PROMESSE MIRABOLANTI!

 

Nuga n. 24 dell’11 giugno 2001

 

di Paolo Quintavalla

 

Finora di esemplarmente mirabolanti avevamo le avventure del mitico Barone di Munchausen. Ora, però, dovremo aggiornare i nostri riferimenti culturali. Infatti Cofferati, autorevole segretario confederale della Cgil, durante la conferenza stampa del 7 giugno scorso a Roma ha definito “promesse mirabolanti” gli aumenti retributivi riconosciuti come dovuti dai rappresentanti del settore scuola dei partiti della nuova maggioranza governativa ai dirigenti scolastici italiani.

Forse l’illustre personaggio dimentica che la stessa “promessa”   (sotto forma del dichiarato principio dell’allineamento retributivo con gli altri dirigenti pubblici) era contenuta nell’atto di Indirizzo inviato all’Aran il 22 dicembre del 2000. Di ciò lo avrà informato l’amico e compagno di partito, ex ministro Bassanini, è vero? Quella sì che fu, alla prova dei fatti,  una “promessa mirabolante”! La differenza sostanziale consiste nel fatto che la promessa del vecchio Governo si è rivelata fasulla, la promessa del nuovo, invece, è – ammettiamolo - ancora da dimostrare.

Ma non basta la definizione per il segretario Cgil. Se il nuovo Governo sarà coerente e si ostinerà a mantenere la promessa (assegnando semplicemente le risorse spettanti ad una categoria maltrattata, che ha cambiato funzione dal settembre 2000 e che chiede solo di essere equiparata agli altri dirigenti anche sul piano economico e non solo su quello normativo) “l’azione di contrasto del sindacato sarà la più determinata del caso”! Tradotto: cari dirigenti scolastici, se il Governo cercherà di darvi i soldi promessi, ci saremo sempre noi ad impedirlo e a cercare di toglierveli.

Non ho dubbi che i dirigenti scolastici quando vorranno esemplificare il termine “mirabolante” per riferirsi (traduco da un comune dizionario) a ciò che è “ispirato ad una straordinarietà farsesca” e  a ciò che riguarda “comportamenti privi di serietà, buffoneschi”, sapranno cosa citare e a chi rivolgersi.