L’IPOCRISIA REGNA SOVRANA

 

Nuga n. 31 del 28 luglio 2001

 

di Paolo Quintavalla

 

 

Questa volta devo proprio scomodare Nostro Signore, impegnato in tutt’altre faccende e poco attento – presumo - alle miserie del nostro Contratto! Eh, sì, perché certe sconcertanti affermazioni lette in questi giorni sui 160 miliardi aggiuntivi messi sul piatto dal ministro Moratti mi richiamano alla mente la proverbiale ipocrisia dei farisei.

Scrive, ad esempio, l’Esecutivo Nazionale dei DD.SS. della Cgil Scuola, certamente a denti stretti: “ E' una buona notizia. Da sempre la CGIL scuola ha fatto richiesta di risorse necessarie per l'equiparazione economica alle altre dirigenze pubbliche; richiesta ribadita recentemente dal Segretario Generale della nostra organizzazione, Enrico Panini.

Scrive, ad esempio, il presidente nazionale Andis: “Apprendere, pertanto, che il Ministro dell'Istruzione è pronto a riconoscere in maniera certamente più "concreta" il ruolo dei dirigenti scolastici, mi riempie di soddisfazione perché vedo improvvisamente avvicinarsi un obiettivo, da noi fortemente voluto.

Scrive, ad esempio, la segretaria nazionale della Cisl Scuola: “Apprendiamo dalla stampa che sarebbe intenzione del Ministro Moratti aumentare il budget di risorse destinato al rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici. Questo proposito non può che farci piacere considerato che avevamo rivendicato un salario che riconoscesse i nuovi impegni e responsabilità dei dirigenti scolastici“. 

Come non provare di fronte a queste affermazioni un sincero moto di dissonanza cognitiva?

Ma non sono gli stessi rappresentanti sindacali e associativi che spingevano fino a ieri i loro iscritti all’esito inglorioso della “mezza dirigenza”, esprimendo soddisfazione per un contratto che volevano firmare accontentandosi della metà dell’aumento retributivo che si profila oggi?