche alla luce delle prime
esperienze in regime di autonomia scolastica, che dimostrano una migliore
gestibilità dell'"impresa scuola" su parametri 800-1200 (per evidenti
ragioni di migliore utilizzazione delle risorse umane e finanziarie).
Facciamo delle ipotesi:
a) una riduzione di 1000 Direzioni
comporterebbe (considerata l’economia di almeno £ 300.000.000 annui per unità
scolastica, ( pari ad € 154937) un risparmio annuale pari a £ 300 Miliardi, in
Euro 154.937.000.
b) Una riduzione di 2000 direzioni
porterebbe ad un risparmio annuo pari a £ 600 miliardi (€309.810.000)
Le ipotesi di cui sopra appaiono pienamente
praticabili: servirebbero ad eliminare l’attuale situazione di
sottodimensionamento o di esistenza ai limiti della norma di parecchie
istituzioni scolastiche (basti dare uno sguardo, a titolo esemplificativo, alla
situazione della provincia di Messina).
In ogni caso, basterebbe immaginare le attuali
istituzioni, dotate di Dirigente Scolastico titolare, con un’utenza aumentata
del 10% o del 20%.